[ 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 ]

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-J   [♤]








"𝘦 𝘵𝘶 𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘪"







"Come se ti dessero fastidio Taehyungie.."


Sussurro spostando le mani sotto la giacca della sua uniforme sentendolo irriggidirsi a questo tocco.




"Come sai il mio nome?"







"Vedi.."

Gli accarezzo delicatamente i fianchi coperti dal leggero tessuto della camicia.




"Mi è bastato leggere qualche fascicolo."




Ho detto una mezza verità, nessuno studente può leggere i dati personali di un altro..a meno che a farlo non sia un componente del consiglio studentesco, ma per ora preferisco tenerlo per me.






"Hey tu!"


Sento una terza voce, una voce femminile e merda volto lo sguardo ritrovandomi Jennie.



"P-presidente..."





Ma tapparti la bocca?
Ho appena finito di pensare di tenerlo per me cazzo.




"Che ti serve?"

Chiedo mentre sento il corpo bruciare sotto lo sguardo di Taehyung.

Mi sta perforando.









Vedo la ragazza voltare lo sguardo su Kim.


"Voglio fare un ulteriore partita."






Hanno giocato?

E Taehyung ha vinto?

Rido appoggiando la testa al muro, in modo da alzare gli occhi su quest' ultimo prima di chiuderli sospirando.

Quanto mi intriga.





"Vuoi giocare solo per non avere debiti.."

Afferma con tono convinto il castano mentre lascia il mio corpo, cosa che attira la mia attenzione.



Che sta facendo?






"E questa cosa mi fa incazzare..."

Ringhia in un sussurro ad un centimetro dal volto della ragazza.




Il tono che ha usato è di ghiaccio, per non parlare del suo sguardo...è in grado di congelarti sul posto.




Ghigno, questo ragazzo mi attrae sempre di più e ci conosciamo da neanche due giorni, non oso immaginare col passare del tempo cosa che accadrà.





"Non giochi per avere emozioni così forti da farti tremare le gambe."

Le prende il volto con una mano.

"Giochi per non diventare ciò che gli altri disprezzano."


E dopo averla guardata con occhi pieni di disgusto si allontana lasciandole malamente il viso.






"Entro domani voglio i miei soldi, altrimenti sai già cosa ti aspetta."




Si dilegua andando verso l' uscita.







"Sei sadico."

Lo raggiungo circondandogli la vita con un braccio.



"Lo sei tu stesso... e inoltre.. ti attrae il mio essere,  vero Jungkookie?.."

Sussurra con un tono più basso del solito mentre appoggia la guancia alla mia spalla in modo da avere le labbra sul mio collo e posso giurare di aver sentito il corpo tremare, motivo per cui senza neanche accorgermene aumento di poco la presa su di lui.







"Ho avuto la mia risposta."

Lo sento ridere di gusto.







"E dimmi."

Questa volta prendo le redini della situazione, non ho intenzione di subire e di stare a guardare come uno spettatore al cinema.





"L'attrazione c'è anche da parte tua?"

Lo trascino davanti ad un armadietto intrappolandolo tra le mie braccia.







Lo vedo deglutire a vuoto.

"Ti costa ammetterlo non è vero?"

Sposto le labbra sul suo collo.



"Sei come me, un pazzo che ama sè stesso..."



Gli lascio un leggero bacio poco più sotto al suo orecchio.



"Che vuole essere il migliore e che riesce a trovare ogni modo per esserlo, anche quello più subdolo e meschino.."



Stringo un suo fianco con possessione, ricevendo in cambio un mugulio di apprezzamento.




"Che masochista TaeTae..."

Lo sento fremere sotto il mio tocco.



Ma ovviamente tutti i momenti devono avere un termine e per sfortuna o fortuna suona la campanella.







"A domani."


Affermo allontanandomi dal corpo esile del castano, ma prima che possa varcare la soglia sento una presa sul mio polso.







"Vieni nel mio dormitorio."







Detto così Tae...







"Non guardarmi così."

Sposta la mano.





"Non faremo nulla sia chiaro, voglio passare del tempo con te, come hai detto tu mi intrighi, quindi perchè non stare con una persona alla mia altezza piuttosto che annoiarmi con gente comune?"



Sorrido, sembra così preso da sè stesso che mi rende difficile credere che la sua proposta sia reale e non frutto della mia fantasia.

Ma sono d'accordo con lui, nessuno in questo istituto ci equivale...nemmeno i membri del consiglio, per quanto bravi possano risultare.

Noi abbiamo una mentalità diversa, dove le emozioni sono il fulcro che ci permette di vivere.

Necessitiamo di adrenalina, è il nostro corpo che lo richiede.


Abbiamo salvaguardato i nostri istinti più feroci, riuscendo a distinguerci dalla massa.

Questo è il motivo per cui ci attraiamo.



Entrambi sappiamo la nostra necessità di prevalere e tentare la fortuna, riuscendo in qualche modo, anche se in forma lieve, a manipolarla in nostro favore.

E questa cosa è appagante a tal punto da essere essenziale per sentirci vivi.








"Che numero?"








"Duecentoventinove."






"Aspettami."

Esco dall' istituto e vado a cambiarmi.







Prevedo un pomeriggio a dir poco
𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑜.





























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Che ne pensate?





𝑙𝑜𝑣𝑒𝑙𝑦 𝑒𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 {𝑘𝑜𝑜𝑘𝑣}Where stories live. Discover now