4. Baby Shower

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Oggi...

"Mai mi sarei immaginato di ridurmi un giorno a fare una torta di pannolini. Questi cosi sono destinati ad essere farciti di merda, Joel."

"Ryan, mi meraviglio continuamente del fatto che non ti abbiano ancora incoronato principe della delicatezza."

"Preferisco principessa," replicò Ryan, scimmiottando un tono di voce femminile.

Joel rise, nonostante la boccaccia del suo migliore amico a cui ormai era abituato.

Si trovavano a casa di sua sorella Sabrina e della sua compagna, quella domenica pomeriggio ci sarebbe stato il Baby Shower per scoprire il sesso della creatura che sua sorella portava in grembo. Nel giro di mezz'ora sarebbero arrivati tutti gli altri invitati.

Ryan e Joel erano stati incaricati da Annie di preparare una finta torta fatta di pannolini, seguendo un tutorial su Pinterest. Davvero emozionante.

"Sembra stia venendo bene," affermò Ryan, osservando con occhio critico la loro creazione.
"Secondo me, è un po' storta," rispose Joel, osservando anch'esso la torta di pannolini.
Ryan sventolò in aria entrambe le mani. "Secondo me, è perfetta. Non farti venire strane idee da pignolo perché non ho voglia di rifarla."

Joel sbuffò. Ritornò ad arrotolare, ad impilare pannolini e ad applicare fiocchetti colorati per finire quella dannata torta.

Ryan e Joel avevano in comune solo i capelli biondi e l'omosessualità, su ogni altro aspetto erano agli antipodi.

Si erano conosciuti al college ed erano diventati amici perché Ryan aveva deciso che dovevano esserlo.

Quel ragazzo era un concentrato di energia ed euforia. Era disinibito e spudorato quando vedeva un uomo che gli interessava e non si faceva problemi a dire in faccia quello che pensava perché non aveva nemmeno un filtro che gli collegasse la bocca al cervello e viceversa.

Joel aveva avuto un solo amico in tutta la sua vita, prima di conoscere Ryan, e quell'amico si era poi rivelato essere sia il suo amore che il suo dolore più grande.

Joel e Ryan si erano posizionati in salone per assemblare la torta di pannolini, erano circondati da confezioni di Pampers e da nastrini di ogni genere.

Ad un certo punto videro Annie raggiungerli per andarsi a buttare a peso morto su una poltrona.

"Cosa c'è, Annie?" le chiese Joel.
Annie si stropicciò il viso con entrambe le mani e sbuffò. "Ma chi me lo ha fatto fare?" borbottò.

Ryan e Joel ridacchiarono. Quella donna era davvero troppo teatrale.

A Joel, Annie, era sempre stata molto simpatica, dalla prima volta che sua sorella Sabrina gliela aveva presentata.

Non potevano dire lo stesso sua madre e suo padre perché se davanti ad Annie gli avevano sempre fatto credere di approvare la loro relazione, alle spalle delle due donne e davanti a Joel avevano sempre manifestato il loro disaccordo, paragonando Annie ad una teppista con la pelle colorata.

Joel era stato codardo, non aveva mai avuto il coraggio di confessarlo a sua sorella perché Sabrina aveva sempre ritenuto importantissima la famiglia e non aveva voluto distruggere tutte le sue convinzioni.

"Perché dici così?" domandò alla donna.
"Perche tua sorella è diventata insopportabile," rispose a Joel.
"Ti ho sentito," rombò improvvisamente la voce di Sabrina.

La sorella di Joel entrò nella stanza con le mani sui fianchi, il pancione in bella vista e lo sguardo furente, puntato sulla sua compagna.

"Oddio, è arrivata la progenie di Lilith!" esclamò Annie, alzandosi di scatto dalla poltrona dove era seduta per andarsi a nascondere dietro Joel e Ryan, il che era molto ironico perché Annie superava in altezza entrambi.

Riesci a toccare la luna?  (Red Moon Saga 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora