Capitolo 4- Sfilata

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Sì c'era evidentemente qualcosa che i suoi amici gli tenevano nascosto e giurava che in quel "qualcosa" era immerso anche Kam Daho.

-Mi dici che sta succedendo?- gli rivolse di fatto una volta preso l'ascensore.

-Dobbiamo andare da tua madre e aiutarla con le domande dei giornalisti- rispose vagamente Daho.

-Intendo a cosa si stavano riferendo Namjoon e Jimin-.

-Sono tuoi amici, io che ne so!- rispose a tono l'altro.

Taehyung gli regalò davvero uno sguardo truce, tra i più scottanti che potesse fare, ma Daho gli sorrise solamente. Le porte dell'ascensore si aprirono rivelando l'ingresso dell'azienda super incasinato. Masse di giornalisti brulicanti si erano posizionati lungo le transenne pronti a scattare le foto dei primi ospiti della serata. Ovviamente non vi erano solo quelli interessati ai nuovi capi in uscita ma anche, forse soprattutto, quelli che vivevano grazie al gossip. Di fatto, si poteva dire, che i secondi erano quelli bloccati dietro le transenne, mentre ai primi era garantito l'ingresso alla sfilata grazie a dei pass e per tanto godevano di maggior libertà. Potevano girovagare per la hall o prendere già posto nella stanza utilizzata per l'evento o addirittura intervistare stilisti e la famiglia Kim.

Era proprio quello che la Signora Kim stava facendo quando Daho e Taehyung la raggiunsero.

-Per le interviste dovrete aspettare ancora un po', sarà possibile farle anche dopo la sfilata ai rispettivi stilisti- informò la donna mentre liquidava una giornalista insistente.

-Mamma mi cercavi?- catturò la sua attenzione il figlio sovrastando il brusio fatto dalle voce di chi occupava, abusivamente, quella sala.

-Oh Tae, Daho ciao- salutò la donna bellissima come sempre avvolta in uno dei vestiti che il marito aveva confezionata. Un abito delizioso e vaporoso in chiffon di un tenue color rosa antico costellato da un caldo azzurro. Era bello solo perché ad indossarlo era sua madre. 

-Sì, mi serviva una mano per calmare questi giornalisti e chi meglio di voi due può farlo- sorrise in risposta.

-Si figuri Signora Kim- disse educatamente il viola - abbiamo terminato con i nostri impegni e poi da quello che ho capito Taehyung deve aspettare Jungkook-.

-Da quando parli per me?-.

-Da quando ho iniziato a lavorare qui-.

-Oh ragazzi voi due siete proprio divertenti- li interruppe la donna - però Daho ha ragione, Tae dovresti aspettare Jungkook-.

-è quello che avevo intenzione di fare, ma a quanto pare è in ritardo- notò il rosso.

-Sì fa desiderare eh- rise il viola.

Taehyung roteò gli occhi - più tosto perché non vai a parlare con qualche giornalista dei tuoi insulsi lavori!-.

-Uno, i miei lavori non sono insulsi, due, tua madre vuole anche me insieme a lei e tre...-.

-E tre non interessa a nessuno- lo anticipò il rosso.

-Susu per questa sera lasciamo da parte le rivalità tra gli stilisti - si mise in mezzo la Signora Kim - pensiamo a goderci questo evento-.

I due ragazzi, dopo essersi lanciati degli sguardi di sfida, si dissero, forse, le ultime provocazioni.

-Goditi questo momento di attenzioni, al successivo evento ci saranno anche i miei capi-.

-I miei lavori risalteranno anche quando ci saranno i tuoi, non crederti così bravo-.

La Signora Kim sospirò sconfitta ma divertita.

Ananke: The DestinyWhere stories live. Discover now