CAPITOLO 9

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LA PROFEZIA

I maghi oscuri di Lord Voldemort, affiancati dai lupi mannari di Fenirir Greyback, stavano letteralmente distruggendo la città di Diagon Alley.

A differenza dei precedenti attacchi, Lord Voldemort impiegò un numero di gran lunga superiore rispetto a i suoi ultimi raid. Il numero delle sue forze era ancora più importante con l'aggiunta dei lupi mannari del branco di Fenrir Greyback.

Il lupo mannaro disponeva di più venti lupi mannari che non incontrarono alcuna difficoltà contro gli abitanti del posto e successivamente contro le poche forze auror, che stavano arrivando dal ministero appena venne segnalato l'attacco.

Bellatrix Lestrange, dal suo canto, non aspettava altro che si presentasse il famoso giustiziere. Dopo l'ultimo incontro aveva sperato di incrociare la sua bacchetta o spada, a differenza di suo marito Rodolphus e il cognato Lucius Malfoy.

I pochi auror che erano intervenuti per proteggere la città incontrarono molto presto la morte per mano dei lupi mannari o di Bellatrix. Ella aveva incendiato diverse case, ucciso più civili di quanto potesse contare e ferito gravemente, se non ucciso, diversi auror.

In tutta la sua vita da mangiamorte non aveva mai visto così tanto caos e distruzione come in quell'attacco. Diagon Alley stava per essere letteralmente rasa al suolo.

Con l'intervento dell'ordine della fenice i mangiamorte iniziarono ad incontrare maggiore difficoltà nelle loro azioni distruttive. Rispetto ai loro primi raid, l'ordine era riuscito a reclutare diversi abili maghi e streghe.

I lupi mannari furono un problema per i membri dell'ordine, oltre che per gli auror e i civili, ma furono in grado di affrontarli a testa alta.

"Arthur! Rodringer! Mettete in salvo i civili! Nymphadora! Hestia! Kingsley! Remus! Venite con me! Tutti gli altri tenete gli occhi aperti e continuate a combattere!- gridò Alastor Moody.

"I lupi mannari sono troppi! Dobbiamo eliminarli!"- disse Hestia.

Hestia Jones e Nymphadora Tonks stavano combattendo fianco a fianco quando il terreno vicino a loro venne colpito da una potente e violenta "Bombarda". L'esplosione del terreno davanti a loro fece saltare in aria entrambe le maghe che fortunatamente restarono solamente ferite e stordite.

Nymphadora era distesa a terra davanti davanti un negozio di dolciumi che ora stava bruciando. Sentì il familiare sapore del sangue sulle labbra. Non riusciva ad alzarsi e a tenere una salda presa sulla bacchetta quando vide che davanti a lei c'era un lupo mannaro.

Provò con tutte le sue ultime forze ad impugnare la bacchetta per tentare di eseguire un ultimo incantesimo ma non ci riuscì. Vide il lupo mannaro ghignare, pronto ad uccidere l'innocua preda davanti a lui.

Sarebbe sicuramente morta, o peggio morsa, se non fosse per il fatto che il lupo mannaro si ritrovò improvvisamente senza testa. Il corpo mutilato le cadde vicino per rivelare dietro di lui il famoso giustiziere con la lama della spada sporca di sangue del lupo.

Con suo orrore vide puntare la bacchetta in direzione del suo corpo e sussurrare un incantesimo a lei sconosciuto. Chiuse istintivamente gli occhi preparandosi al peggio ma, con sua sorpresa, non sentì alcun dolore. Al contrario sentì le sue ferite chiudersi e svanire senza lasciare traccia e le sue energie tornare.

La giovane metamorfomaga riuscì finalmente a rialzarsi e a raccogliere la bacchetta. Guardò stupita il giustiziere schivare una maledizione verde viaggiare vicino a loro.

"Portate in salvo i civili, ai mangiamorte ci penso io."- disse il giustiziere.

Prima che potesse rispondere il giustiziere si allontanò da lei iniziando a combattere contro ogni mangiamorte e lupo mannaro che ostacolava il suo cammino. Lo vide muoversi ad una velocità impressionante e compiere diverse piroette e acrobazie, nonché potenti e veloci colpi di spada e bacchetta.

Il Padrone della MorteWhere stories live. Discover now