James

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James e Lily camminavano per le strade di Hogsmade, bevendo una burrobirra fumante. Il ragazzo ogni tanto guardava la rossa, con il bicchiere in mano. Era concentrata e il vapore le arrossava la punta del naso, in modo adorabile. James mantieni il controllo, accidenti. Adorabile? Oh santo cielo se ti sentisse. I capelli vermigli le ricadevano sul cappotto, disordinati. Gli occhi osservavano l'interno del bicchiere, assorti.

-La burrobirra è più interessante di me, Evans?-

Lily lo guardò imbarazzata e buttò il bicchiere in un cestino.

-Scusa, James.-

Il maladrino rise e le prese la mano, correndo. La trascinò per le strade, fino ad arrivare ad una collina di neve. Mise le piccole mani della ragazza fra le sue.

-Che fai?- Lily aveva delle sfumature rosse sulle guance. James si chiese se fosse per il freddo o per l'imbarazzo. Si avvicinò al suo viso, immergendosi negli smeraldi. Lei divenne ancora più rossa e lui fece un ghigno, prima di buttarla sulla neve. La ragazza si ritrovò a terra, su un cumulo di candida neve bianca. Alzò gli occhi e fulminò Ramoso.

-Dammi un mano!- Disse, alzando il braccio. Il ragazzo incrociò le braccia, invece. -E io che ci guadagno?-

Lily aggrottò la fronte. -Eviti di essere schiantato da una strega eccellente.-

-Non vedo nessuna strega eccellente!- Rispose lui, alzando un sopracciglio e fingendosi immerso in un profondo conflitto interno. Lanciò un'occhiata alla rossa, che aveva la bocca spalancata e il braccio ancora disteso. L'aveva punta nell'orgoglio e lo sapeva. Afferrò la mano tesa e la tirò su, stringendo la Evans tra le sue braccia e ridendo. Quando si staccò le rimase comunque vicino e le spostò i capelli dagli occhi.

-James..-

-Si, Evans?-

-Ora che succede?-

James la guardò dubbioso. -Di che parli?-

-Ora che non sei più costretto a starmi vicino. Ora che tornerai dai tuoi amici. Che succede?-

Lui si fece serio. -Pensi davvero che riuscirei a starti più lontano di quanto siamo lontani adesso?- domandò con il viso a pochi centimetri dal suo.

-Ora puoi tranquillamente ricominciare a prendermi in giro e a farmi impazzire.-

-Evans! Possibile che non hai ancora capito che sono cotto di te?- Lily trattenne il fiato e divenne rossa.

-Potter, come può interessarti una come me?-

-Non mi interessa una come te. Io mi sono innamorato di te!- Le aveva pronunciate, le parole da cui non si torna indietro. Eppure sentiva che era la verità. Però quelle parole si aspettavano una risposta, che non arrivò. Lily lo fissava con gli occhi spalancati, ma non parlava.

-Prendo questo silenzio come una risposta.- si allontanò bruscamente dalla ragazza e se ne andò a grandi passi. Che aveva in testa? La Evans l'aveva sempre odiato. Si era avvicinata solo per la storia dei Marchi. Sentì il cuore vibrare al suo nome, strinse i pugni continuando a camminare. Si fermò solo quando sentì qualcuno correre. Voltandosi, vide una ragazza dai capelli rossi piombargli sopra, trascinandolo a terra con lei.

-Evans..-

Gli mise una mano sulla bocca. -Sta' zitto, Potter!- Lui obbedì, cercando di ignorare il contatto della pelle di Lily con le sue labbra. Lei era concentrata sui suoi occhi. -James, perché sei così maledettamente James?- Aggrottò la fronte, ma la rossa proseguì. -Come fai ad essere così dannatamente perfetto? Ad avere tutte ai tuoi piedi?-

-Tutte tranne quella che voglio davvero.- borbottò James.

-Oh Potter fa' silenzio! Prima pensavo che tu fossi solo uno sbruffone seccante. Ora so che sei davvero uno sbruffone seccante!-

Ramoso alzò il sopracciglio, scandalizzato. -Non ti seguo, Evans!-

-Ma so che sei anche dolce, coraggioso, intelligente e così dannatamente James.-

-Si, effettivamente.-

-Non rovinare questo momento, Potter!-

Avvicinò il suo viso a quello del ragazzo. James sentiva il suo respiro sulla faccia e i capelli rossi gli sfioravano le guance. Gli bastava alzare un po il viso e poi quelle labbra sarebbero state sue. Invece la Evans si alzò e lui la imitò, scombussolato. Lei agitò la bacchetta e vide sulle loro teste un rametto. James ghignò e ricordò la vigilia di Natale, sulla torre. Tentò di fare la stessa faccia che aveva lei, quel giorno.

-Volevo dirti che le seguò anch'io le lezioni di Erbologia.-

-Vischio? Pensavo fossi più originale, Evans!-

Lei imitò il suo ghigno.

-Originale o no, sei costretto a baciarmi.-

-Altrimenti?- chiese avvicinandosi.

-Sarai sfortunato tutta la vita!-

-Correrò il rischio!- concluse lui, voltandosi come aveva fatto Lily. Stavolta però lei gli afferrò il viso e lo guardò nel profondo, mettendosi sulle punte.

-Certi errori si fanno una volta sola.-

James abbassò la testa e posò le labbra sulle sue. Lily si slanciò verso l'alto, e gli mise le braccia attorno al collo. Lui seguì con la mano i capelli vermigli, lungo tutta la schiena. Sentì le labbra schiudersi sotto le sue, in una danza attesa da troppo. Sapeva di burrobirra, di fragole e di Lily. I baci divennero più urgenti. Posò le mani fredde sul suo viso e le assaggiò le labbra con determinazione. Le cinse la vita e la alzò leggermente, quel tanto che bastava per permetterle di affondare le mani nei capelli ribelli del malandrino. Le loro labbra si adattavano perfettamente e si incontravano in baci lunghi e profondi. Avrebbe voluto restare così tutta la vita. Perso in un vorticoso turbinio di passione e amore. Dopo secondi, minuti, ore, anni, si staccarono. Lei aveva le labbra rosse e socchiuse. James vide che si incurvavano in un sorriso. Aveva gli occhi che brillavano.

-Sì.- disse improvvisamente.

-Cosa?- chiese lui, sfiorandole il viso.

-Ieri mi hai chiesto se per caso mi fossi innamorata di te. Quindi sì, James. Ti amo.-

Until The End Of TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora