[ 𝑖 𝑐𝑎𝑙𝑙𝑒𝑑 𝑦𝑜𝑢𝑟 𝑏𝑜𝑑𝑦. ]

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-T♤

Studio e compiti, queste sono le cose che sto facendo in questo preciso istante nonostante siano le ultime che farei nella mia vita.
Come faccio a prendere voti eccellenti senza un briciolo di voglia?
Competizione.

Sin da piccolo sono sempre stato abituato ad essere impeccabile e il primo in ogni cosa, motivo per cui i miei genitori mi fecero fare moltitudini di sport e club, a partire da quello di musica fino ad arrivare a quello di pittura.

Inutile dire che sono stati gli anni peggiori della mia vita a causa della loro oppressione.

Sono sempre stato solo per colpa di tutti gli impegni, e i pochi amici che avevo si sono dileguati dicendo 'scusa Taehyung, non ci sei mai con noi, sei invisibile.'

Da lí il mio carattere cambiò radicalmente, non volevo parlare con nessuno né tanto meno mi interessava.

Sentivo il cuore piangere e man mano diventare immune, ma questa cosa, è stato solamente un peggiorare.

Ho fatto parecchio tempo a sentirmi apatico, fin quando ho conosciuto Yoongi.

Lui era come me.
Solo, triste, apatico e rompi coglioni, per non parlare di quanto è stronzo quando ci si mette.

Ridacchio ai nostri primi ricordi.

L'ho incontrato in un parco, mi ero seduto sotto la chioma di un salice ma un ragazzo basso con i capelli color menta e aria da tossico ha iniziato a lamentarsi e da lì è iniziato il nostro rapporto di odio che man mano, per diversi casi della vita, è finito per trasformarsi nell'unica amicizia che mi è necessaria per sentirmi vivo.

Devo davvero tanto a quel coglione.

Scrivo l'ultimo risultato della sfilza di espressioni che mi hanno assegnato, mi alzo e mi butto a peso morto sul letto.

La cosa positiva nel mare di merda che è stata la mia infanzia è l'aver conosciuto l'arte, ovvero la mia attuale passione.

Spesso quando non ho nulla da fare dipingo, scatto foto o leggo poesie, ma aimé con il trasferimento in questa scuola ho dovuto lasciar tutto a casa.

Ho anche fatto un'iscrizione per una prestigiosa scuola a Parigi, anche se al tempo non ero completamente in me.

Sospiro guardando il cielo attraverso la finestra con uno sguardo quasi nostalgico e pensieroso.

"Dovrebbero essere le quattro."

Sussurro prima di spostare la testa sul cuscino e soffocare un urlo per darmi la carica necessaria ad alzarmi, cosa che faccio subito dopo nonostante la mia mente voglia solo spegnersi in un sonno simile ad un letargo.

Ma pensando al presente, questa scuola è a dir poco una figata.
Qui mi sento il re del mondo, come se con uno schiocco di dita potessi avere qualsiasi cosa voglia e parlando di cosa voglio, c'è un certo coniglietto muscoloso che oggi sarà a mia disposizione per ogni capriccio.

Povero, non sa che gli aspetta.

Sorrido beffardo prima di correre in bagno e farmi una docci veloce.

"Devo essere perfetto, giuro che lo farò impazzire."
Sussurro tra me e me dopo essermi lavato e asciugato.

Voglio conoscere davvero Jungkook.
Tra noi c'è molta intesa, sia fisica che mentale, per questo voglio capire fin dove ha intenzione di spingersi con me, chissà magari ne ricavo una scopata, essendo vergine voglio sia a dir poco perfetta, deve essere alla mia altezza, altrimenti tanto vale farsi prete.

Da quando conosco il castano i film mentali sono all'ordine del giorno.

Penso a come sarebbe poterlo baciare, sfiorare le sue labbra con le mie, sentire il suo respiro affannato per l'ansia e l'eccitazione, i nostri cuori che battono all'unisco in una ricerca disperata di unirsi.

𝑙𝑜𝑣𝑒𝑙𝑦 𝑒𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 {𝑘𝑜𝑜𝑘𝑣}Where stories live. Discover now