Capitolo 15

383K 14K 3.1K
                                    

Capitolo 15

Jennifer's Pov

Il corpo è sudato,sento la maglia del pigiama appiccicarsi sempre di più al petto e il respiro farsi affannato come se avessi corso per migliaia di kilometri.
Sento il respiro mancarmi sempre di più e urlo urlo per farmi sentire ma escono solo delle basse urla strozzate.

"Jennifer! Jennifer! ".

E infine sento quasi le lacrime arrivare finché non apro gli occhi.

"Jennifer...avanti respira,fai come me,respira",consiglia Anny che è al lato del mio letto.

Comincio a respirare,piano e lentamente come fa Anny.

"Brava cosi,tranquilla,stai andando bene,sei qui con me nel tuo letto",continua a sussurrare Anny asciugandomi la fronte impregnata di sudore.
"Sono nel mio letto,non è successo niente...",ripeto più a me stessa che ad Anny.
"Incubo? ",mi chiede Anny.
"Già",rispondo neutra.

"Da quando sono ricominciati?",mi chiede per niente sconvolta,come se se lo aspettasse che i miei incubi,una volta a Mahnattan,sarebbero tornati.
"Da quando siamo di nuovo qui".
"Tuo padre lo sa?".
"No! E non deve saperlo!",dico alzandomi subito dal letto.

Non deve sapere niente,non ora almeno. Ultimamente mio padre è molto stressato per tutti questi nuovi incontri di lavoro e ci manco solo io con i miei attacchi di ansia insensati.

"Jennifer,cara devi farti aiutare,lo sai".
"Non ho bisogno di aiuto".
"Tutti ne hanno bisogno".
"Non io",esclamo il più convincente possibile.

Anny si alza dal letto guardandomi con un sorriso che odio e dirigendosi verso l'uscita.

Adoro Anny,i suoi modi di fare e anche i sorrisi radiosi che mi dona spesso,ma quel sorriso no.
E' un sorriso di compassione e pieno di tristezza,quel sorriso che rivolgi a qualcuno solo per non metterti a piangere e non infondere altro dolore.
Un sorriso falso che dopo la morte di mia mamma tutti mi dedicavano.
Tutti continuavano a dire 'Era una grande donna', 'Le somigli molto Jennifer'.
Si sbagliano tutti di grosso,perché quelle due frasi non avevano senso insieme.
È vero mia mamma era una grande donna e appunto per questo non le assomiglio per niente.
Mi faccio una doccia,un po più lenta del solito. Rimango più tempo del dovuto sotto i getti caldi della doccia,come se per un attimo quei getti potessero togliere da me lo sporco del senso di colpa per poi ributtarmi sul letto a guardare il soffitto bianco.
Dovevo colorare le pareti ieri ma ero troppo distratta dalla giornata che avevo passato.
È stata stranissima,la prima volta che stavo da sola con Josh tanto tempo e non so per quale ragione non mi è dispiaciuto.
Odio i suoi modi di mettermi a disagio,di provarci con me o con qualsiasi ragazza in grado di camminare. Odio come mi fa arrossire o mettere in difficoltà ma ieri in qualche modo contorto adoravo anche i suoi modi che odio.
E aveva ragione,se quel commesso non fosse intervenuto quando si era avvicinato a me in quel modo ,probabilmente sarebbe riuscito a baciarmi.

Quello che non so e' se non riuscivo a spostarmi o se non volevo spostarmi.

***** 

"Oggi dobbiamo andare a fare shopping,lo sai vero?"

Meredith sta parlando ormai da un'ora buona ma io non sto capendo una parola di quello che dice perciò mi limito ad annuire troppo presa dai miei pensieri.
Non ho ancora visto in giro ne Josh ne Drake. Chissà dove sono,ma sopratutto dopo ieri come dovevo comportarmi? E lui come si sarebbe comportato?
Ma si può sapere cosa stai dicendo? Avete solo comprato della vernice,degli occhiali e avete mangiato del cibo scadente su una panchina al freddo e ti ricordo che avete litigato la metà del tempo.
Lo so ma...
Ma niente,non ti ha chiesto di sposarlo!

Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora