Capitolo 35

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Quando Rhett aveva detto che si sarebbe preso la sua vendetta immaginavo qualcosa di violento ma quello a cui assistetti andò oltre i limiti. Decine di uomini di New York catturati e torturati per ottenere informazioni, ovviamente nessuno di loro sapeva nulla cosi le torture andarono avanti per ore. Quegli uomini furono torturati per giorni e furono messi un bella vista, tutta l'organizzazione assistette, fu un chiaro messaggio. L'obbrobrio cessò quasi dopo una settimana, per tutto il tempo mi ripetei che fu necessario ma mi costrinsi a guardare la loro faccia mentre venivano torturati come punizione , io avrei potuto far cessare tutto ma non ero pronta a pagare il prezzo. Li rivedevo di notte, quanti più ne ricordavo. Erano criminali, ne ero consapevole ma quello che avevo fatto non mi rendeva migliore di loro. Lo facevo per Chloe mi ripetevo ma il senso di colpa mi stava mangiando dall'interno.

Era passata una settimana e Andrew Hughes era come sparito, lo cercavo quando Rhett mi portava con se, non mancavo mai alla caffetteria ma di lui non c'era traccia cosi come di Robert, Gabriele e tutti gli altri bastardi. Scomparsi. Come se non bastasse sentivo sempre di più il bisogno di parlane con qualcuno o almeno ad alta voce perché tutte le informazioni nella mia mente mi stavano facendo diventare matta. Avevo la costante sensazione di non sapere tutto di quello che era veramente successo. Rhett non aveva lasciato più il mio fianco, certo non era sempre in casa ma tornava ogni sera e anche se non parlavamo molto la situazione era più gestibile rispetto a prima. All'inizio si era rifiutato di farmi uscire e dopo una litigata durata ore ero riuscita a convincerlo. Meglio collaborare con me che rincorrermi per le strade di Boston. Avevo fatto una sola richiesta oltre quella di non privarmi della mia libertà, certo anch'essa puramente egoistica ma serviva a più scopi. Con tutto quello che era successo io ed Emma non ci eravamo più sentite e quando l'altro giorno avevo finalmente risposto a una delle sue telefonate, le avevo detto cosa era successo e mi aveva obbligato a informare Rhett che stava per arrivare, non l'aveva chiesto e quando avevo sottolineato questo punto a Rhett ero uscito borbottato fuori dalla cucina qualcosa sulle donne. Onestamente necessitavo della presenza di Emma al mio fianco, lei avrebbe chiarito tutto questo casino e per sapere delle informazioni che stavo ricevendo da Andrew Hughes significava che Gabriel o qualcun altro aveva messo qualcuno a osservarmi e quindi massaggiarle non era più sicuro. Audrey era passata di qui varie volte e legavamo sempre di più, ero contenta di averla come amica e onestamente lei era l'unica che poteva comprendere realmente cosa stavo passando.

"Dominic" urlai rincorrendolo come una dodicenne per tutto l'attico, ora che Jack era fuori uso per via del braccio Dominic si era gentilmente offerto di stare con me per controllarmi anche se a me sembrava più che mi stesse torturando. Da quando Rhett era andato via e il suo odioso fratello era arrivato non faceva altro che invadere il mio spazio personale, leggevo un libro? Lo prendeva e lo buttava da qualche parte perché era annoiato. Vedevo la televisore? La spegneva. Poi prima mi aveva rubato il telefono, non che ci fosse qualcosa di valore li dentro ma ero arrivata al limite della mia pazienza. "Non ti ho chiesto io di rimanere qui, smettila di fare i capricci cazzo" sbottai afferrandolo per le scarpe. La sua risata da iena risuonò per tutto il salone poi mi placcò per buttarmi sul divano. "Sono ancora il tuo preferito però?" Lo spinsi lontano da me e mi alzai. Non smetteva di ripeterlo, me lo sarei dovuta tenere per me. Le porte dell'ascensore si aprirono e la mia migliore amica fece il suo ingresso. Santa Emma. Lanciai uno sguardo all'orologio, dannazione le ore erano volate e non me ne ero nemmeno accorta. Mi scrollai Dominic di dosso e le andai incontro. Non appena vide i miei lividi però si rabbuiò , la Emma felice e raggiante che era entrata pochi istanti prima di trasformò in terminator. I lividi erano ancora visibili ma erano migliorati rispetti a prima "E lei da dove arriva?" Dominic si alzò dal divano e venne verso di noi, vidi Emma irrigidirsi e lui sorridere ancora di più. Il mio sguardo passava dall'uno all'altro, la tensione sessuale tra quei due rendeva dannatamente difficile anche solo respirare. Aprii la bocca per parlare ma Emma mi afferrò per la mano e mi trascinò nella mia camera da letto "Cosa?" Domandai mentre il mio cervello elaborava quello che era appena successo tra quei due, lei alzò una mano interrompendomi "Tu non lo vuoi sapere, credimi, io voglio dimenticare quindi non ne parliamo" Merda. "Oh okay." Si buttò sul letto e io la imitai. Rimanemmo in silenzio per alcuni secondi, le lascia il tempo di elaborare qualunque cosa stesse succedendo poi Emma si girò verso di me "Allora hai intenzione di dirmi che stai pianificando oppure lo devo scoprire da sola?"

"Mettiti in fila" dichiarai pensando a Rhett, prima o poi sarebbe arrivato alla verità, mi aveva detto che se avesse trovato qualcosa che non gli sarebbe piaciuto avrei dovuto parlare io per prima ma non potevo farlo quindi quando lo scoprirà dovrò subirne le conseguenze. "Beh comunque ho fatto tutto quello che mi hai chiesto, è tutto online devi solo collegarti"segnai mentalmente che la prima parte era stata fatta adesso dovevo trovare dei mercenari. Dove diavolo li avrei trovati dei mercenari? A Boston? Lavoravano tutti per Rhett e di sicuro Rhett sapeva ogni singolo nome di coloro che non lavoravano per lui. Non c'era un qualche sito dove noleggiare assassini ? Avevo davvero bisogno di una mano. Emma si alzò improvvisamente andando alla porta e chiudendola a chiave poi prese il suo cellulare e accese della musica. "Su forza sputa il rospo vedo le manovelle del tuo cervello girare troppo velocemente. Stai impazzendo " mi morsi il labbro alzandomi. "Cosa ti ferma?" Mi chiese avvicinandosi a me. "È troppo pericoloso." A stento riuscivo a protegger me stessa, come avrei fatto a tenere al sicuro lei? "Pericoloso come rimanere in mezzo a una sparatoria o essere rapita da un incedente automobilistico?" Sentirlo a voce alta rendeva la cosa anche più ridicola. "Si più o meno" mormorai "Beh allora ci sto" lo disse con tono calmo come se essere rapiti e sparati fossero all'ordine del giorno."Ci stai?" Era cosi tranquilla, ma come faceva? "Sei la mia migliore amica Mia, non sarei mai sopravvissuta a questi anni di stupide regole e persone noiose, se ti sparano, sparando anche a me e dalle tue ultime richieste so che stai architettando qualcosa di grosso e hai bisogno del mio aiuto" mi feci seria, avevo bisogno che lei sapesse cosa mi stava chiedendo di rilevarle. "A stento riesco a proteggere me stessa e questo segreto è quel genere di segreto che fa uccidere i tuoi genitori misteriosamente per poi venire adottata da un bastardo che ti picchia, è uno di quei segreti per il quale molto probabilmente grande parte della città mi vorrà uccidere, mio marito compreso" Emma non si scompose, aveva la schiena dritta e sguardo serio. Merda, sapevo cosa significava, aveva preso una decisione e non sarebbe tornata indietro. "Se sparano a te sparano che a me" fu la sua riposata al che cedetti. Le raccontai ogni cosa. Ne avevo bisogno. Dei miei fratelli , del mio vero nome, delle informazioni, di Robert, Andrew , cosa fosse veramente successo quando mi avevano rapito e a che cosa mi servissero i soldi. Le dissi tutto e fu liberatorio. Le cose erano ancora più incasinate di quanto non me ne fossi già resa conto, dirle ad alta voce le rendeva sempre più vere. Quando fini Emma si prese qualche secondo, le avevo detto che necessitavo di mercenari, mercenari fuori dal radar di Rhett. "Ho un'idea" disse guardami seria.

"Che genere d'idea?" La guardai andare verso il suo computer e prendere il suo Mac"Il genere d'idea che fa a caso nostro, dammi un paio di giorni e avrai i tuoi mercenari fuori dal radar di Rhett." la lasciai fare, mi sembrava di star giocando a un gioco per adulti anche se non avevo ancora gli anni adatti ma mi fidavo di Emma . "Cosa faccio nel frattempo?" Domandai, non aveva commentato nulla su quello che le avevo raccontato, penavo che si stesse prendendo del tempo per farsi un'idea ma lo sguardo malizioso che mi rivolse mi fece capire che Emma aveva già un piano. "Tu sei convinta che tuo marito non ci tenga a te. Io non sono dello stesso parere ma anche se mi sbagliassi Rhett ci serve dalla nostra parte " iniziai ad avere caldo, volevo evitare Rhett quando più possibile, stava ancora indagando su di me e se avesse scoperto tutto le cose si sarebbe complicate di molto. "Lasciamo Rhett da parte, " le dissi ma lei scosse la testa. "Sappiamo entrambe che è una questione di tempo prima che lo venga a scoprire ed è meglio averlo dalla nostra parte. Mia almeno provaci. Senti, vi ho visti prima di tutto questo casino, quando vi guardate la stanza va a fuoco. Lui ci tiene a te e anche tu nel profondo. Dai una possibilità a questo matrimonio" Ebbi quasi paura di rispondere ma non ero convinta che tirare in mezzo Rhett fosse una buona idea . "Quando scoprirà la verità mi odierà " Odiava le bugie e i bugiardi, era stato chiaro su quello e onestamente dall'altra parte la mia condizione sembrava davvero pessima. Gli stavo mentendo dal primo giorno e onestamente non sapevo se al suo posto mi sarei perdonata "Okay allora lascia perdere averlo dalla nostra parte, questa merda potrà finire davvero male e meriti di vivere almeno un paio di settimane di felicità, concedi di provare qualcosa per Rhett perché oltre quella corazza di serietà e di violenta sono sicura che ci sia una specie di brav'uomo che tenga a te" La guardai sbalordita. A Emma non piaceva Rhett, per nulla.

"Da quando ti piace Rhett?" Non aveva una buona impressione di lui, anzi mai avuta. Non perdeva tempo per insultarlo, lui e tutta la ridicola situazione in cui mi avevano messo. "Penso ancora che sia un bastardo arrogante ma ho visto il modo in cui ti guarda, vi ho visto alla zoo e mi sono ricreduta. Quindi vivi un matrimonio da sogno o qualunque cosa abbiate, per un paio di settimane perché se andrà come dici tu ti pentiresti di non averlo fatto" Emma aveva ragione , meritavo qualche settimana di qualunque cosa Rhett mi avrebbe portato. "Okay ci proverò "sussurrai. 

Ace of heartsWhere stories live. Discover now