Capitolo 7

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<<Allora ragazzi, qualcuno sa dirmi qual è la differenza tra calore specifico e calore latante?>> chiese la prof, e prima che qualcuno potesse rispondere, aggiunse <<È normale che non lo sappiate il primo giorno, non preoccupatevi...effettivamente è una domanda difficile>>. Tutti si guardarono con sguardi confusi, come se non avessero la minima idea di cosa stesse parlando.
Dahlia dal canto suo, non capiva come facessero a non saperlo. Insomma, lei lo aveva studiato quando aveva otto anni, così alzò la mano. Nuovamente tutti si girarono stupiti verso di lei, ma stavolta li ignorò. Anche la prof sembrava sorpresa, ma comunque chiese <<Odinson, sai la risposta?>>, e la ragazza annuì. <<Il calore specifico è il calore necessario per aumentare di 1 grado la temperatura di un kg di una determinata sostanza. Il calore latente è riferito ai passaggi di stato e indica il calore necessario per fondere -calore latente di fusione-o vaporizzare -calore latente di vaporizzazione- 1 kg di una determinata sostanza>> spiegò Dahlia tutto d'un fiato, e tutti la guardavano, chi stupiti e chi confusi.

<<Devo fare anche degli esempi?>> chiese poi, e la donna annuì curiosa. <<Il calore specifico dell'acqua è di 4186-il che significa che sono necessari 4186 J kg-k per alzare di 1 K la temperatura di 1 kg di acqua. il calore latente di vaporizzazione dell'acqua è di 2.2626 · 10° J, che significa che sono necessari 2.2626 · 10° J per vaporizzare 1 kg di acqua>> aggiunse la ragazza, e la prof chiese con un sorriso <<Esatto, hai fatto questo argomento durante le lezioni private?>>, ed in risposta annuì. <<In realtà l'ho studiato quando avevo 8 anni, poi sono andata avanti>> aggiunse, e lei sgranò gli occhi.

<<Questo sarebbe programma di fine quarta...ti dispiacerebbe seguirmi?>> chiese alzandosi dalla cattedra. <<Certo>> rispose prendendo lo zaino, e la seguì fuori dalla classe, lanciando uno sguardo interrogativo a Max che rispose con un'alzata di spalle.

Camminarono in silenzio fino a quando non raggiunsero una porta semiaperta. La professoressa bussò e si sentì una voce dall'interno <<Avanti>>, ed entrarono. In classe c'erano molti ragazzi e ragazze più grandi di lei, che la guardavano incuriositi. L'insegnante era un uomo di mezza età dalla carnagione scura, che portava un paio di occhiali rotondi ed indossava un maglione beige. <<Salve professor Jackson. Scusi se la disturbo, ma oggi è arrivata in classe la signorina Odinson>> disse indicando con un cenno del capo Dahlia, e poi continuò. <<Ha sempre studiato da casa, ed è molto più avanti rispetto ai suoi compagni, così, se non è un problema, ho pensato che potrebbe frequentare il suo corso>>. <<Hai fatto bene a portarla qui, speriamo solo che ne sia all'altezza>> rispose il professor Jackson squadrandola, e Dahlia si affrettò a ribattere <<Faccio del mio meglio professore>>, e lui annuì con un sorriso compiaciuto. <<Bene, allora io vado. Buona lezione, e scusate ancora per l'interruzione>> esclamò la professoressa prima di lasciare l'aula, chiudendosi la porta alle spalle.

<<Bene Odinson, puoi andarti a sedere accanto alla signorina Jones>> disse il professor Jackson indicando con un cenno del capo una ragazza dai capelli ricci e castani e dagli occhi marroni. Dahlia annuì e si andò a sedere dove le era stato detto, consapevole del fatto che tutti gli occhi in quel momento erano puntati su di lei. <<Ei, io sono MJ>> si presentò la ragazza. <<Piacere, io sono Dahlia>> disse lei, e si scambiarono un sorriso. <<Io invece sono Ned, e lui è Peter. Piacere di conoscerti>> esclamò qualcuno alle loro spalle, e quando Dahlia si girò vide due ragazzi. Il primo era snello ma dalle spalle larghe, e aveva i capelli castani, così come gli occhi. Il secondo invece, che era quello che aveva parlato, aveva i capelli e gli occhi neri, ma era più robusto dell'altro. Dahlia sorrise appena, senza noareò che quello che doveva essere Peter era arrossito.

Durante la lezione aveva parlato sia con MJ che con Ned e Peter, e doveva ammettere che erano davvero simpatici. All'inizio Peter sembrava molto timido, ma dopo aver preso un po' di confidenza si era lasciato andare, e si era rivelato di una compagnia molto piacevole. Così, tra una chiacchiera ed un'altra, l'ora passò velocemente, e la campanella suonò.

Away from you//LokiWhere stories live. Discover now