30. La luna e le stelle

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Joel il mattino seguente si svegliò con il sorriso.

Sentì le labbra un po' screpolate di Bran che gli stavano ricoprendo la schiena di piccoli bacetti.

"Lo so, che sei sveglio, Tweety. Buongiorno," brontolò, continuando il suo percorso di baci sulla spina dorsale di Joel.

Joel ridacchiò e si girò verso il suo ragazzo, stiracchiandosi per bene e avvertendo vari dolorini dovuti ovviamente al sesso meraviglioso che aveva fatto con lui.

"Buongiorno," bofonchiò, la voce rauca. "Che ore sono?"

Bran gli baciò la punta del naso, come spesso faceva. "Sono da poco passate le undici."

"Wow... abbiamo dormito parecchio."

"Abbiamo dormito pochissimo, invece. Non ho ancora intenzione di alzarmi e voglio decisamente continuare a sperimentare il sesso riparatore con te," affermò Bran, poco prima di rotolargli addosso.

"Non baciarmi. Avrò sicuramente un alito nauseabondo."

Bran se ne fregò altamente, gli morse il labbro inferiore, poi gli infilò la lingua in bocca.

Joel arricciò le dita dei piedi e si aggrappò con le unghie alle spalle ampie di Bran.

Dio, come baciava bene.

Ogni volta che gli dava un bacio, anche uno piccolino, a Joel si riempiva lo stomaco di farfalle.

E non erano un'utopia, le farfalle nello stomaco. Almeno non per lui, che aveva l'animo del romanticone.

Quando Bran si separò dalle labbra di Joel, aveva un sorriso dolcissimo sulle labbra lucide.

"Te l'ho mai detto che sei bellissimo?"

Joel arricciò il naso in imbarazzo, perché lui era fatto così: passava ore a far sesso con il suo ragazzo senza inibizioni poi, se gli faceva un complimento, arrossiva come una novizia.

"Penso di sì," rispose a Bran.

Bran gli fece scorrere delicatamente una mano tra i capelli. "Bene, perché lo sei, Joel. Inizierò a dirtelo più spesso solo per farti capire quanto io sia innamorato di te. Ora, a prescindere che sia stato Logan a darmi quella sottospecie di bacio da ubriaco, devi tenere presente che lavoro in un locale gay dove gira molto alcool e molto sesso... ma a me interessi solo tu, Joel. Devi fidarti di me."

Joel sospirò, la gelosia che iniziò a ribollirgli nello stomaco. Tentò di mantenerla a bada, come si faceva con un cane rabbioso.

Alzò una mano e gli accarezzò una guancia. "Lo so. Mi fido di te, Bran, e Logan mi ha spiegato tutto."

Bran sorrise, girò il capo verso la mano di Joel e gliela mordicchiò.

"Bene, chiarito questo, possiamo ritornare a scopare, piccolo sporcaccione," affermò, prima di abbassarsi per prendergli un capezzolo tra le labbra e succhiarlo forte.

Joel mugolò e afferrò il sesso già duro di Bran, stringendoselo nella mano. "Se io sono un piccolo sporcaccione, tu sei un grande sporcaccione."

Bran ghignò, malizioso. "Allora, lo vedi che siamo perfetti insieme?"

***

"Per favore, puoi darti un contegno?"

Erano al Red Moon, ovviamente. Simon e gli altri ragazzi si stavano esibendo sul palco mezzi nudi come ogni fine settimana e Ryan stava per allagare tutto il pavimento a furia di sbavare sui loro corpi.

Riesci a toccare la luna?  (Red Moon Saga 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora