Capitolo 12 : La Verità

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Lizzy esce dalla doccia, indossa il completo in pizzo nero che aveva comprato tempo fa ma mai messo neppure una volta.

- Sarà la mia prima volta ho mio dio, ho un po' paura -

Le guance le diventano rosse solo al pensiero.

- Ho Rik, quanto mi piaci.

-Fa un giro su se stessa vicino allo specchio e ammira la sua figura-

- Um, però, mi piaccio -

Decide di indossare un abitino azzurro, con delle scarpe sportive, mette dei braccialetti sui polzi oltre al suo solito braccialetto con gli angeli appesi.
Con il trucco calca un po la mano: con il fondotinta, eylaner, e un bel miscuglio di ombretto azzurro mischiato col bianco sugli occhi per intonare il vestito.

Mette le lenti a contatto invece degli occhiali, porta l'occorrente in borsa per cambiarle, non si sa mai, compresi gli occhiali, non si sa mai pure per quelli, borsellino dei trucchi, cellulare, ed è apposto.

- Perfetto! Rik dovrebbe arrivare a momenti -

Scende giù, e la sorellina impicciona ovviamente inizia a tempestarla di domande.

-Esco con degli amici -

Le ripete

- Umm con Luca? Perché di solito non ti vesti così quando esci con lui -

-Non con Luca, con altri amici di scuola Sharon capito? Ora puoi smettere di farmi il terzo grado? -

- Si si, va bene la smetto -

E continua a guardarla con lo sguardo inquisitore -

- Non lo dici alla mamma? -

-Certo! Ora avviso la mamma che sto per uscire -

La mamma di Lizzy era in cucina a preparare lo sformato, quindi non vedeva cosa succedeva in salotto.

-Mamma, io esco con degli amici di scuola-

- Va bene cara, salutami Luca -

- Farò un po' tardi, non aspettatemi alzati -

Sharon, la sorella, delusa che la mamma non l'abbia vista vestita in quel modo e non habbia potuto farle la ramanzina aggiunge :

- Mamma mamma guarda come si è vestita Lizzy, ha un vestito cortissimo -

- Non è vero, io vado sono già in ritardo -

Lizzy esce velocemente di casa prima che arrivi la mamma in salotto a vedere il suo abbigliamento.

Esce dal vialetto, gira l'angolo ed ecco che arriva la macchina rossa, un tonfo di emozioni si impossessano del suo cuore.

La machina le si ferma di fianco, e dallo sportello destro si vede uscire Rik.

-Ciao-

La fissa per qualche istante, e poi.

- Sei, Bellissima -

Sembra quasi macargli la voce, gli occhi si fanno un po' tristi, e Lizzy non capisce perché..

Ma poi fa uno sforzo e le sorride.

- Grazie Rik -

- Allora andiamo? -

Lizzy annuisce con il capo, e finalmente sale in machina.

- che hai Rik ti vedo molto silenzioso stasera -

Rik non risponde, ma accosta la machina in un posto tranquillo da occhi e orecchi indiscreti.

- Rik? Che c'è, perché ti sei fermato di colpo. Che hai, mi sembri strano stasera, ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? Sembri arrabbiato -

Rik la guarda fissa negli occhi con lo sguardo sofferente.

- No tesoro mio non sei tu che hai fatto qualcosa di male ma io.. -

Rik la stringe tra le braccia le accarezza i capelli come se fosse la cosa più preziosa che potrebbe mai toccare in vita sua.

- Ti devo parlare Lizzy, è giusto che tu sappia la verità su di me, scendiamo dalla macchina -

Lizzy rimane pietrificata, si domanda cosa poteva rivelarle di tanto grave quel ragazzo venuto da lontano che tanto gli piaceva.

Scendono dalla macchina e lui comincia a parlare

- Ecco io, io non appartengo a questo mondo Lizzy -

Disse con tono secco.

- Cosa? Ma che stai dicendo Rik? -

- Io sono un demone Lizzy, credimi -

A Lizzy cominciano a irrigarsi le guance di lacrime.

- Se questo è il tuo modo di scaricarmi, è davvero subdolo e ridicolo, sono solo una stupida credulona, ti sei divertito a giocare con i miei sentimenti eh? -

- Ma no amore mio che dici non mi sono divertito affatto, era la mia missione -

- Missione? Sono una missione per te? Mi avete preparato uno scherzo tu e gli altri della scuola vero? -

Lizzy gli gira le spalle e corre via, ma Rik la rincorre le la ferma tenendola per un braccio.

- Lasciami! -

APOCALYPSE OF LOVEWhere stories live. Discover now