Lily

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Solo quando il marchio era scomparso Lily si era resa conto che non ricordava la strada per tornare al castello. Si erano persi. Non avevano ancora trovato Hagrid e in più anche Thor era scomparso. Lily non voleva ammetterlo davanti a James, ma era terrorizzata. All'improvviso si era resa conto del pericolo che avevano corso e di quello che stavano ancora correndo. Il cuore le stava letteralmente saltando fuori dal petto, voleva solo sedersi e nascondere la faccia tra le braccia. Ma non poteva mostrarsi debole. Non voleva. James sembrava spaesato quanto lei ogni volta che, camminando, si ritrovarono al punto di partenza. Il sesto senso di Lily le suggeriva che erano trascorse un paio d'ore dal loro ingresso nella Foresta. L'aria  cominciava a farsi fredda e pesante. Quando passarono per la quinta volta davanti lo stesso albero Lily esplose.

-Stiamo girando in tondo. James..- disse con la voce spezzata. Si accasciò a terra, posò il viso sulle ginocchia e lasciò uscire le lacrime. Sentì il ragazzo inginocchiarsi accanto a lei.

-Andrà tutto bene, te lo prometto. Non permetterò mai a nessuno di farti del male.-

Lily incrociò il suo sguardo. Sapeva di avere un aspetto orribile. Sapeva anche di avere gli occhi rossi dal pianto e le guance rigate dalle lacrime. Eppure James la guardava come se stesse vedendo la luce per la prima volta. Quel ragazzo era il suo punto debole. La falla nel sistema. Era la persona più arrogante e sorprendente che avesse mai conosciuto. Il giorno prima le aveva urlato contro, e ora la osservava dolcemente con degli occhioni color nocciola, come un bambino curioso. Allungò le mani verso di lei, e le posò sulle sue guance. Le asciugò le lacrime e sorrise. Il suo solito sorriso che riesce a togliere e ridare la vita contemporaneamente.

-Andiamo Evans. Torniamo a casa!-

Le prese la mano e la tirò su, poi si tolse la felpa e gliela mise fra le braccia. Lily la indossò e si sentì impacciata. James era molto piu alto di lei e quella felpa le stava enorme. Odorava di sapone, di muschio e di vento. Sempre con la mano intrecciata a quella di James proseguirono.

-Senti,- cominciò lui timidamente -mi dispiace per quello che è successo sul treno. Non volevo metterti in mezzo. Non volevo..- si bloccò a metà frase probabilmente perché Lily aveva un sorriso stampato in faccia.

-Perché ridi?- chiese.

-Perché stai morendo dalla voglia di baciarmi.- lo imitò la ragazza.

James ricambiò il sorriso.

-Stai attenta, potrei baciarti sul serio, Evans.-

-Oh non sia mai!- disse lei portandosi la mano alla fronte come se fosse in una commedia al teatro. Ramoso si fece serio e, prendendola per le spalle, la tirò a se. Lily smise di ridere, ma non distolse lo sguardo dai suoi occhi né si allontanò. Si mise in punta di piedi reggendosi con le mani alle braccia di James. Il fiato del ragazzo le solleticava il viso. Lily sapeva di stare per infrangere tutte le sue regole, stava per abbandonarsi alla falla nel piano. Ma lo voleva, lo voleva davvero. Una cosa che ti fa stare così bene non può essere sbagliata. -Lily, James?-

I ragazzi si voltarono e videro nel buio il profilo di un uomo più alto del normale, con un'ispida barba nera e un cane che scondinzolava ai suoi piedi. Quella visione la riportò alla realtà e la ragazza si allontanò bruscamente. James la guardò visibilmente ferito, poi si voltò verso l'uomo.

-Hagrid. Dove sei stato?-

-Io..ero in giro per la Foresta con Aragog.-

-Eri in giro per la Foresta Proibita con una tarantola gigante?-

-Esattamente.-

-Noi abbiamo passato una giornata a cercarti qui..-

-Aspetta James. Siete stati nella foresta? Avete visto il Marchio? Sapete chi è stato?-.

James fece per rispondere, ma Lily lo precedette.

-No, non abbiamo visto nulla.-

Until The End Of TimeWhere stories live. Discover now