James

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La bugia di Lily l'aveva lasciato senza parole. Hagrid li aveva ricondotti al castello e lei non lo aveva più degnato di uno sguardo né di una parola. Doveva ammetterlo, c'era rimasto proprio male per quel bacio mancato, ma avrebbe voluto parlarle, almeno. Solo quando oltrepassarono il ritratto della Signora Grassa e si trovarono nella Sala Comune, Lily gli parlò.

-Potter!  Ascoltami bene. Nessuno deve sapere cos'è successo nella Foresta.-

James non poté non notare che aveva ripreso a chiamarlo per cognome, utilizzando un tono glaciale disarmante. Non riusciva a capire a cosa alludesse... al Marchio? O ad altro? La sua mente percorreva attentamente tutti quello che era successo. Dove aveva sbagliato?  Che aveva fatto per farsi trattare così?

-Potter! Torna tra noi.-

-Evans- cominciò, imitando il suo tono -puoi spiegarmi per quale assurdo motivo hai mentito ad Hagrid?-

-Che dovevo dire? Due mangiamorte sono entrati nel castello, attraverso una barriera impenetrabile? No, non ci avrebbe creduto.-

Lily si posizionò sul bracciolo di una poltrona e legò i capelli in una treccia frettolosa e disordinata. Aveva gli occhi comcentrati, James riusciva quasi a vedere gli ingranaggi nel suo cervello muoversi freneticamente.

-Ma non possiamo far finta di niente.- disse, sedendosi vicino la ragazza.

-Certo che non possiamo. Ma dobbiamo capire noi cosa sta succendendo. E quando troviamo delle prove..-

-Frena. Vuoi dire che dobbiamo indagare noi? Pensi davvero che possiamo scoprire qualcosa che l'Ordine della Fenice non sa già?-

-Dobbiamo provarci, almeno.-

-Lily dobbiamo dire la verità!-

-Da quando in qua rispetti le regole?-

-Non è così semplice... qui c'è molto, troppo, in gioco.-

-Se dicessimo cosa abbiamo visto oggi non ci crederebbe nessuno. Ci prenderebbero per pazzi, bugiardi. Nel peggiore dei casi potrebbero addirittura dare la colpa a noi. Il Ministero della Magia non accetterebbe mai una falla così grande nel sistema. E poi, i veri artefici del marchio cominceranno ad essere più prudenti. Così se pensano..-

-Se pensano che nessuno li ha visti continueranno.-

-Esattamente.-

-Okay fin qui ci siamo. Ma come pensi di trovare qualche indizio?-

-Prima di tutto dobbiamo capire cosa sa l'Ordine.-

-Intendi spiarli?-

-Che brutte parole..intendo ascoltare i loro discorsi senza essere visti.-

-Lily Evans, mi sorprendi.-

Lily si girò ad osservare il fuoco, la luce le inondò il viso. Aveva uno sguardo pensieroso e preoccupato.

-Tutto bene?-

Lei annuì.

-Abbiamo bisogno di aiuto, Evans.-

-Cosa?-

-Devi fidarti di me.-

-Non mi fiderò mai di te.-

-Va bene, allora fai finta di fidarti di me. Abbiamo bisogno d'aiuto per spiare l'Ordine. E so esattamente chi può aiutarci.-

-Davvero?-

James fece un sorriso obliquo, le afferrò un braccio e la trascinò nel suo dormitorio. Spalancò la porta di legno, attirando l'attenzione di tre ragazzi presi a leggere la Gazzetta del Profeta. Uno di loro si voltò e, vedendoli, alzò gli occhi al cielo. L'altro affondò la testa tra le braccia. E l'ultimo simulò uno svenimento.

-James che succede?-

-Lily, ti presento..- cominciò James.

-Li conosco già. Ciao Remus. Peter. Sirius.-

I ragazzi lo fissavano con aria interrogativa e il sorriso di James si fece ancora più sbilenco.

-Evans- riprese ignorandola -ti presento Lunastorta, Felpato e Codaliscia. I malandrini.-

Lily lo guardò scioccata e così fecero gli altri tre. Nuovamente James la ignorò, rivolgendosi ai suoi amici.

-Abbiamo bisogno del vostro aiuto.-

La ragazza sbottò seccata.

-Oh, ma davvero? Sono loro il nostro aiuto?- disse dirigendosi verso l'uscita.

-Evans, fiducia.-

Until The End Of TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora