Cap 13

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La mattina dopo mi sveglio e vado in cucina.

"Buongiorno" Sam
"Buongiorno" dico con il sorriso
"Oggi sei felice" Scott
"Si molto, ho avuto un bel risveglio"
"Sisi il risveglio, non è che avete fatto..." Sam
"No! Ma come ti viene in mente"

Cazzo mi fanno già girare i coglioni.

"Buongiorno tesoro" dice Tony abbracciandomi da dietro.
"Buongiorno"
"Oggi com'è il tempo?" Steve
"Oggi è una bellissima giornata, c'è un caldo tropicale al sud, banchi di nebbia al nord e al centro ci sto io e si prevedono precipitazioni sulle testa di cazzo"
"Bella questa ahahah" Bucky
"Elena oggi hai scuola non te lo dimenticare" Clint
"Si, ok" dico con malavoglia
"Strano che non hai voglia di andare a scuola, da piccola ti piaceva un sacco" Clint
"C'è un tizio che odio e anche una ragazza di nome Liz che dire di essere la sorella di Thor"
"Cosa??" Thor
"Si, per farsi vedere da tutti. Va be adesso vado che se no arrivo in ritardo"

E così passarono settimane sempre con la stessa routine: la mattina svegliarsi andare a scuola, fingere di essere una persona qualunque e non una dea e nel pomeriggio allenarsi.

Tra poco ci sarebbe stato il compleanno di Tony ed era da un po' che parlava di quanto fossero belli i cani quindi decisi di prendergli un cucciolo di pastore australiano, nel mentre lo nascosi nella camera affianco alla nostra che era vuota.
In questi giorni però la notte non riuscivo a dormire per colpa degli incubi che mi assillavano quindi andavo in laboratorio, lavorando su un mio progetto che in 2 settimane riuscii a finire: cioè degli occhiali che dall'esterno sembrano da sole ma quando li indosso si trasformano in una specie di Jarvis ma questa volta l'ho creata io mettendo una voce femminile, chiamandola Edith e sostituendo alcuni programmi che potevano creare problemi e ulteriormente ho configurato Jarvis  con Edith in modo tale che da scuola possa controllare le videocamere della torre per vedere se stava combinando dei casini.
Ovviamente non si "accendevano" per chiunque ma solo a chi aveva il permesso, leggendo l'iride, che per adesso ho solo io e Parker se ci fossero emergenze a scuola.

Oggi era un giorno come un altro, mi preparai feci la colazione con gli Avengers e andai a scuola.
A mensa come sempre mi misi gli occhiali e controllai se il piccolo cucciolo aveva combinato casini, come sempre non aveva fatto niente tranne squarciato qualche cuscino e morsicchiato una mia ciabatta che avevo dimenticato in quella stanza, ma la mia attenzione venne deviata quando sentii dei strani rumori venire dalla nostra camera.

"Edith mostrami la telecamera della mia camera" dissi sussurrando in modo da non farmi sentire da Peter, Ned e Mj.

Ma quello che vidi mi fece sbiancare completamente, adesso vi starete chiedendo che cosa avessi visto.
Beh molto semplice Tony che stava scopando con una donna con i capelli rossi e carnagione chiara, che riconosco come
Pepper, la famosissima ex di Tony.
Presa dalla rabbia mi alzai di scatto togliendomi gli occhiali e correndo fuori nel giardino della scuola, attirando così l'attenzione dei miei amici.
Lo sentivo stava venendo e non sapevo come fermarlo visto che da sola non ci riuscivo mai.
L'attacco di panico, solo mio fratello riusciva a calmarmi.
Mi accasciai ad un albero, con le gambe chiuse al petto e la schiena contro la ruvida corteccia della quercia.
Peter mi raggiunse subito ma era un ragazzo che si faceva prendere dall'ansia e vedendo in uno stato dove avevo il respiro pesante, le mani che tremavano e le lacrime agli occhi, non sapeva che cosa fare.

"C-chiama C-clint" sono le uniche parole che sono riuscita a dire.
"Non ho il suo numero" disse agitando le mani in preda al panico anche lui "chiamo il signor Stark"
"No!" Risposi secca nonostante il respiro pesante.
In quel momento mi vennero in mente gli occhiali.
Il presi dalla tasca e glieli porsi indicandogli di metterli.
Lui li mise ma non successe nulla.
"E-edith" dico con il poco fiato.

Peter pov

Appena disse Edith un sistema operativo mi si mostrò davanti agli occhi. Vorrei esplorare ogni singolo centimetro di questo sistema ma prima devo pensare a Elena.
"Salve Peter Parker, sono Edith l'intelligenza artificiale creata da Elena. Cosa posso fare per lei?"
"Chiama Clint" dissi conciso

Dopo qualche bip finalmente risposte
Clint: pronto?
Peter: Clint sono Peter deve venire subito a scuola il più veloce possibile si tratta di Elena
Clint: Sto arrivando immediatamente, cosa le è successo?
Peter: Sembra un attacco di panico
Clint: cazzo, arrivo- disse attaccando.

Dopo due minuti che sembravano durare eternità, dove Cerco di clamare Elena senza risultato, arrivò una macchina di corsa dove scesero Clint e Nat.

Elena pov

Vidi Peter sbracciarsi e subito dopo Clint inginocchiato davanti a me.
"Elena devi calmarti ok assieme 1-2-3" dice facendo un grande respiro ad ogni numero, ma non funzionava.
"N-non c-ce la f-faccio" dissi
"Elena concentrati sulla mia voce, concentrati su di me ok?" Disse

Lo guardai negli occhi.

"1-2-3-" disse alternando a respiri profondi, piano piano mi calmai gettandomi poi nelle braccia di Clint.
"Va tutto bene sono qui adesso" disse accarezzandomi la testa.

Per fortuna non attirammo l'attenzione visto che mi ero messa in un posto distante dall'ingresso della scuola.
"Adesso torniamo a casa ok?" Mi disse e annuii

Mi alzai e vidi Peter ridarmi gli occhiali con un sorriso a 32 denti.
"Mi hai fatto prendere un colpo Elena" mi disse abbracciandomi anche lui "comunque come hai fatto a fare quella roba, è stupenda" disse estasiato mentre Clint e Nat mi guardarono curiosi.
"Elena che cosa hai fatto?" Chiese Clint
Allora presi gli occhiali in mano e glieli indicai.
"Ho solo messo un intelligenza artificiale creata da me all'interno degli occhiali nel caso di emergenze" dissi semplicemente facendo così meravigliare sia Nat che Clint del mio lavoro.
Clint con un braccio sulla schiena mi riaccompagno a scuola seguiti da Peter, mentre la vedova nera prendeva la macchina.
Clint firmò i fogli per farmi uscire prima per poi uscire e dirigerci alla torre.
Dove mi stava aspettando l'uomo che avrei ucciso sull'istante ma che decisi di fargliela pagare successivamente.

My heroWhere stories live. Discover now