Lily

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Lily stava letteralmente gattonando in un cunicolo buio, seguendo James, Remus, Sirius e Peter. Erano riusciti a scappare dalla Sala Grande senza farsi vedere dalla McGrannit, per dirigersi ad Hogsmade.

-Potter!- chiamò.

-Si?-

-Mi spieghi di nuovo come funziona quella mappa?-

-Te l'ho detto tre volte. Riporta tutto quello che c'è nel castello e nelle vicinanze. Anche le persone e la loro esatta posizione! L'abbiamo creata al primo anno e abbiamo scoperto dei passaggi segreti per uscire dal castello, come questo.-

-Quindi voi uscite senza permesso?- Lily sembrava allarmata.

-Evans, non sei nella posizione per rimproverarci!- rispose Sirius.

Effettivamente la rossa aveva mentito spudoratamente e adesso stavano abbandonando il castello per recarsi al Ministero della Magia. Lily aveva perso la maschera di Studente Modello, ormai. Eppure era sempre la solita ragazza.

-Black chiudi il becco!- rispose lei, falsamente offesa.

Remus scoppiò a ridere e divenne vittima degli sguardi fulminei di Felpato. Stavano percorrendo una galleria larga, ma bassa e piena di ragnatele. Erano tutti molto nervosi, probabilmente la vita del mondo magico era nelle loro mani. Quando il percorso finì, Lily si accorse che si trovavano in una stanza piena di pacchi. Probabilmente era lo scantinato di qualche negozio.

-Mielandia!- esordì Peter.

Lily camminava nervosa. -Se ci scoprissero..-

Sirius sospirò. -Mi sembri Remus le prime volte che siamo scappati dal castello!-

L'interessato sorrise e alzò le spalle. James si stava guardando attorno.

-Dobbiamo andare alla Testa di Porco. Aberfort Silente ci farà usare la metropolvere.-

Uscirono dal negozio per dirigersi nel luogo. Bussarono tre volte e un uomo alto con gli stessi occhi di Albus Silente, ma con i capelli quasi neri, aprì la porta.

-Potter! Che ci fate qui?-

-Abbiamo bisogno di usare la metropolvere.-

-Non posso!-

-Non vuoi!- James trasformò il sorriso in un ghigno. Aberfort aveva uno sguardo interrogativo.

-Puoi! Se non lo fai è perché non vuoi!- Sirius rispose, continuando il pensiero di Ramoso.

-Non potete mettermi in questa situazione.- L'uomo sembrava sul punto di avere una crisi di nervi.

Vedere i Maladrini all'opera affascinava Lily. Quei ragazzi riuscivano a capirsi al volo e a farti pensare secondo la loro volontà. Ti abbagliavano con la loro spavalderia e i loro sorrisi.

-Coraggio, Aberfort. Non lo diciamo a nessuno.- Remus gli stava mostrando uno dei suoi sorrisi più accattivanti.

-No, ragazzi. No!-

Lily entrò in gioco. Fece un passo avanti e cercò di mostrarsi convinta delle sue parole.

-Aberfort. Li conosci!- indicò i malandrini -Non se ne andranno finché non otterranno cosa vogliono! Vuoi davvero subirti la presenza di James Potter tutta la sera?-

L'uomo impallidì e rivolse uno sguardo a James, il quale fece un sorriso annuendo alle parole di Lily. -Okay, entrate! Ecco il camino!- 

Remus prese un pugno di polvere, entrò nel camino e urlò Ministero della Magia, scomparendo in una nuvola verde. Gli altri fecero la stessa cosa. Lily andò per ultima.

-Grazie Aberfort! MINISTERO DELLA MAGIA!- Sentì una ventata di cenere nei capelli e, quando aprì gli occhi, non aveva più davanti un corrucciato uomo dalla lunga barba, ma un vasto atrio deserto. Cercò James con lo sguardo, ma non vide nessuno. Si sentì invadere dall'ansia.

-Potter!- chiamò.

Niente.

-PO..- riprovò ad urlare, ma venne interrotta da una mano. Un ragazzo molto più alto di lei stava ridendo alle sue spalle, facendola stare zitta.

-La mia assenza ti fa proprio sbiellare, Evans!- La voce di James fece calmare Lily, quando poi si accorse che il ragazzo la stava ancora tenendo stretta con un braccio, si allontanò.

Sirius fece qualche passo avanti. -Sta arrivando qualcuno!- Si nascosero dietro i pilastri, proprio quando una donna dai capelli biondi attraversò l'atrio.

Remus sussurrò all'orecchio di Lily -Amelia Bones, fa parte dell'Ordine.- La donna si guardò intorno e poi si allontanò verso un corridoio.

-Come facciamo a informarli di King's Cross?- domandò Peter a bassa voce.

-Non ne ho idea.- Il volto di Lily era una maschera di preoccupazioni.

Ad un certo punto successe l'impensabile. Si sentì strana, come se un vuoto gelido le scorresse nelle vene. L'aria si fece pesante e congelata. Il buio divenne più denso. Sentì quasi come se le stessero aspirando via la felicità. Si sentì vuota e malinconica. Guardò i suoi compagni di viaggio e vide che avevano un espressione stravolta.

-Dissennatori?- domandò James. Remus annuì. E a confermare la sua risposta arrivarono delle figure inquietanti. Umanoidi scheletrici avvolti da un mantello. La pelle sembrava appiccicosa e coperta di croste. Il volto una maschera di pelle putrefatta tesa su orbite vuote. James si posizionò davanti a Lily, facendole da scudo.

-Che ci fanno qui?- chiese.

-Probabilmente hanno un accordo con l'Ordine e aspettano quel maledetto attacco inesistente.- azzardò Sirius.

-Lunastorta che facciamo?-

-Dobbiamo evocare i patroni!-

-Ci penso io!- rispose Ramoso. -Expecto Patronus!-. Un cervo d'argento uscì dalla bacchetta di James e cominciò a girare attorno al gruppo, allontanando i Dissennatori. Lily rabbrividì. Il patronus di James era un cervo. Un cervo! Non può essere un caso. Quando vide che i dissennatori aumentavano si concentrò su un ricordo felice. Le venne in mente il giro sulla scopa, con James e le stelle. Poi le giornate passate davanti al fuoco con lui. E infine, un sorriso. Un sorriso da Malandrino. -Expecto Patronus!- sussurrò. Dalla sua bacchetta uscì un fiotto di luce che si posizionò vicino al cervo di James. Una cerva.

Until The End Of TimeWhere stories live. Discover now