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Mi svegliai e per un istante non mi ricordai nulla di quello che mi aveva detto mio padre ieri, ma la cosa non durò a lungo. Andai verso il salotto e vidi che c'erano tutti, Logan si avvicinò a me e non disse niente, mi abbracciò e basta, li non ce la feci più, mi staccai da lui e andai in camera mia, non volevo farmi vedere in lacrime da loro, specialmente da mio padre. Mio padre mi raggiunse subito in camera e si sdraiò con me e nessuno prese il coraggio per parlare e rimaniamo in silenzio per un bel po'. <<So che magari non sarai nelle condizioni, ma voglio che te esca almeno un po', se non vuoi almeno farlo per me>> disse mio padre. <<Va bene, lo farò>> gli risposi. Riandiamo  in salotto, mio padre e Thomas se ne andarono a lavoro, mentre Nathan se ne era già andato. <<Ei, io ora devo andare, ma per qualsiasi cosa puoi sempre chiamarmi>> mi disse Logan per poi abbracciarmi lasciandomi con Michael. <<Vuoi andare da qualche parte in particolare?>>mi chiese. <<Vorrei andare al mare, sai mia madre ci andava sempre appena poteva, e mi piacerebbe andarci per lei>> risposi. <<Allora corri a prepararti, ti ci porto subito, e quando vuoi andartene o vuoi andare da qualche parte, basta che me lo dici>> disse Michael. Dopo esserci preparati abbiamo preparato anche le borse e l'ombrellone, e poi siamo partiti. Mi ha portato in questa spiaggia che era bellissima, ci siamo messi vicino alla riva e dopo aver sistemato gli asciugamani ci mettiamo a parlare. <<Andiamo in acqua?>> gli chiesi. Non mi rispose, credo che si sia addormentato, e allora presi un bicchiere, andai a riempirlo e glielo gettai addosso. <<Che stronza, questa me la paghi>> disse rincorrendo per poi prendermi in braccio. Si gettò in acqua con me che ero ancora stretta a lui. Rimasimo così ancora per un po', ogni tanto uscivamo altrimenti diventavano delle prugne secche. Ora siamo sulla spiaggia, e ad un tratto sento lui che mi spalma la crema sulla schiena, era davvero una bella sensazione, e poi mi chiese se avevo altri desideri da esaudire e io gli dissi che siccome a mia madre gli piaceva andare a ballare e fare festa, che se voleva potevamo andare in discoteca e lui mi rispose che non c'era nessun problema e che potevamo fare tutto ciò che volevo fare. <<Se vuoi, possiamo andare, così ci facciamo la doccia, ci prepariamo e andiamo>> disse sdraiandosi vicino a me. <<Si va benissimo, e ti ringrazio per tutto>> gli risposi abbracciandolo. Dopo qualche minuto ci alziamo e sistemiamo tutto nelle borse, ci vestiamo e andiamo a casa. Durante il viaggio c'era lui che ogni tanto mi accarezzava perché mi vedeva triste, e lui iniziò anche a raccontarmi tante cose su di lui e il suo passato, e mi disse che lui conosceva bene il dolore di quando perdevi una persona, e che mi capiva a pieno, soprattutto fare le cose che piacevano alla persona che oramai non è più nella tua vita. Scesi dalla macchina lui mi prese in braccio e io cercai di scendere, ma niente da fare non voleva lasciarmi andare, quindi mi sono semplicemente arresa. <<Ciao ragazzi, vedo che vi siete divertiti, e Michael mettila giù poverina>> disse Thomas. <<Dai, fai il bravo e ascolta tuo padre>> dissi ridendo. <<Ah si? Adesso fai anche la spiritosa, ora vedrai>> mi rispose. Mi mise sul mio letto e iniziò a farmi il solletico, e io iniziai a ridere e implorai di smetterla e dopo un po' disse che mi avrebbe lasciato in pace, ma solo per ora perché non sarebbe finita la. Andai a farmi una doccia e poi mi cambiai, mi misi una canottiera rossa scollata e un pantaloncino nero strappato e dei tacchi con lo stesso colore  dei jeans, e poi sistemai i capelli con uno chignon e lasciai due ciocche libere e come trucco solo mascara e matita per gli occhi. Aprendo la porta vidi lui che aveva una maglietta nera con dei jeans. Dopo aver mangiato qualcosa al volo andammo in questa discoteca che era davvero bellissima. Inizialmente stava andando benissimo, ma dopo un po' c'era questo ragazzo che si stava avvicinando a me, forse anche un po' troppo, io gli dicevo di staccarsi, ma non voleva sentire ragioni e Michael appena se ne accorse lo prese e lo scaraventò a terra. In quel momento ho temuto il peggio, quel ragazzo era davvero terrorizzato e Michael gli disse che se osava farlo un'altra volta, lo avrebbe ucciso. <<Grazie. Ti va di ballare con me? Cosi non ce pericolo che tu debba uccidere qualcuno>>.  <<Certamente, questa mi sembra davvero una buona idea>>. Mentre ballavamo sembrava che eravamo solo io e lui, e che non c'era nessuno e che tutti i problemi e tutti i miei pensieri siano spariti, sarei stata lì con lui per molto se la sensazione che provavo era quella, ma verso le 3.00 del mattino ritorniamo a casa. E nulla ringrazio che in così poco tempo sono riuscita a trovare persone che ci tenevano a me.

3 fratelli e una ragazzaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin