23. Problemi amorosi

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"Bran!"
Bran sobbalzò perché suo padre batté le mani di colpo davanti al suo viso, facendogli venire un mezzo infarto.

"Eri di nuovo immerso nei tuoi pensieri. Il pranzo è pronto," affermò, dedicandogli un'occhiata strana.

"Stavo solo ragionando su una cosa," disse al padre, alzandosi dal divano. Si sedette a tavola e poco dopo suo padre gli mise davanti un piatto di lasagne cucinate ovviamente dalla signora Gonzalez.

"Posso sapere su cosa stavi ragionando?" gli domandò Josh O'Neil.
Bran si infilò un pezzo di lasagna in bocca, masticò, pensando su cosa dire a suo padre.

"Ti ricordi di Logan Spears? Sono finito spesso in presidenza al liceo per colpa sua."
Suo padre si grattò la barba brizzolata, pensieroso. "Il figlio di Kory Spears, l'avvocato?"

Bran si limitò ad annuire con il capo, continuando a mangiare le squisite lasagne preparate dalla spasimante di suo padre.

Josh O'Neil bevve un sorso di birra prima di parlare. "Quel ragazzo era un bel bastardello al liceo, me lo ricordo bene. Eppure, il padre mi è sempre sembrato una brava persona."

"Logan è ritornato a Rockford dopo essere stato a studiare in Inghilterra. Adesso è un paramedico," spiegò a suo padre.
"Davvero?" disse, sorpreso. "Non mi sembrava molto portato per la scuola."

Suo padre, fortunatamente, non aveva mai fatto pressione a Bran per quanto riguardava il college. Lui e Simon ci avevano provato, però, entrambi avevano capito dopo nemmeno un anno che non riuscivano a reggere lo stress e la pressione dei corsi e degli esami, non perché erano due capre ignoranti.

Non aveva nemmeno fatto mai sentire inferiore Bran quando veniva a conoscenza di qualche suo ex compagno di liceo che stava facendo carriera, come in quel caso Logan che era diventato paramedico.

Bran fece spallucce. "A quanto sembra, aveva la testa parecchio incasinata al liceo. L'ho rivisto un po' di giorni fa al Red Moon. Ha voluto chiedere scusa a me, a Simon e a Joel per il suo comportamento. Ha fatto la merda e se la prendeva con i più deboli perché non riusciva ad accettare la sua bisessualità. È finito in guai seri e il padre lo ha spedito a studiare in Inghilterra, altrimenti, si sarebbe dovuto arruolare se non voleva studiare."

Suo padre bevve un altro sorso di birra, a Bran sembrò parecchio interessato alla storia che gli stava raccontando.

La curiosità l'aveva eredità tutta da Josh O'Neil.

"Che genere di guai?" chiese.
"Spacciava metanfetamine. Una ragazza è finita quasi in overdose per colpa delle pasticche che gli aveva dato lui."

Il padre di Bran sgranò gli occhi. "Porca troia," disse.

Anche il linguaggio forbito lo aveva ereditato da lui.

"Già, porca troia," ripeté Bran, prendendo l'ennesima forchettata di lasagna.

"Cosa ti preoccupa, allora? Potrebbe non essere sincero?"

Bran scosse il capo negativamente. "No, non è questo. Non mi sembra stia mentendo."
"Allora, qual è il problema?"

Bran sapeva di potersi fidare di suo padre, che dopo Simon il suo migliore amico era lui, però era comunque difficile dire una cosa del genere ad un genitore, per quanto possa essere aperto mentalmente.

"Beh, ultimamente lo sto incontrando spesso, troppo spesso. E non sono tutte casualità, soprattutto, viene quasi tutte le sere al Red Moon. Non sono scemo, l'ho visto come mi guarda e io non voglio problemi con Joel dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per stare insieme," confessò a suo padre.

Riesci a toccare la luna?  (Red Moon Saga 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora