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Mi sono appena svegliata, e neanche il tempo di compormi del tutto che sento bussare alla porta con molta insistenza, quindi non mi rimase altra scelta che vestirmi e andare ad aprire la porta. <<Buongiorno anche a te, tranquillo non mi sono dimenticata, se mi lasci il tempo di mangiare qualcosa e di prepararmi e poi possiamo uscire>>. <<Ok, però non sta a metterci troppo>> mi rispose. Andiamo in cucina e io feci colazione, mentre lui mi faceva solo compagnia. <<Per quanto mi piaccia parlare con te mi tocca dirti che ti devi muovere altrimenti ti faccio uscire in pigiama e con i capelli tutti scompigliati>>. <<Certamente, io non credo che tu lo possa fare>> gli risposi. <<Ah si? Per caso mi stai sfidando?>> mi disse alzando un soppracciglio. <<Facciamo così, se riesci a prendermi farò tutti gli esercizi senza lamentarmi, ma seriesco ad arrivare in camera farai tutto ciò che dirò io>>. <<Preparati a perdere piccola peste>>. <<Ricordati una cosa, io non perdo mai>>. Iniziai a correre ma neanche il tempo che già mia aveva preso, lui continuò a camminare senza farmi scendere, fino a quando siamo arrivati in camera mia e mi lasciò giù dicendo che dovevo sbrigarmi perché mi aspettava un duro allenamento. Presi un top sportivo verde con dei leggings neri con una felpa e andai verso il bagno per lavarmi e sistemarmi i capelli in una maniera un po' più decente di come sono in questo momento. Dopo aver fatto tutto ciò che dovevo fare mi rimaneva solo da sistemarmi i capelli, che alla fine raccolsi in una coda di cavallo e ora si che potevo andare. Appena uscita dalla stanza gli dissi che ero pronta e allora abbiamo preso le nostre cose e siamo usciti. Dopo qualche minuto siamo arrivati e vedo che c'era gente che stava sistemando l'attrezzatura e allora decisi di aiutare Logan così avremmo fatto prima, poi dopo aver finito fanno entrare anche gli altri e così diamo inizio a una giornata d'allenamento. Abbiamo iniziato con il riscaldamento, poi con tutto il resto e infine abbiamo fatto i pesi, ero così presa da lui che ero rimasta ferma a guardarlo, e la cosa peggiore che se n'è pure reso conto. <<Sono così bello?>> mi chiese ridendo. <<Ti piacerebbe e solo che mi sono fermata perché ero stanca>>. <<Si, come no, se vuoi ti porto pure un secchio perché stai avendo cosìtanta bava che a momenti allaghi la palestra>>. <<Non è vero, sei te che mi stavi guardando, non io >> ribadisco. Faccio per andarmene quando lui mi prese per un braccio e mi fece girare verso la sua direzione, eravamo a pochi centimentri l'uno dall'altro, faccio un bel respiro e poi un passo indietro rivolgendo lo sguardo verso il basso. <<Per farmi perdonare posso portarti a cena, sempre se vuoi>> disse lasciandomi il polso. <<Vediamo se riuscirai, non perdono molto facilmente>> gli risposi a tono. <<Che caratterino, mi piace>> . <<Lo so, piaccio a molti>> gli risposi facendogli l'occhiolino. Finita questa magnifica conversazione, lo aiuto a risistemare e poi andiamo a casa, corsi in camera mia e presi un vestito argentato leggermente corto e andai a lavarmi. Finito il tutto presi dei tacchi neri, li indossai ed esco dalla mia stanza e vedo lui che mi guarda a bocca aperta. <<Ora serve a te un secchio per la bava>>. <<Be' sei veramente bellissima, e a differenza tua l'ho detto e non pensato>> ribadì lui. <<Grazie Vogliamo andare?>>. <<Certamente principessa>>. Naturalmente avvisai mio padre e lui ne era felice, quindi non c'era da preoccuparsi e una volta saliti in auto partiamo subito. Stavamo per arrivare, quando ad un tratto mi arriva una chiamata, era mio padre che stava piangendo e non riusciva quasi a parlare, io tutta spaventata gli chiesi che cos'era successo, e lui mi rispose che mia madre era morta, l'avevano trovata senza vita legata nel letto con uno sparo in testa. <<Dimmi che non è vero.., sono stata una stupida, non l'ho più chiamata, è tutta colpa mia>> dissi tra le lacrime ed attaccai il telefono dicendo che ne parlavamo dopo. Lui parcheggiò e poi mi abbracciò cercando di consolarmi, e mi disse che non era colpa mia e che non potevo sapere tutto questo. <<Dai, ti riporto a casa>> mi disse staccandosi dall'abbraccio. <<Ti chiedo scusa>> gli dissi. <<Non ti preoccupare>> mi rispose per poi mettere in moto e partire. Durante il viaggio mi ero addormentata, mi succedeva sempre quando piangevo, e poi lui era anche l'unico che mi ha visto piangere, be' apparte i miei genitori ovvio. <<Che è successo sta bene?>> chiese mio padre. <<Si tranquillo, si era solo addormenta e non volevo svegliarla>> disse Logan. Mi aveva portata in braccio fino in camera mia, e non volevo dirgli niente perché tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, come se non fosse successo niente, come se era stato tutto un brutto sogno. Ero sul letto e lui rimase lì ancora per poco, mi aveva tolto i tacchi e mi aveva rimboccato le coperte, mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò, poco dopo mi tolsi il vestito e mi misi a dormire, convincendomi che mi ero appena svegliata da un brutto sogno e che dovevo solo riaddormentarmi.

3 fratelli e una ragazzaOnde histórias criam vida. Descubra agora