Extra2

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Una fioca luce si infiltrò all'interno della stanza posandosi sulla pelle rosea di Momo, aprì pacatamente le palpebre mettendo a fuoco il luogo in cui si trovava, per un attimo si sentì confusa nel ritrovarsi in una stanza che parve quasi non riconoscere. Era come se avesse vissuto un lunghissimo sogno dal quale non avrebbe più voluto risvegliarsi, quel pensiero le diede un senso di disillusione; Esso si dissolse all'istante quando avvertì qualcosa premere contro la sua spalla scoperta, solo allora mise a fuoco la figura di Drake ancora ben assopito e il becco semiaperto, emettere qualche ronfo. Portò una mano contro le labbra tentando di non ridere, nel vederlo con un rivolo di saliva al lato del becco, nel compiere tal gesto si ritrovò a scontrare le irridi azzurre contro il bagliore dorato dell'anello che portava al dito; era diverso da quello che le aveva donato nel Mondo dei Sogni, con un significato ancor più importante di quest'ultimo. In tal istante i suoi ricordi tornarono, veloci, a molti mesi prima quando aveva deciso di compiere quel viaggio per il suo obiettivo primario, fino allo stabilirsi definitivamente a St. Canard, ancora non le sembrava vero; era diventata davvero la madre di Ocalina e la moglie di Drake Mallard. Oscillò al pensiero di ciò che era accaduto, poche ore prima, proprio assieme a colui che poteva considerarsi a pieno suo marito, scattò fuori da quel comodo letto sentendosi fin troppo a disagio. Sistemò meglio la vestaglia, per poi portare le mani sulle gote arrossate al pensiero di ciò che era successo quella notte

"*Ho davvero...*"

Il suo occhio cadde nuovamente sul corpo assopito del papero, per un attimo le dispiacque quasi doverlo lasciare lì da solo; corse nel bagno della camera chiudendo, pian piano, la porta di esso.

Drake allungò un braccio, verso la sua destra, aprendo e chiudendo più volte il palmo della mano nel cercare una presenza ora assente. Serrò di scatto gli occhi, nel ritrovarsi completamente solo nel proprio letto

"OH NO!era un sogno!Non è possibile!"

Cominciò a sudare in preda al panico, da quando Momo era andata via non aveva fatto altro che sognare ripetutamente il momento in cui l'avrebbe riavuta con se, temeva fosse ancora una volta così. Scese di corsa dal letto, ma finì con lo scivolare su alcune gomme sferiche, lasciate da Ocalina, finendo con la testa contro il muro, divenne simile ad una frittata.

Scosse il capo, guardandosi attorno, spaesato con il cuore in palpitazione nel cercare anche il più banale indizio che potesse farlo ritornare su tal pensiero, totalmente inaccettabile per lui. Non era davvero possibile che avesse sognato tutto. D'un tratto avvertì lo scorrere dell'acqua della doccia, mosse cautamente qualche passo all'interno del sanitario notando, effettivamente, la sagoma di qualcuno al'interno.

"Questo mi ricorda qualcosa di poco piacevole...Non mi farò ingannare di nuovo!"

Aprì di scattò la porta della doccia,senza pensarci due volte, rimase letteralmente svampito nell'osservare il corpo di Momo ricoperto di schiuma e poco dopo le urla di quest'ultima e il sapone centrargli in pieno il becco; cadde ancora una volta sulle gomme sferiche fino a rotolare fuori dalla finestra, distruggendola. La giovane si rese conto solo poco dopo del suo gesto avventato, richiudendo la porta della doccia con fare mortificato

"O-ops..."

L'aggredito risalì dalla finestra, con le bolle di sapone al di fuori del becco e del naso, sputò fuori la saponetta assumendo un'aria disgustata. Serrò gli occhi nel correre, ancora una volta, in bagno

"MOMO!Allora sei qui!non era un sogno!"

Avvertì quelle urla disperate e la sagoma di lui gettarsi contro la porta, opaca, che li separava

"DD, certo che sono qui..!"

La intenerì con quel tono rammaricato al pensiero che, tutto ciò che era successo, potesse essere stata davvero opera di Morfeo. Poggiò appena una mano contro la sagoma di lui, oltre la porta, che ricambiò intimidito

MAKE YOUR DREAMWhere stories live. Discover now