3. Tweety

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Sei anni prima...

"O'Neil, si fermi un minuto. Le devo parlare," disse il prof Williams, rivolgendosi a Bran.

Bran guardò istintivamente Simon che gli fece capire con lo sguardo che lo avrebbe aspettato fuori la porta.

Quando il prof Willims fermava Bran per parlare non era mai un buon segno. Quell'uomo era un figlio di puttana con la F e la P maiuscole e odiava Bran.

Non aveva ancora ben capito per quale motivo, ma era così.

Bran non era una cima in Scienze, non la capiva molto. Troppi nomi strani, quasi impronunciabili, ma non era nemmeno un completo disastro. Eppure, anche quando studiava sul serio, non riusciva mai a raggiungere la sufficienza con quell'uomo. Ormai ci aveva perso le speranze.

"Allora, O'Neil," incominciò a dire il professore, non appena la classe si svuotò e rimasero solo loro due.

Prese da un plico di fogli ordinati in maniera  maniacale quello che sembrava essere l'ultimo compito a sorpresa che il prof Williams aveva rifilato a tutta la classe due giorni prima.

Oltre ad essere un figlio di puttana, era anche un sadico che godeva visibilmente nel vedere gli alunni in difficoltà. Invece di aiutarli, faceva aumentare loro l'insicurezza e la paranoia.

"Il suo ultimo compito è stato un completo disastro," affermò, avendo gli occhi puntati sulla verifica di Bran, dove all'angolo destro in alto campeggiava una meravigliosa F scritta con una sgargiante penna rossa.

Bran evitò di roteare gli occhi verso il cielo perché non serviva di certo che gli venisse fatto nuovamente notare il suo ultimo fallimento in Scienze.

"Ne sono consapevole, professore," rispose Bran, cercando di mantenere un tono di voce neutro.

Il professore alzò il capo verso Bran, lo fissò con astio da dietro le lenti dei suoi occhiali con la montatura squadrata e di un osceno color marrone.

"Se non migliora entro la fine dell'anno sarà costretto a seguire il corso di recupero estivo come l'anno scorso."

Ma col cazzo, voleva replicare Bran, ma evitò.

Evitò anche di dire al professore di stressare meno perché l'anno scolastico era iniziato da nemmeno due settimane e lui aveva già fatto una verifica a sorpresa, così, per intossicare meglio l'inizio della scuola ai suoi studenti.

Per non parlare del fatto che era tentatissimo di raccontare al professore delle attività extra scolastiche di sua figlia giusto per vendicarsi un po'.

Voleva tanto raccontargli la storiella interessante avente protagonista la sua adorata figlia che si scopava a giorni alterni nei cessi della palestra i giocatori di football e di basket.

"Metterò più impegno nello studio della sua materia, professore," disse Bran, mantenendo gli occhi fissi in quelli del professore perché non avrebbe di certo fatto credere a quell'uomo esaltato che il suo sguardo lo intimoriva.

Ci voleva ben altro per far abbassare la testa a Bran.

"Per superare la prossima verifica avrà bisogno di farsi aiutare da un tutor," replicò l'uomo.
"Non penso di averne bisogno," ribatté prontamente Bran.

Cazzo, voleva andarsene. Gli si stava appesantendo lo stomaco e venendo il mal di testa a furia di sentire la voce altezzosa e nasale del professore.

"Io, invece, credo proprio di sì, O'Neil. C'è uno studente dell'ultimo anno che si è offerto di dare ripetizioni per guadagnare qualche credito extra in vista del diploma."

Riesci a toccare la luna?  (Red Moon Saga 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora