Capitolo 29- Clavicole

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-Cercate di fare piano- si raccomandò Jimin verso i suoi amici. Sia lui che Namjoon avevano accompagnato all'ingresso i ragazzi che per quella sera erano stati loro ospiti.

-Tranquillo Jimin!- sorrise Hoseok mostrando le chiavi della macchina- non ho bevuto molto-.

-Grazie ancora per tutto- disse invece Jungkook tenendo in braccio Yeontan e reggendo con difficoltà il suo regalo, quel collage di fotografie.

-Non devi ringraziarci Jungkook lo abbiamo fatto con piacere- sentenziò Namjoon.

-Sarà meglio che andiamo adesso- notò Taehyung.

-Sì, si sta facendo tardi- guardò l'orologio anche Yoongi.

-Non dobbiamo mica andare all'università, domani è domenica!- precisò Seokjin, forse avrebbe voluto rimanere qualche momento in più con il fidanzato.

Eppure nessuno dei ragazzi indugiò oltre, alla fine prima o dopo dovevano pur sempre rientrare ai rispettivi appartamenti. Così salutati alla svelta i due padroni di casa si affrettarono a raggiungere le loro macchine dato che il freddo della notte si faceva sentire.

Di fatto Jungkook appena uscì dall'edificio si strinse nel suo cappotto. Il termine freddo non andava a spiegare per bene quanto si gelava.

-Allora a lunedì- Hoseok lì salutò voltandosi nella loro direzione. Sia lui che Taehyung avevano parcheggiato in due posti differenti dato che Namjoon e Jimin abitavano in uno dei quartieri più affollati di Seoul. Per questo i cinque ragazzi si dovettero salutare davanti l'ingresso di quell'edificio.

-Avete parcheggiato lontano?- chiese Jungkook dato che sia lui che Seokjin non avevano resistito nell'affrettarsi a raggiungere i rispettivi "amori" lasciandoli di fatto nel compiere da soli l'ingrato compito di trovare parcheggio.

-No, non tanto, l'ho detto siamo stati fortunati- rispose Hoseok.

-Sarà meglio andare...- commentò di nuovo Taehyung vedendo Yeontan che tremava tra le braccia del marito, quest'ultimo di fatto cercò di riscaldarlo con il suo giubbotto.

-Allora ci vediamo in università - salutò Jungkook beccandosi però un sguardo di Seokjin.

 Sapeva cosa l'altro gli stava dicendo, di stare attento semplicemente. Aveva un'arma molto potente dentro di sé e doveva dosarla con intelligenza. Certo c'è da dire che l'ingegno non può battere una forza irrazionale come l'amore, ma Jungkook aveva compreso cosa l'altro gli stava urlando silenziosamente.

-Allora buonanotte- rispose Seokjin accennando un sorriso di intesa.

Così dopo quei rapidi saluti, Jungkook e Taehyung si diressero verso la macchina del secondo. Jungkook aveva chiesto ad Hobi se aveva parcheggiato lontano ma non si era preoccupato di chiedere la stessa cosa al marito. Di fatto stavano impiegando più tempo del previsto a raggiungere l'automobile.

-Manca ancora molto?- chiese allora stringendo a se Yeontan, si stava davvero congelando.

-No, ecco siamo arrivati- ed indicò qualche macchina più avanti. Jungkook riconobbe subito quella del marito e senza aspettarlo si precipitò verso di essa.

-Apri, apri, apri...- saltellò davanti lo sportello del lato passeggero.

Taehyung scosse la testa divertito prendendo dalla tasca le chiavi e aprendola da lontano. Il marito appena vide le luci di essa accendersi si fiondò dentro con l'intendo di riscaldarsi. Ma lo sapeva che se il blu non accendeva il motore i riscaldamenti non potevano essere messi in funzione?

Il maggiore rise divertito quando di fatto, una volta entrato anche lui nel mezzo, lo trovò più congelato di prima. La macchina aveva preso tutto il freddo della notte.

Ananke: The DestinyWhere stories live. Discover now