Capitolo 39

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Capitolo trentanove

Jennifer's Pov

Sembriamo due statue. Nessuno dei due ha il coraggio di dire o fare qualcosa.

Sento i piedi pesanti e non riesco a muovermi dalla mia postazione. Il mio cervello sta dicendo un milione di cose ma la mia bocca continua a rimanere chiusa.
Più Josh mi fissa più io mi sento paralizzata. Dì qualcosa,ti prego,qualsiasi cosa.
Un leggero soffio di vento sembra risvegliarlo.

"Andiamo. È tardi",si stacca.

Cosa? Con qualsiasi cosa non intendevo questo. Intendevo una lunga e chiara spiegazione del perché mi ha baciata oppure che si scusasse. Mi andava bene che dicesse anche 'banana' ma non di andar via!

"Allora? Non vieni?".

Solo ora mi accorgo che lui è molto più avanti di me e io sono ancora paralizzata sotto l'albero.
Cerco di muovere le mie gambe,che sento estremamente pesanti, verso di lui e appena sono abbastanza vicina ricomincia a camminare. Camminiamo distanti come sconosciuti, e la cosa mi fa sentire estremamente a disagio.
Ho sempre detto che Josh è un lunatico ma non credevo fino a questo punto.
Mi insulta,poi rimaniamo arrabbiati tutto il pomeriggio,gli urlo addosso per poi ritrovarlo con Marie e dopo un'altra litigata, mi bacia.
Questo è davvero il limite. E ora nemmeno mi parla,di bene in meglio!

Ma perché l'ha fatto? Cioè ha provato a farlo altre volté in realta, come al ristorante o sotto l'albero del campus, ma questa volta è stato diverso.
Sembrava un bacio dato senza pensarci,quasi disperato,come se aspettasse di farlo da tempo.
Non era malizioso,ne programmato,un solo e semplice bacio,il mio primo bacio.
So che può sembrare strano il fatto che io abbia dato il mio primo bacio a diciotto anni ma parliamoci chiaro,fino ad ora persino un barbone aveva più vita sociale di me.
È brutto dirlo ma ho cominciato a vivere solo ora.
Forse grazie alla dolcezza di Meredith o al carisma di Drake. Forse grazie alla gentilezza e all'apertura mentale di Michael o addirittura grazie a Leo,che mi fa morire dal ridere a lezione con le sue battute squallide. Ma io credo sia tutto merito del ragazzo che sta guidando questa macchina in un silenzio straziante.
Vorrei davvero chiedergli perché l'ha fatto ma sento che deve essere lui a parlare. Ma la domanda che più mi tormenta è un altra...perché io non mi sono mossa?

"Siamo arrivati",dice Josh continuando a guardare davanti a se.

Siamo davanti al mio cancello,ci abbiamo davvero messo cosi poco? Eppure all'andata ci abbiamo messo un tempo interminabile. Forse ero troppo immersa nel mio dialogo mentale.

"Oh ehm bene",dico io imbarazzata al massimo.

Cerco di slacciare la cintura freneticamente senza successo.
Questo è uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita assieme a Josh. Mi sono sentita più a mio agio persino quando l'ho visto in biblioteca con quella ragazza.
Addirittura quando tirava su il mio vestito nel bagno delle donne nello stesso ristorante in cui cenavano i nostri genitori non ero cosi imbarazzata.
Non riesco a slacciare questa maledettissima cintura!
Josh si gira verso di me e vede la mia difficoltà nello slacciarla,ma proprio ora dovevo diventare cosi incapace?
Lo vedo avvicinarsi a me senza dire una parola per poi slacciarmi la cintura.
La sua vicinanza mi fa girare di scatto la testa per avere più lontananza possibile dalle sue labbra ma riesco ad inalare comunque il suo profumo e basta per agitarmi. Tutto questo è assurdo!

"Fatto",si riallontana.
"Oh si mm",provo a parlare,"Grazie".

Apro la portiera molto più lentamente di come farei di solito sperando dica qualcosa.

"Jennifer".
"Si?",scatto subito.

Mi guarda nervoso,facendo balzare gli occhi da me alla mia mano attaccata alla maniglia.
Poi rilascia un sospiro e riporta il suo sguardo davanti a se.

"Ci vediamo domani a scuola".

Apro e richiudo la bocca a quella frase. Ma non può essere!
Esco senza rispondere sbattendo la portiera rumorosamente cominciando a camminare a passi felpati verso il portone.
Sento le ruote dell'auto di Josh stridere sull'asfalto per poi ripartire.

"Stupido Cliver!",sbotto calciando la ghiaia,"Stupido Cliver che mi accompagna alle mostre e stupido Cliver che tratta male Michael",continuo calciando la ghiaia,"Stupido Cliver che se la fa con Marie e Stupido Cliver che mi bacia!".

Faccio un gridolino di nervosismo e salgo su in camera mia. Spero che nessuno mi senta e abbia voglia di venire a vedere che ho perché non ho spiegazioni.
Mi butto a peso morto sul letto sentendo che la testa sta per scoppiarmi.
Josh prova qualcosa per me? Per questo motivo mi ha baciata? Ma non ha senso,se davvero provasse qualcosa per me non mi avrebbe baciata in quel modo,non mentre stavamo litigando.
Non sarò un'esperta di relazioni o d'amore ma credo che se provasse qualcosa per me mi avrebbe almeno detto qualcosa dopo.

"Jennifer?",sento mio padre da dietro la porta.
"Si?",urlo.
"Tutto bene?",chiede titubante.
"Ma certo",certo che no.
"Sicura?".
"Si",no.
"Ti ho vista entrare abbastanza bruscamente dalla porta".

E ora cosa diavolo gli dico? Ah si scusami,ma ti ricordi il figlio di uno dei tuoi soci più importanti? Mi ha baciata all'improvviso e io ora non so cosa fare.
Vedo la maniglia della porta abbassarsi segno che cerca di entrare.

"No",tuono subito,"Mi sto cambiando papà".
"Oh capisco,ma sicuro vada tutto bene?".
"Benissimo",benissimo un corno!

Sento i passi di mio padre allontanarsi dalla porta e io mi rilasso leggermente.
Forse dovrei chiedere consiglio a Meredith,ma non sono sicura di volerne parlare con la sorella di Josh.
Non è che...

"Oddio",sussurro alzandomi di scatto.

È stato il mio primo bacio quindi forse non gli è piaciuto.
Per questo era cosi imbarazzato,per questo non ha detto niente dopo,non voleva mettere in imbarazzo anche a me.
È stato il mio primo bacio quindi sono andata d'istinto e probabilmente ho sbagliato.
Oddio che vergogna!

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Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora