Cap 10

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Sto tornando a casa, l'Italia è bellissima, mi piace moltissimo. Sono due anni che sono in questo paese ed è magnifico, il paesaggio, le persone e soprattutto il cibo.
Come ho detto prima sto tornando a casa per un vicolo perchè ero andata ad una festa di compleanno da una mia amica.
Sono le 24:00, si sono piccola per girare per la città da sola ma i miei genitori si fidano negli italiani.
Invece io sono molto titubante, infatti mi controllo sempre dietro o comunque in tutte le vie.
Ad un certo punto quando mi sto controllando dietro, vado a sbattere contro un uomo, nel suo petto.

"Scusi, ero distratta"
"Tranquilla, piccolina"

Devo andarmene velocemente da qui, ho una brutta sensazione su quest'uomo.
Cerco di spostarmi e andare avanti per la mia strada, ma mi prende un polso.

"Sei tutta sola"
"Stanno arrivando i miei amici"
"Sisi come no a quest'ora e alla tua età di sicuro" dice con tono sarcastico e stringendo ancora di più il polso.
"Mi lasci! Mi fa male!"
"Corpo, fammi vedere il tuo corpo" mi lancia contro il muro
"La prego basta!" Dico iniziando a piangere
"Togliti i vestiti, fidati di me... perchè non ti fidi di me, sei unica, bellezza mostrami di più"
"Basta! Toglimi le mani di dosso! Ahhhh"

"Elena svegliati. Elena!"

Appena mi sveglio vedo una figura maschile affianco a me, presa dall'agitazione, mi alzo e mi allontano dal letto, sbattendo con la schiena contro l'armadio.

"Elena tranquilla sono io" Tony
"Tony"
"Stai bene?" Non rispondo
"Ti va di raccontarmi l'incubo"
"No! Ti prego no"
"Ok tranquilla"

Sono anni che questo incubo mi perseguita, finalmente l'anno scorso ero riuscita a dimenticarlo, perchè è tornato.
Mi sdraio per terra sempre con la schiena contro l'armadio e mi metto per terra con le mani nei capelli.

"Elena cosa succede?"
"Perchè è tornato?"
"Elena chi è tornato, mi stai facendo preoccupare"
"Ti prego chiamami Clint"

Vedo uscire Tony dalla stanza di corsa.

POV TONY

Elena mi sta facendo preoccupare, chi è tornato o forse cosa. Non ci sto capendo niente.
Corro davanti alla porta di Clint e busso così forte che escono tutti dalle loro stanze.

"Tony, che succede?" Dice sbadigliando
"Elena ha chiesto di te, ha fatto un incubo e dopo ha detto che è tornato e che aveva bisogno di te"
"Ti ha detto che incubo?"
"No, ma diceva tipo "lasciami" cose del genere nel sonno"
"No, no, non di nuovo"

Vedo correre Clint in camera mentre gli altri sentendoci arrivano dopo.

POV ELENA

Vedo Clint entrare nella stanza, mi viene subito ad abbracciare.

"Va tutto bene, è finito. È tornato l'incubo?"

Non riesco a dire una parola quindi di si con la testa.

"Tranquilla, ci siamo noi. Vieni andiamo a prendere un bicchiere d'acqua."

Esco dalla stanza con tutti che mi guardano con uno sguardo confuso.

"Clint cosa è successo ad Elena?" Thor
"L'incubo" Clint

Non è un incubo normale è l'incubo, che non mi ha fatto dormire bene per anni.
Mi davano delle pastiglie per riuscire a dormire ma neanche quelle funzionavano, se sono riuscita a superarlo è stato tutto grazie a Clint ma adesso non so perchè è tornato.
Siamo arrivati in cucina e mi sono messa sul divano ancora traumatizzata, mentre Tony è andato a prendermi un bicchiere d'acqua, invece Thor e Clint si sono seduti accanto a me.
Ho quelle immagini ancora fisse nella mia mente.

"Ci potete spiegare cosa sta succedendo e di questo incubo?" Tony
"Elena vuoi parlarne tu?" Clint
"No, ti prego fai tu"
"Elena quando i miei genitori l'avevano adottata, faceva sempre ogni sera questo incubo, neanche con i farmaci riusciva a dormire. Piano piano, l'ho aiutata ad affrontarlo e siamo riusciti a farla dormire senza incubi. Ma sta sera è tornato"
"Com'è questo incubo?" Thor
"Posso dirglielo?" Dice Clint guardandomi
"Va bene"
"Quando lei era piccola, i suoi genitori o meglio rapitori, le lasciavano molta libertà, una sera stava tornando da un festa di compleanno di una sua amica, era mezzanotte e un tizio, la prese dalla strada e la violentò, per fortuna prima che riuscisse a stuprarla arrivarono un gruppo di ragazzi a salvarla, ma gli sono rimaste impresse quelle immagini e per questo non riesce più a fidarsi delle persone"

Tony si avvicina a me, si abbassa mettendosi a livello mio, io ho ancora le mani fra i capelli, mi prende con le sue mani il viso, facendomelo alzare per guardarci negli occhi.

"Tranquilla piccola, non ti faranno più del male" Tony
"Elena che ne dici di andare e riprovare a dormire" Thor
"Clint posso dormire con te?"
"Certo piccola"

Vedo le facce di Thor e di Tony un pochino infastidite dalla domanda che ho fatto a Clint, ma quando ero piccola e mi addormentavo tra le sue braccia o comunque affianco a lui riuscivo a non avere incubi.
Ci alziamo e tutti tornano nelle proprie camere mentre io seguo Clint, ci sdraiamo nel letto e finalmente riesco a tranquillizzarmi. In questa notte riesco a riaddormire per una volta senza sogni.

My heroWhere stories live. Discover now