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Non ci volle molto prima che Ginny informasse suo fratello. 

"Hey..." disse Harry aprendo la porta.

"Non ti spacco la faccia solo perché siamo stati amici per tutta la vita. Sono venuto a dirti che da ora sei morto per me" disse Ronald spingendolo abbastanza da allontanarlo un po' da sé.

"Aspetta, ti prego. È stato solo uno stupido errore, eravamo ubriachi e..."

"Lei lo era. Era lei quella ubriaca cazzo! Pensi che non mi sia mai accorto del modo in cui la guardi, di come cambia la tua espressione quando ti sorride? Sei patetico se cerchi ancora di difenderti dando la colpa all'alcol."

"Non c'è niente tra noi Ron, devi credermi."

"Ti credo certo, ora si scopa quello che l'ha ricattata con un voto infrangibile. Mi serviva proprio una storia del genere per farlo cacciare definitivamente da questa cazzo di scuola!"

"Non agire d'impulso, per favore" tentò di dissuaderlo.

"Detto dal re dell'autocontrollo! Sei patetico Harry" gli rise in faccia. Il moro rimase in silenzio, affranto. Si aspettava la solita sfuriata, ma vedere il suo migliore amico così avvilito per colpa sua non lo fece sentire bene.

"Vado a chiedere che mi cambino di stanza" ruppe infine il silenzio Ronald, andandosene.

"No Ron, per favore!" provò a richiamarlo mentre scendeva le scale a due a due.

"Cazzo!" imprecò, muovendosi verso il dormitorio femminile.

(...)

"Hey" disse Hermione controvoglia aprendo la porta. Non le andava di vedere qualcuno, e in quel momento il viso di Malfoy non faceva altro che riportarla al cuore del problema.

"Ciao."

"Che ci fai qui?"

"Ho ripensato a quello che mi hai detto. Non possiamo arrenderci e rischiare che raccontino tutto alla McGranitt."

"No Draco, tu non puoi rischiare. A me non importa più di questa storia. Almeno per una volta, non ho più nulla da nascondere, e se il prezzo per sentirmi sollevata è una sospensione o il ritiro di mille punti, beh ne vale la pena."

"Come puoi dire questo? Sai bene che io non rischio solo una sospensione" si agitò lui, credeva che avrebbe avuto il suo appoggio.

"Te la sei cercata, ti ho avvisato almeno una cinquantina di volte, ma tu non mi hai mai ascoltata, e ora che tutti stanno per scoprirlo non c'è più nulla che tu possa fare" pronunciò di fronte al suo viso tormentato.

Malfoy respirò a fondo, probabilmente cercando di riprendersi di fronte al fatto che la freddezza di Hermione stava inevitabilmente attaccando la sua sicurezza. Lei era sempre così altruista con tutti, e vederla indifferente di fronte alla sua disgrazia non gli diede sicuramente gioia.

"Tu..." iniziò a preparare un contrattacco, poco prima di essere interrotto da un picchiettio.

"Hermione? Sono io" sentirono la voce di Harry.

"Ti dispiace?" chiese lei guardando Draco. Lui scosse la testa, e sedette sul bordo del letto.

"Oh... C'è anche lui" commentò entrando.

Interminor // DramioneWhere stories live. Discover now