Cap. 17

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La vita è capace di fare di tutto, può fare quello che vuole.
Dall'avere tutto puoi trovarti senza niente.
I giorni passano da quella famosa serata, Tony cerca di farsi perdonare in tutti i modi ma quello che mi ha fatto mi ha ferito molto. Glielo avevo detto che avevo paura di iniziare una relazione per essere ferita di nuovo e lui me lo aveva promesso che sarebbe andato tutto bene...
Lui lo aveva promesso...
Promettere, una parola molto bella ma molto impegnativa.
Perché?
Semplice una volta che prometti qualcosa tutto può finire solo in due modi:
1. Tutto va bene e non succede niente, anzi ci si avvicina sempre di più perchè una promessa è per sempre è come un patto per la vita.
2. La promessa viene infranta ed fa male, perchè ti senti tradito da gli tuoi stessi amici o chi ha preso l'impregno di fare questo patto.

Sta sera voglio solo distrarmi quindi io e Natasha abbiamo deciso che andavamo in discoteca per divertirci e per ubriacarci, sopratutto per quest'ultima.

Diciamo che la situazione è degenerata...
Immaginatevi come se foste in un film, la ragazza che si è appena lasciata con il suo amore della vita che si ubriaca fino a sentirsi male mentre la sua amica del cuore la porta a ballare in pista sapendo delle sue condizioni e fregandosene.
Quando sono ubriaca, come penso tutti noi, non ho molto controllo delle mie azioni infatti ho fatto la cosa che se fossi sobria mi prendere a pugni in faccia da sola...
Sto chiamando Tony.

"Pronto Elena?"
"Si sono io stronzo"
"Elena dove sei? Sei ubriaca?"
"Non sono ubriaca! Sono solo in discoteca con Natasha!" Dico con la voce che fa gli alti e bassi come con ogni persone che ha alzato un pochino troppo il gomito.
"Elena dove sei?"
"Oh tanto non mi troverai e comunque sono qua che ballo con un bel vestito corto e pensa... non ho le mutandine"
"Ok ti vengo a prendere" disse e mi riattaccò il telefono in faccia.

Sto ballando con un tizio mi sembra che si chiami Matt ma sinceramente non sto capendo niente di quello che accadendo.
Lo sento che abbassa le mani per poi alzarle ma sta volta sotto il vestito, per fortuna sono ancora un pochino lucida per spostarmi, ma mi tiene stretta per i fianchi.

"Dai bambolina non ti vuoi un po' divertire?" Mi dice all'orecchio.
Sento il suo fiato nel mio collo e mi fa solo ancor più irrigidire.
"No, ti prego lasciami" dico cercando di divincolarmi ma senza riuscita.
"Lasciami!" Urlai, mi prese e mi girò faccia a faccia e mi mise una mano sulla bocca per farmi tacere.
Mi dimenai ma non riuscivo a fare niente, la sua presa su di me era troppo forte.
Mi trascinò fuori e mi sbatte contro il muro con la faccia.
Iniziai a pingere.
Ti prego non di nuovo...
"No lasciami!!" Dissi dimenandomi.
"No adesso stai ferma che mi diverto io" disse alzandomi il vestito scoprendo così il mio culo.
Ripetevo di fermarsi tra i miei singhiozzi ma nulla poteva fermarlo.
Stava per entrare quando sento qualcuno prenderlo e toglierlo da me.
Appena mi giro vedo Tony che lo prende a pugni mentre io mi accascio a terra piangendo.
"TI AMMAZZO STRONZO!!" Urla Tony continuando a prenderlo a pugni.
"Tony..." sussurro ma non sente niente
"Tony" alzo un pochino la voce e lo vedo che si gira verso di me "ti prego portami a casa" dissi piangendo

Si avvicino correndo verso di me e mi prende tra le sue braccia cercando di tranquillizzarmi.
"Tranquilla adesso ci sono io" mi sussurra all'orecchio mentre mi accarezza la schiena.
"Ti prego portami a casa" lo supplico
"Certo andiamo subito" dice per poi prendermi in braccio e portarmi dalla sua macchina.

La mattina dopo non volevo scendere dal letto sia per il dopo sbronza sia perchè non ricordavo niente di ieri sera, i miei ricordi arrivavano fino a quando io e Nat ballavamo assieme.
Ovviamente però Jack, il mio pastore australiano, non voleva assolutamente lasciarmi stare, iniziando a leccarmi tutta la faccia.
Mi alzai e andai in cucina dove appena entrai tutti mi guardavano in modo strano.
Bho sono impazziti.
"Cosa avete da guardare" dissi andando a prendere l'aspirina.
"Come stai?" Mi chiese Clint.
"Con un forte dopo sbronza e non ricordandomi niente di ieri sera. Nat la prossima volta non farmi bere così tanto" gli dissi ridendo, ma gli altri non avevano proprio intenzione di ridere, anzi nei loro occhi vedevo pietà, tristezza.
"Cosa succede?" Gli chiesi questa volta con serietà.
"Elena ieri sera mi hai chiamato ubriaca..." iniziò Tony.
"Scusa non volevo svegliarti" dissi abbassando lo sguardo.
"Questo non è il problema" disse Thor con un tono arrabbiato, facendomi alzare di scatto la testa verso di loro.
"Ieri quando sono arrivato per venirti a prendere non eri dentro il locale, quindi ero andato sul retro per controllare se fossi li dentro..." continuò e alcuni flashback di ieri sera mi attraversarono nella testa facendomi venire le lacrime agli occhi.
"Ti prego dimmi che non è successo" chiesi con la voce soffocata dai ricordi.
"Sono arrivato in tempo" concluse Tony e mi andai di getto ad abbracciarlo "Elena scusa per quello che ti ho fatto, te lo giuro non volevo... non volevo ferirti. Ti prego perdonami, dammi un'altra chance non la sprecherò" mi implorò.
"Farai bene a non sprecarla perchè è l'ultima che ti do" dissi sorridendogli.
Gli vidi gli occhi luccicare dalla gioia e in un lampo mi baciò. Un bacio delicato, ma allo stesso tempo necessario.
Quanto mi mancava il calore delle sue labbra sulle mie, il suo sapore nella mia bocca.
Mi mancava tutto di lui.
Nonostante tutto, lui ha e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Tony sarebbe diventato il centro della mia vita: il centro dei miei pensieri, delle mie attenzioni, delle mie preoccupazioni, il centro del mio amore totale. E altrettanto sarei stata io per lui. Avrei amato e sarei stata amata come pochi sono stati mai amati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2021 ⏰

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