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Stavo andando nel panico, non sapevo che cosa potevo fare, ma ebbi un'idea.
<<Se vuoi ti riporto a casa, io dovrei andare in ospedale>>. <<No, vengo con te, non ti lascio sola>>. Detto ciò saliamo in moto e partiamo, stavo guidando molto velocemente, volevo arrivare il prima possibile. <<Papà! Signor Rogers! Dove siete?>>    <<Tesoro, eccomi qua>>.  <<Dov'è? Lo voglio vedere>>. Andiamo nella stanza dove era Michael, lo vidi lì, con delle macchine attaccate a lui, volevo essere forte ma lui riusciva a rendermi fragile, gli presi le mani, mi appoggiai su di lui e scoppiai in lacrime. Ed eccomi qua, affianco a lui pregando di non perderlo, nonostante tutto io sono qua perché  se in qualche modo hai un legame con una persona non importa ciò che ha fatto, tu ci sarai sempre. Mi guardai in torno e non vidi Karen, esco dalla stanza per vedere se magari era fuori, ma niente, continuai a girare ma invano, prendo il telefono per scrivergli un messaggio ma lei mi aveva anticipata, mi scrisse che aveva preso un taxi per ritornare a casa e che sperava che lui si riprendesse il prima possibile. Mi girai e vidi mio padre con Thomas, mi si addolcisce il cuore, ora capì il perché non aveva fretta di andarsene e il perché stavano sempre insieme, stanno veramente bene insieme. Siccome non volevo rovinare quel bel momento me ne ritornai nella stanza di Michael, mi misi accanto a lui e canticchiai mi manchi in inglese così se c'era la possibilità poteva capirmi.
<<Mi manca il respiro la notte
Mi manca il sapore di un bacio
Mi mancano le tue carezze spontanee di quanto passavi per caso.
Mi mancano i vuoti che tu mi colmavi sapendo anche dove eravamo.
Mi mancano gli occhi di te che guardandomi su c'era scritto "ti amo">>. Mi passarono tutti i nostri ricordi insieme, certo lui avrà sbagliato, lo so, ma vederlo lì mi ha fatto tornare in mente il perché non riesco a stare senza di lui. Sento qualcuno accarezzarmi il viso e aprì immediatamente gli occhi, non ci credo, si è svegliato. <<Vado immediatamente a chiamare qualcuno, torno subito>>.
<<A..Aspetta, voglio stare un'attimo con te>>. Mi risiedo e gli accarezzai la testa, e finalmente rividi gli occhi che mi fecero perdere la testa per la prima volta. <<Come mai sei vestita così?>>
<<Avevo un'appuntamento e quando mi hanno chiamata stavamo per andarcene dal ristorante, quindi non hai interrotto niente>>. <<È qui?>> <<No, se ne andata, e come biasimarla, avrei fatto la stessa cosa se fossi stata in lei>>. <<Perché?>> <<Volevo stare con te a tutti i costi>>. <<Quindi mi hai perdonato?>> <<Non mi arrabbio con te solo perché ti hanno sparato, sappilo>>.
<<Allora prossima volta che ti arrabbierà mi farò sparare>>.  <<No, se lo farai una prossima volta, ammesso che ci sia, sarò io a spararti>>. <<Va bene dolcezza, non ti farò arrabbiare>>. <<O mio dio, figliolo ti sei svegliato, sono così felice che stai bene>>. <<Papà lo sai che siete proprio carini, sono uscita prima per cercare Karen ma se ne andata e per ritornare ho visto una bella coppietta, la ship migliore di sempre>>. <<Be' volevamo dirvelo, ma non sapevamo come potevate prenderla>>. <<Io sono felice per voi e propongo che dovremmo fare una cena per annunciarlo  anche ai miei fratelli>>. <<Quando sarai guarito la faremo, ma ora vi lascio soli, vi lasciamo soli>>. <<Vuoi stare tra le mie braccia come un tempo?>> Lo feci subito, volevo approfittarne magari lui potrebbe andarsene come le altre volte.

3 fratelli e una ragazzaWhere stories live. Discover now