Capitolo 6

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Era passata una settimana da quando il signor L. le era apparso in sogno, ma ancora non si era fatto vivo. Ogni sera, prima di andare a dormire, sperava che lui gli apparisse in sogno, ma non era mai successo. Effettivamente aveva detto che ci sarebbe voluto un po', quindi decise di non preoccuparsi. Quella mattina sarebbe finalmente andata a scuola, e non vedeva l'ora. Era talmente emozionata che non aveva nemmeno urlato contro la sveglia, era quasi felice di doversi alzare dal letto. Quasi.

Non aveva la più pallida idea di cosa dovesse indossare, così svuotò mezzo armadio prima di trovare qualcosa che ritenesse decente. Alla fine optò per un paio di jeans chiari a vita alta, una maglietta bianca attillata a maniche corte, una camicia a quadri che aveva lasciato aperta ed infine un paio di air force one, che le aveva regalato Nat per il suo compleanno. Si lasciò i capelli lavati la sera prima sciolti, e si mise giusto un filo di mascara, dato che non le piaceva essere troppo truccata.

Uscita dalla camera si diresse direttamente in cucina, dove, come al solito, trovò tutti gli Avengers intenti a fare le solite cose. Questa volta però, c'erano proprio tutti, compreso suo zio e Fury. <<Buongiorno>> disse con un grande sorriso, che tutti ricambiarono. <<Qualcuno qui è di buon umore>> disse con un sorrisetto Natasha, e Dahlia annuì addentando una mela. <<Già, non vedo l'ora di andare a scuola...sono solo un po' nervosa>> ammise poi. Effettivamente l'idea di conoscere persone che non aveva mai visto prima la intimidiva un po', inoltre non aveva la minima idea di come comportarsi.

<<Tu non preoccuparti, sii te stessa e ti adoreranno tutti vedrai>> la rassicurò Steve, ma prima che potesse ringraziarlo, Tony sbuffò. <<Tutte cavolate. Se vuoi veramente piacere devi essere quello che gli altri si aspettano e che a loro piace. Mai essere se stessi>> disse con tono di chi la sa lunga. <<Grazie Tony, molto incoraggiante>> ribatté Dahlia facendo una smorfia, mentre Steve gli lanciò un'occhiataccia, che in risposta scrollò le spalle.

Finita la colazione la ragazza prese lo zaino, e dopo aver salutato tutti, si avviò fuori con Tony che l'avrebbe accompagnata fino a scuola. Suo zio doveva sbrigare una cosa con Banner e Fury, mentre gli altri erano tutti impegnati. Così, dato che lui doveva comunque uscire, l'aveva accompagnata. Poco dopo arrivarono a scuola, e Dahlia non era mai stata così ansiosa in tutta la sua vita, e Tony sembrò notarlo. <<Tranquilla andrà tutto bene, ti adoreranno. E ricorda che se qualcuno ti darà noia potrai dirgli che arriveranno da lui tutti gli avengers a prenderlo a calci in culo>> la rassicurò serio, e lei sorrise. <<Non preoccuparti, se qualcuno mi darà noia ci penserò personalmente a prenderlo in calci in culo>> rispose facendogli l'occhiolino, e lui le scompigliò i capelli dicendo fiero <<Questa sì che è la mia ragazza>>, e scoppiarono entrambi a ridere. <<Adesso vai o farai tardi>> disse poi, e la ragazza annuì. <<A dopo Tony>> lo salutò, e lui rispose <<A dopo, in bocca al lupo>>, per poi andarsene. <<Me ne servirà>>, sussurrò lei prendendo un respiro.

Mentre camminava tutti gli sguardi erano posati su di lei. Forse per il fatto che era appena uscita da una tesla roadster, oppure perché l'aveva accompagnata Iron man...probabilmente entrambe le cose. Dahlia però non si lasciò intimidire, e percorse a testa alta tutto il cortile ed il corridoio, fino a che non arrivò alla segreteria, dove una donna anziana e dall'aria scocciata le dette l'orario. Alla prima ora aveva fisica: era perfetto. Insomma, le aveva fatto da insegnante Tony Stark, diciamo che se la cavava. Girovagò per la scuola, ma senza riuscire a trovare la classe giusta, così decise di chiedere a qualcuno. Proprio in quel momento le passò accanto un ragazzo che doveva avere all'incirca la sua età. Era alto e biondo, con gli occhi marroni ed i capelli ricci.

<<Scusami>> lo chiamò, e lui si girò. <<Sì? Cosa c'è?>> chiese lui, e la ragazza disse <<Non è che potresti dirmi dov'è la classe di fisica? Sono nuova e non ho la più pallida idea di dove andare>>. Lui annuì comprensivo, e poi rispose <<Non preoccuparti, infatti mi sembrava di non averti mai vista qui in giro...comunque anche io adesso ho fisica, possiamo andare insieme>>. <<Certo, grazie mille>> risposi con un sorriso, e ci avviammo verso la classe.

Mi sedetti in un banco alla destra del ragazzo, che mi aveva detto di chiamarsi Liam, e alla mia sinistra c'era un banco vuoto. <<Buongiorno ragazzi, prendete posto>> disse una donna alta ed ossuta entrando in classe, e in poco tempo tutti si sedettero, ed il banco alla mia sinistra fu occupato da una ragazza un po' stravagante, dai capelli ricci ed arruffati, tenuti indietro da una fascia colorata. Gli occhi color nocciola si intonavano perfettamente con i capelli chiari. Anche il suo modo di vestire era particolare, ma a Dahlia piaceva. Indossava una maglietta con un nodo infondo, che le lasciava scoperta una parte di pancia. I pantaloni erano dei jeans a zampa di elefante, ed indossava un paio di stivaletti in pelle.

<<Oggi con noi c'è una nuova alunna, Dahlia Odinson. Ha sempre preso lezioni private, quindi fatela sentire a suo agio>> aggiunse poi la professoressa con un sorriso raggiante stampato in volto indicandola, e per un momento tutti gli occhi furono puntati su di lui, così abbassò la testa in imbarazzo.
<<Insomma, cosa avete da guardare? Non è mica un alieno>> sbottò la ragazza accanto a Dahlia. e in un attimo tutti distolsero lo sguardo. <<Grazie Maxine per avercelo fatto notare, adesso possiamo iniziare la lezione>> disse la prof sarcastica, e quella che dovrebbe essere Maxine annuì soddisfatta.

<<Ei, io sono Maxine, ma chiamami Max. Ho deciso che mi stai simpatica, quindi dopo pranziamo insieme>> le sussurrò la ragazza ad un certo punto, e all'inizio fu un po' stupita da quanto era stata diretta, ma le piaceva, così annuì . Non male, solo il primo giorno e già si era fatta due amici, pensò.

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