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Dopo un lungo viaggio siamo arrivati, una volta scesi siamo andati verso l'aeroporto per ritirare i bagagli, in lontananza vedevo che un signore si stava avvicinando verso di noi e lo dissi a mio padre per chiedergli se per caso era il suo amico, e lui rispose che si era lui. <<Salve signor Rogers>>. <<Ciao Vanessa, dammi del tu e chiamami Thomas, e per qualsiasi cosa puoi anche contare su di me>>. <<Va bene, ne terrò conto>>. Era cordiale e non sembrava uno di quelli scorbutici e severissimi, quindi non gli avrei reso la vita difficile. Usciti dall'aeroporto siamo saliti in macchina e lui e mio padre iniziarono a conversare e io riaccesi il mio telefono e vedo un sacco di messaggi da parte di mia madre che diceva che gli dispiaceva e di avvisarla appena atterrata che mi avrebbe chiamato, io gli risposi che non doveva sforzarsi così tanto e che se volevo sentirla l'avrei richiamata io. <<Questa sera conoscerete anche i miei figli, verranno per cena, quindi se volete avete anche il tempo di riposarvi>>. Be' sicuramente i figli non saranno chissà che giovani, ma spero di potermi sbagliare. Siamo arrivati in questa villa a Seattle che era bellissima, ci fece fare un tour e infine mi mostrò la mia camera, inutile dirvi che era davvero stupenda. <<Papà, ti dispiace se mi riposo un po'? E che non ho dormito in aereo e non vorrei addormentarmi nel bel mezzo della cena>>. <<Certamente, fai con comodo ti sveglio qualche ora prima così ti prepari>>. <<Ok, va benissimo>>. Mi misi nel letto che era davvero comodissimo e mi addormentai subito. <<Ei tesoro, svegliati che devi preparati che tra qualche ora arrivano>>. <<Ok, ora mi alzo>>. Siccome la maggior parte della roba l'avevamo spedita fortunatamente il mio scatolone era arrivato, presi un'abito nero lungo con la scollatura e poi presi i trucchi, e avendo il bagno in camera e ancora più comodo perché altrimenti mi sarei persa da quanto grande era la casa. Metto della musica e dopo di che iniziai a prepararmi, finito di vestirmi e asciugarmi i capelli mi truccai con dell'eliner, mascara e della matita sotto gli occhi e infine dopo che la piastra si è riscaldata mi sono fatta i boccoli. Dopo aver sistemato il bagno mi misi dei tacchi neri ed esco dalla stanza e vado verso il salotto, si erano girati tutti, e li notai che c'erano dei ragazzi giovani, non ci potevo credere non credevo che loro erano suoi figli erano molto giovani. <<Piacere, io sono Michael>> disse un ragazzo alto, dai capelli corvini e occhi verdi, facendo il baciamano. <<Piacere mio, io sono Vanessa>> gli risposi. <<Piacere, io sono Logan>> disse un ragazzo moro, con gli occhi azzurri e con poca barba, dandomi una stretta di mano. <<Vanessa piacere>>. <<Salve, io sono Nathan piacere>> disse l'ultimo dandomi una leggera stretta, lui aveva la  barba, alto, moro e occhi scuri. Avevo notato che tutti erano palestrati, quindi dopo avrei chiesto se ce ne potessero essere  delle palestre qua nei dintorni. <<Bene, ora che vi siete tutti presentati possiamo andare a tavola>> disse Thomas. Una volta seduti c'era una signora che si occupava della casa, che ci serviva la cena, iniziamo a conversare, e notai che Logan mi continuava a guardare e quindi decisi di parlargli. <<Per caso ci sono palestre qui nei dintorni?>> dissi guardando verso la sua direzione. <Si ce ne sono, se vuoi domani ti ci posso portare siccome ci lavoro e potrei farti da person trainer, sempre se vuoi>> mi rispose Logan. <<Certamente, ti ringrazio>>. Vidi che gli altri due lo stavano guardando male e mi scappò una leggera risata, ma fortunatamente nessuno l'ha notato. La cena è appena finita e se ne stavano per andare quando Thomas disse a Logan che poteva rimanere siccome domani doveva accompagnarmi in palestra, lui accettò e rimase e gli altri due se ne andarono con un'espressione strana sul volto. Mio padre e Thomas se ne andarono nelle loro stanze e io rimasi in salotto con Logan, stavamo chiacchierando, così giusto per fare conoscenza.<<Dai, vai a letto che andiamo presto domani>> disse guardando l'orologio che aveva al polso. <<Va bene, buona notte>> gli risposi. Andai verso la mia stanza, e dopo essermi struccata e tolta il vestito mi misi nel letto e mi addormentai appena appoggiai la testa sul cuscino.

 Andai verso la mia stanza, e dopo essermi struccata e tolta il vestito mi misi nel letto e mi addormentai appena appoggiai la testa sul cuscino

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Lui è Michael

Lui è Michael

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Lui è Logan

Lui è Nathan

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Lui è Nathan.

3 fratelli e una ragazzaWhere stories live. Discover now