Capitolo 11

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Dopo nemmeno dieci minuti era davanti alla porta della caffetteria, e dopo aver preso un respirò profondo entrò. Per fortuna il locale era piccolo, così trovo subito i due ragazzi, presi da un'animata conversazione su persone che non aveva mai sentito nominare. <<Ei ragazzi, posso sedermi? Ho bisogno del vostro aiuto>> chiese, e entrambi si girarono simultaneamente. 

<<Certo>> rispose Peter, così Dahlia si sedette accanto a lui. <<Voi conoscete bene gli avengers, non è così?>> gli chiese, e a Ned si illuminarono gli occhi ed annuì, mentre Peter si guardò le scarpe imbarazzato. Prima che potesse aggiungere altro, la cameriera arrivò al loro tavolo. 

<<Salve, le porto qualcosa?>> le chiese arrotolando i capelli attorno al dito, e Dahlia ci pensò un attimo. <<Solo un cappuccino>> ordinò infine, e non appena la cameriera se ne andò, si rivolse nuovamente ai ragazzi. <<Per caso avete idea di chi sia un certo Loki?>> <<Sono certo di aver già sentito questo nome da qualche parte>> esclamò Ned pensieroso. 

<<Anche a me suona familiare...possiamo andare a casa mia a vedere se è in qualche fumetto o qualcosa del genere>> propose Peter, e la ragazza gli sorrise. <<Mi faresti un enorme piacere>> esclamò, così si alzarono dal tavolo. <<Ma il tuo cappuccino?>> chiese la cameriera che era arrivata in quel momento al tavolo, e vedendoli andare via li aveva richiamati.

 <<Oh giusto, bevilo pure tu>> le disse con non curanza Dahlia, porgendole una banconota da cento dollari. <<Per il disturbo>> aggiunse, ed uscì dalla caffetteria sotto lo sguardo incredulo della cameriera e dei due amici, che la seguirono dopo essersi scambiati sguardi confusi.

In realtà Dahlia aveva preso quei soldi dal portafoglio di Tony, ma ne aveva talmente tanti che non se ne era nemmeno accorto. <<Dove hai trovato quei soldi?>> le chiese Peter mentre raggiungevano casa sua, e lei si morse il labbro. Non sapeva se fidarsi di loro o meno, così decise che l'opzione migliore fosse ignorare la domanda. <<Quanto ci vuole ancora?>> chiese invece, e Peter la guardò alzando un sopracciglio.

<<Siamo arrivati>> rispose Ned quando raggiunsero la porta di un condominio, in un quartiere che non aveva mai visto. Peter aprì la porta e salirono le scale fino a raggiungere il terzo piano, dove si fermarono davanti alla prima porta a destra. Peter aprì anche quella, ed entrarono nell'appartamento. Era abbastanza piccolo, ma sembrava accogliente. 

Una cosa che notò Dahlia era che c'erano numerose foto di Peter sparse per la casa, e ciò le provocò una strana fitta al petto. Abitando in un ambiente in cui lavorano molte persone, lei non aveva una vera e propria cosa: l'unica cosa veramente sua era la sua stanza. Non aveva foto appese per la casa, ma armi. Non aveva una televisione, ma centinaia di computer super moderni per localizzare le persone.

<<Pet, non ti aspettavo prima di cena>> disse una donna uscendo dalla cucina, ed il ragazzo arrossì, probabilmente per il soprannome appena datogli. Dahlia invece la trovava una cosa carina...probabilmente quella era sua madre. <<Oh scusami, non sapevo che avremmo avuto ospiti>> disse non appena notò la presenza della ragazza, ed ammiccò a Peter, che diventò ancora più rosso. 

<<Ei May, come va?>> chiese Ned entrando in salotto, ma la donna sembrava essere delusa dal vedere che ci fosse pure lui: probabilmente sperava che avesse trovato una ragazza o qualcosa del genere. <<Non c'è male, grazie Ned>> rispose però con un sorriso, che il ragazzo ricambiò. <<Zia, lei è Dahlia. Dahlia questa è mia zia May>> le presentò poi Peter. <<Piacere di conoscerla signora>> disse educatamente la ragazza, ma May la fermò con un cenno della mano. <<Chiamami pure May cara, signora mi fa sentire vecchia>> fece la donna sorridendo, e Dahlia annuì.  <<Noi andiamo in camera>> la avvisò Peter, e lei annuì un po' delusa, per poi tornare in cucina. 

Away from you//LokiWhere stories live. Discover now