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Ed ecco che ci risiamo, la suona che sveglia, io che non voglio alzarmi e mio padre che viene in camera mia per assicurarsi che mi alzo perché mi conosce bene.
<<Dai tesoro, non puoi fare tardi il tuo primo giorno>>.
<<Posso e come, e tu lo sai>>.
Si mise a ridere e mi disse di andare a fare colazione che era pronta, non me lo feci ridire due volte che andai subito, tra instangram e colazione ci misi un bel po' e guardando l'ora corsi subito a prepararmi. Mi misi un jeans, una canottiera e una camicia aperta, mi raccolsi i capelli in una coda. Presi lo zaino e mi dirigo verso il salotto aspettando mio padre, poco dopo arrivò e salutai Thomas e ce ne andiamo in macchina e partimmo immediatamente. Ci siamo, sono arrivata, presi un gran bel respiro e scesi dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata di scuola e cercai la mia aula, ma invano perché mi persi. Girando e girando vidi Nathan, vado da lui e gli chiesi dove si trovasse l'aula e mi disse che mi ci portava volentieri e che ero anche fortunata siccome doveva fare lezione. <<Buongiorno ragazzi, vi presento la signorina Cooper, è miraccomando siate gentili. Prego siediti vicino alla signorina Reyes>>.
Non aggiunsi nulla e mi sedetti vicino a lei e il prof iniziò a spiegare. Le ore passarono in fretta e arrivò la pausa pranzo, stavo per andare a sedermi quando Karen Reyes mi disse di unirmi a loro. <<Ragazze lei è Vanessa, è appena arrivata>>.
Mi salutarono tutte e io contraccambiai e iniziamo a chiacchierare, mi chiesero da dove venivo e come mai ero qui, gli raccontai che venivo dell'Italia e mio padre per lavoro doveva venire qui e io andai con lui. Mi chiesero un sacco di cose dell'Italia e fui molto felice di rispondere, suonò la campanella e  andiamo a lezione. Era ora di matematica, stava spiegando degli argomenti che molto fortunatamente avevo già fatto quindi per me non è stato molto difficile, ma per gli altri si. Karen continuava a borbottare per via che non gli veniva nessun esercizio, mi veniva da ridere, insomma ero io quando andavo alle medie, poi nel corso delle superiori ero diventata brava. Stavo per chiederlo quando la professoressa mi chiamò alla lavagna e non mi opposi, andai e feci l'esercizio in poco tempo e anche giusto. Mentre andavo al mio posto sentivo lo sguardo di tutti addosso, la prof mi chiese se avevo già fatto questo programma e io gli risposi di si che lo avevo fatto l'anno scorso. Nelle ore dopo avevo materie come spagnolo che amavo e infine economia aziendale. Le ore passarono e finalmente suonò la campanella e Karen mi fermò un'attimo per chiedermi di scambiarci i numeri così se avevo qualche domanda potevo scriverle, ci scambiamo il numero e la ringraziai. Finalmente esco da scuola e mi girai intorno e vidi la macchina di Michael e il finestrino si abbassò rivelando il volto di lui, con quel sorriso e poi con gli occhiali da sole gli donavano un sacco.
<<Ei bellissima, salta su>>.
<<Certamente capo>>.
Mi chiese di raccontargli tutto ciò che avevo fatto oggi e così feci, gli raccontai tutto dall'inizio alla fine. Ci fermiamo in questo bar e ordiniamo, vidi che lui era molto tranquillo, fino a che ad un tratto lo vidi cambiare espressione.
<<Ei, ti senti bene?>>
<<È meglio andare>>.
<<Perché?>>
<<Ti spiego tutto più tardi, ma ora no>>.
<<Ciao Michael, lei chi è?>>
<<La vera domanda è chi sei tu>>.
Michael stava cercando di portarmi via ma lei si contrappose tra di noi.
<<Stai scherzando spero! Vuoi dirmi che ora ti porti a letto le ragazzine e mi tradisci anche, mi fai schifo.>>
<<Lasciami che ti rispondo io, non mi ha detto che era fidanzato, e geloso di me e poi a letto non è niente male. Ah una cosa, questa ragazzina è meglio di te, almeno è quello che mi dice ogni volta sotto le lenzuola>>. Dopo questo me ne andai, girai in tondo e intondo ma non riuscivo a trovare la strada, mi sento toccare alle spalle e mi girai di scatto, indovinate un po' gli scheletri prima o poi dall'armadio escono fuori.
<<Ti sei persa?>>
<<Non sono affari tuoi>>.
<<Ti costa tanto accettare un passaggio?>>
<<Ok, va bene>>
Entrai in macchina e non gli rivolsi la parola, per quanto potrebbe in fondo molto in fondo essermi mancato il mio orgoglio vince su tutto.
<<Come mai eri lì da sola?>>
<<Ero con Michael, ma credo che ora abbia questioni migliori da risolvere, credo sia di famiglia nascondere le proprie ragazze alla sottoscritta>>.
<<Colpo basso, lo ammetto>>.
Mi portò a casa e una volta ringraziato me ne andai di sopra e lui ripartì. Misi tutto in camera mia, mi cambiai e una volta preparato tutto per domani mi misi a leggere. Ripensai al fatto di prima, un lato di me vorrebbe richiamare Logan, ma l'altro mi suggerisce di stare lontana da loro per un bel po', e naturalmente la scelta migliore era quella di stare lontana da loro.

3 fratelli e una ragazzaWhere stories live. Discover now