capitolo 14 : la villa

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L' atrio era stupendo, fatto internamente in marmo rosa, con venature d'orate,

Come le colonne che finivano al soffitto alto due piani, ai bordi dell' enorme atrio c'erano situate due scale sempre in marmo col passamano d'oro.

Le scalinate portavano al piano superiore , dove si presume ci fossero altre stanze .

Al tetto erano appesi tre lampadari fatti di diamanti .

Lizzy aveva la bocca aperta non sapeva più dove guardare per lo stupore, agli angoli c'erano enormi vasi con piante di abbellimento tutte particolari, specie mai viste prima.

- Ma dove siamo? A chi appartiene questo posto?-

- credo che questa debba essere  la dimora per i custodi dei sigilli, qua non può entrare nessuno perché è stato assegnato solo a loro questo posto , affinché custodissero i sigilli dell' apocalisse che sono nascosti in questa casa , solo che io e Ben il mio amico , molti anni fa entrammo in possesso del loro pass ,e non potettero più venire qui a soggiornare in attesa dell'armaghedon.

Il pass non si è  più  trovato perché ce l'avevamo noi -

-E loro adesso dove sono se qui non sono potuti venire? -

- Sono nell' angolo più nascosto della terra,dove sono situati i cherubini, loro gli hanno dato ospitalità, almeno così mi hanno detto -

- E non ti senti incolpa per averli privati della loro casa? -

- Hahaha , che dici! Io sono un demone, non provo questi sentimenti,  tranne che .... -

Rik si ferma un attimo poi prosegue.

-Tranne che per te, per te credo di provare sentimenti buoni, teneri e magici. Io Credo di amarti lizzy, solo tu sei riuscita a far uscire fuori questi sentimenti in me  un erede del male -

Rik accarezza la guancia di Lizzy,  il suo viso è ormai bagnato dalle lacrime.

‐ No Rik non mi toccare!,

mi hai portato qui con l'inganno, e mi hai presa in giro dal primo momento, sei un demone!! E io sono un umana, non potrò mai amarti, non potrò mai sognare un futuro con te, una casa, un matrimonio dei figli,  che mi aspetta accanto a te e? Chi sei tu? Cosa sei? E soprattutto vivrò? Rivedrò mai più i miei genitori? Dimmelo !!-

Lizzy urlava dalla disperazione adesso signghozzava , era arrabbiata e spaventata, finalmente aveva realizzato  quanto grave fosse la situazione che stava vivendo accanto a quel demone il quale aveva conosciuto appena adesso il vero volto -

Rik era tornato al suo abbigliamento, borchie giubbotto di pelle sotto il quale portava una maglia rossa aderente che viene inzuppata dalle lacrime di Lizzy .

Lui le accarezzava i capelli cercando di consolarla .

-Non lo so Lizzy, amoremio, non lo so, so solo che non voglio che ti accada nulla di male.

Staremo qui finché il pericolo non sarà passato capito? Vieni andiamo al piano di sopra a vedere le stanze, così potrai riposare.

Lizzy segue Rik ma ha lo sguardo spento, si limita solamente ad acconsentire, così vanno al piano superiore.

Rik apre la porta in mezzo al corridoio che segue l'ingresso al piano di sopra,  ed in mezzo alla camera sovrasta un grande letto a baldacchino, con tutte le rifiniture in legno intagliato ed alcune sfumature placcato in oro, la stanza era enorme ed accogliente con una porta finestra che si affacciava al giardino.

-Tu dormirai qui, io starò nella camera accanto -

-Bene allora vattene vorrei rimanere sola,sono davvero stanca , quindi se non ti dispiace -

Lizzy fa intendere a Rik che non gradisce la sua compagnia, quindi lo liquida freddamente.

Rik rimane male, ma comprende l'odio che Lizzy sta provando nei suoi confronti, quindi esce dalla stanza per non disturbarla  e si dirige nella sua.

            

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