CAPITOLO 4

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L'ASSALTO DI HOGSMADE

Il maniero Malfoy era da sempre stato il covo dell'oscuro signore e dei mangiamorte della cerchia più vicina a Lord Voldemort, con grande sgomento del signore della casa. Vivere a pochi metri di distanza dal più potente, pericoloso e crudele signore oscuro della storia e sentirsi un pesce fuor d'acqua nella propria abitazione non fu di certo una bella sensazione per il patriarca della casata Malfoy.

Nei primi periodi della prima guerra tra maghi, Lucius Malfoy era il braccio destro dell'oscuro signore e ospitare nella sua abitazione colui che avrebbe riportato il potere ai purosangue fu un grande onore per lui. Con il passare degli anni, però, la pazienza del suo signore quasi sparì e al primo errore, che fosse piccolo o meno, di uno dei suoi sudditi non avrebbe esitato nemmeno un momento a mostrare la sua irritazione o, peggio, ira con la maledizione Cruciatus.

Questo era un fatto di cui Lucius Malfoy ne era pienamente consapevole, bastava un semplice sbaglio, o una notizia spiacevole da riferire e di cui non si aveva alcuna colpa, per provocare l'ira del suo signore. Anche i membri della cerchia ristretta, per quanto fossero fedeli e devoti, non erano esposti di meno al rischio di essere punito per un piccolo errore. Persino sua cognata Bellatrix Lestrange, la cui fedeltà e devozione era immortale e nota a tutti, subì gli effetti della maledizione Cruciatus per mano del signore oscuro.

L'oscuro signore non era contento dell'assalto di Diagon Alley, che si rivelò essere un completo fallimento. Otto delle sue reclute erano state uccise e mutilate, il ché era come un umiliazione nei suoi confronti.

Con Lucius nel ministero provò in qualche modo a impadronirsi del rapporto degli auror e ci riuscì. Purtroppo, però, i rapporti degli auror non dicevano quasi nulla sull'accaduto.

Si rifiutava di credere che otto dei suoi mangiamorte, seppur inesperti, erano stati mutilati ed uccisi da un solo uomo. Era impossibile, solamente un mago della portata sua e di Silente avrebbe potuto sperare di sopravvivere contro otto maghi oscuri. Era sicuro che ci fosse stato più di un uomo a far fallire il suo assalto.

Inoltre non sapeva l'identità di costui, sicuramente non era un combattente dell'Ordine della Fenice. Conosceva il suo vecchio mentore ed era certo che non avrebbe mai ricorso a questi metodi per fermare i suoi attacchi, neanche nei momenti più disperati, come leader della luce non sarebbe stato giusto.

"Mio signore, gli auror hanno chiuso il caso per ordine del ministro Caramell."- disse cautamente e lentamente Malfoy.

"Non mi sorprende, quel pigro idiota di Caramell non sa nemmeno di chi fidarsi. E' un bene che ci siano gli incompetenti come lui a capo del ministero. Mi sorprende che il vecchio manipolatore di Silente gli abbia permesso di ricoprire la posizione di ministro della magia." - pensò Voldemort.

"Non importa, i piani non cambiano. Questa mattina attaccherete Hogsmeade come avevo programmato. Senza dubbio sarà pieno di studenti nei fine settimana. Se i rapporti di tuo figlio sono esatti ci saranno più scolari del solito. Voglio che distruggiate la città, incediate i negozi maggiormente frequentati e generate più caos possibile. Questa volta andrete tu e i miei più fedeli, Lucius."- ordinò l'oscuro signore.

Senza aggiungere altro, Lord Malfoy fece un elegante inchino e si diresse verso l'uscita della sua abitazione per avvisare la cerchia più ristretta dei mangiamorte.

MINISTERO DELLA MAGIA

Era in questi momenti che Amelia Bones avrebbe voluto non essere stata promossa al ruolo di capo del dipartimento dei misteri. Il ministero della magia era sempre più corrotto, ex mangiamorte e famiglie oscure attingevano ai poteri politici e nessuno poteva fermarli.

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