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Preparandomi per andare a scuola mi arrivò un messaggio di Karen con scritto che mi aspettava davantia scuola siccome alla prima ora avevamo educazione fisica mi accompagnava lei altrimenti mi sarei persa. Mi misi a ridere perché ha proprio predetto il vero, ringrazio di averla conosciuta, altrimenti chissà quante volte mi sarei persa. Mio padre mi accompagnò a scuola. Una volta scesa dalla macchina andai verso l'entrata della scuola, cercai Karen, ma non la vidi, magari sarebbe arrivata dopo. Stavo controllando il telefono per vedere se mi aveva scritto, che ad un tratto sento qualcuno piombarmi alle spalle. <<Spaventata?>> <<Ma chi io? ma stai tranquilla che al massimo avrò perso 10 anni di vita>>. <<Dai, non fare l'esagerata ed entra a scuola, sai l'unico motivo per cui non la salto è per il professore>>. Una volta entrate a scuola andiamo negli spogliatoi e ci cambiamo. Entriamo in palestra e appena vidi chi era il professore ne rimasi scioccata, lei se ne accorse e mi chiese cosa avessi e io gli raccontai tutto, naturalmente tagliando le parti in cui siamo andati a letto e che era venuto da me in Italia.
<<Quindi te conosci sia il professore di storia e di motoria? Adoro>>. Anche io se fossi stata in lei avrei detto la stessa cosa, ma se avrei saputo come era Logan avrei evitato, ma sarei curiosa di sapere com'è Nathan, con lui non ci sono neanche uscita. Ci mettiamo tutti in riga per fare l'appello e quando arrivò al mio nome mi guardò facendomi l'occhiolino e continuò finché non ci disse di fare 3 minuti di corsa.
<<Ragazzi voi iniziate e signorina Cooper, lei venga un'attimo qua che deve compilare un modulo>>. Andai verso di lui è mi porse il modulo che dovevo compilare che consisteva se avevo problemi al cuore oppure altre cose che non mi permettevano di fare motoria.
<<Dovresti sapere che non ho niente, in fondo mi hai fatto da personal trainer>>. Si mise a ridacchiare ma non rispose.
<<Ora posso andare con gli altri?>> <<Certamente>>. Andai a correre con loro e vidi che lei mi stava aspettando, mi chiese se era tutto apposto, e io gli risposi di si e che non c'era il motivo di dubitare il contrario. <<Non avrò una mente brillante, ma non sono stupida, conosco quando un cure è stato spezzato o per lo meno lui ti ha nascosto qualcosa che non ti aspettavi>>. <<Va bene, hai vinto, se vuoi vieni a casa mia che ti racconterò tutti i dettagli>>. <<Certamente, non me lo faro ripetere due volte>>. Dopo la corsa dovevamo fare degli esercizi di coppia e naturalmente io e Karen eravamo insieme, cercava di farmi delle domande e io gli risposi che stasera gli raccontavo tutto e lei mi chiese se potevo almeno dirle quando era iniziata e io gli risposi che era incominciata quando arrivai qui, cioè questa estate. Era finita la lezione e andiamo a cambiarci e lei sbuffò dicendo che ora avevamo matematica, mi misi a ridere e mi guardò male e li gli chiesi scusa tra le risate. Prima di entrare in aula mandai un messaggio per chiedere se lei poteva venire e mi rispose subito di si che non c'era nessun problema. Mi siedo e si mise vicino a me e gli dissi che papà era d'accordo e che ci sarebbe venuto a prendere lui finito scuola. Siamo all'ora di storia, non che anche l'ultima lezione del giorno, mentre spiegavami persi nei miei pensieri del tipo se lui era come i suoi fratelli oppure era in tutt'altro modo. Lo guardai e credo che se ne accorse, ma fece finta di niente. <<Gli vuoi fare un ritratto? No perché non credo che ti possa interessare storia siccome non prendi neanche appunti>>. <<Si che mi interessa è che gli appunti li prendo a mente>>. Prima di andare ci diede i compiti, giusto in tempo per sistemare la cartella che suonò subito dopo. Usciamo e c'era mio padre che ci aspettava, dopo le presentazioni saliamo in macchina e partiamo. Una volta arrivate andiamo subito in camera mia. <<Ora mi racconti tutto!>> <<Si, ma prima giurami che non lo dirai a nessuno>>.
<<Fidati, sarò pure stronza, ma non così tanto>>. Gli raccontai tutto, dalla cena che connubi tutti, fino a eri. <<Anche io ho avuto delle avventure, ma non come le tue, ah è mi dispiace per tua mamma. Poi stupida io che credevo di darti dei consigli su come sedurre Nathan>>.
<<Be', forse una mano mi servirebbe>>. <<Fammi vedere subito il tuo armadio>>. Mi fece vedere come potevo abbinare i miei vestiti e poi mi spiegò che il contatto visivo andava bene, ma non dovevo fissarlo come una stalker, per esempio come avevo fatto oggi non andava bene.
<<Karen, i tuoi genitori sono arrivati>>. L'accompagnai fino alla macchina e poi me ne ritornai sù. <<Allora?>> <<È solo un'amica papà>>.
<<Ok, ma lo sai che per me non c'è problema>>. <<Lo so, ti voglio bene papà>>. <<Te ne voglio anche io tesoro>>.

3 fratelli e una ragazzaWhere stories live. Discover now