Capitolo 31

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Capitolo trentuno

Josh's Pov

"Allora?",chiede Josh alzandosi dal letto.
"Allora cosa?".

"Verniciamo no? Hai detto cosi a tuo padre prima".
"Ma era solo una scusa",dico io incredula. Vuole davvero verniciare?
"Beh sono qui,tu sei qui,la vernice è là,tanto vale verniciare no?".

Verniciare la mia stanza con Josh eh? Non promette niente di buono.

"Non credo sia una buona idea",cerco di giustificarmi.
"E perché mai?",domanda con un tono di voce che non accetta obiezioni.
"Insomma non sei costretto,puoi andare ora".
"Io voglio verniciare",mi risponde con un sorriso che sono sicura che se la stanza fosse stata buia l'avrebbe illuminata.
"Oh,uhm ok,allora prendi quel rullo grande vicino al comodino",ordino io aprendo i barattoli di vernice.
"Questo qua?",mi chiede tenendo in mano il rullo rosso.
"Si esatto,ora immergilo qui dentro e comincia a dipingere di giallo questo lato della parete,io farò l'altro".
"Agli ordini capo",e mi fa un cenno con la mano come fanno i militari facendomi ridacchiare.
"Sei bella quando ridi",dice guardandomi negli occhi.

Mi sento avvampare perciò giro subito la testa in modo che non veda che sono diventata tutta rossa.

"Guarda che lo so che sei arrossita,lo fai sempre",ghigna.
"Non è vero",mi difendo io continuando a tenere la testa dall'altra parte.
"Oh si invece,diventi tutta rossa e le tue lentiggini smettono di intravedersi per un'attimo a causa del rossore e cominci a morderti il labbro".
"Mi spii Cliver?",chiedo sbigottita dalla sua precisa spiegazione.
"Può darsi",ride.
"Maniaco",rido insieme a lui tirandogli uno straccio.

Strani gli avvenimenti della vita vero? Un'attimo prima ci si dichiara guerra e quello dopo ci si scambia sorrisi. Ma forse è giusto cosi,serve ferirsi un po' per riuscire ad assaporare al meglio il sapore di tranquillità e gioia che viene dopo. Ho conosciuto una parte di Josh che quasi nessuno conosce e ne sono felice,non per quello che ha passato ma per il fatto che lo abbia raccontato a me. In questa stanza in questo momento riesco a percepire una sensazione di tranquillità che non sentivo da giorni.

"Credo che non potrò verniciare",poggia il rullo per terra.
"Prima rompi per verniciare e ora dici che non puoi?",questo ragazzo non lo capirò mai.
"Mi sporcherei la maglietta",È questo il problema?Sporcarsi la maglietta?
"Oh scusa principino",dico schernendolo ma in lui compare quel suo solito sorrisetto malizioso preoccupante.
"Potrei togliermi la maglietta",sfoggia il suo sorriso e sento una vampata di caldo percorrermi.
"Oppure potrei prestarti una maglietta di mio padre",rispondo cercando di dissuaderlo dalla sua idea di fare uno spogliarello in camera mia.
"Preferisco togliermi la mia".
"Io preferisco di no",rispondo poggiando anche il mio rullo per terra e incrociando le braccia.
"Paura Milton?".
"E di cosa?",rispondo io con sguardo competitivo.
"Di saltarmi addosso? Sai ti capirei".

Eccolo qui signore e signori! Josh montato Cliver è tornato,più gasato di prima!

"Fai pure,a me non cambia nulla,puoi anche rimanere in mutande!",dico non credendolo davvero.
"È un messaggio subliminale? Stai cercando di dirmi che devo rimanere in mutande?".
"Josh",urlo spazientita io,"Comincia a verniciare",ma tutta questa situazione mi porta a ridire quindi il mio tono non lo spaventa più di tanto.

Riprendo il mio rullo da terra e lo intingo nella vernice giallognola e quando mi volto Josh non ha la maglietta e io sento di arrossire. Faccio finta di niente e comincio a verniciare anche se mi concentro al massimo voglio girarmi e osservarlo verniciare a torso nudo.
Pensieri maliziosi Jennifer?
Sono solo curiosa.
Curiosamente maliziosa.
Forse solo un piccolo sguardo...
Ha l'aria concentrata mentre vernicia attentamente la parete. Gli occhi scuri guardano la vernice spalmarsi sul muro e un piccolo cipiglio si forma sul suo viso come se non fosse soddisfatto del suo lavoro. I muscoli si stirano ogni volta che fa su e giu con il rullo assieme ai muscoli delle braccia forti. Avevo capito che aveva un bel fisico ma non credevo cosi scolpito,ma quante volte va in palestra? E quelli cosa sono? Tatuaggi? Credo abbia qualche disegno sulle braccia ma non riesco a capire.
Lo vedo girarsi dalla mia parte e subito giro la testa ma credo mi abbia notato visto che lo sento ghignare. Continuiamo cosi per quindici minuti e io cerco di guardarlo nascondendomi con il braccio.

"Ma cosa stai facendo?",chiedo guardando Josh divertita.
"Sto verniciando perché?".

Sta verniciando come se dovesse dipingere la parete della regina Elisabetta. Ha contornato perfettamente tutti i bordi senza lasciare nemmeno un buco bianco ripassando la vernice più volte e spalmando il colore sempre andando nella stessa direzione.

"Non deve essere cosi perfetto",prendo il suo rullo e colorando il muro a casaccio,"Ecco vedi?".
"Ma cosi è disordinato",dice lui guardando la mia verniciatura con disapprovazione.
"No cosi è normale. Non deve sempre essere tutto perfetto,anzi le persone cercano troppo la perfezione fino a diventarne ossesionati,perfezione non è sinonimo di bello".

Giro lo sguardo e trovo Josh guardarmi con uno sguardo un po' interdetto,merda.
Perché devo sempre dare voce ai miei pensieri in questo modo?

"Hai ragione. Quindi non ci sono problemi se sporco il tuo viso perfetto vero?",dice intingendo un dito dentro il barattolo di vernicie e avvicinandosi pericolosamente.
"Cosa? No,no,no. Josh non farlo,non farlo!",quasi grido io allontanandomi da lui.
"E perché no? Cosa sarà mai un po' di vernice sul viso?",ridacchia venendo verso di me.
"Colora la tua di faccia se ti piace cosi tanto",rispondo balzando sul letto.
"No mi piace di più la tua",risponde avvicinandosi al letto.

Mi fissa attentamente con il dito sospeso in aria. Non so se essere intimorita da lui che cerca di acchiapparmi per dipingermi la faccia o se essere sorpresa dal fatto che mi abbia appena detto di essere perfetta.

"È inutile Jennifer non puoi scappare".

Se vado a sinistra sono intrappolata dalla finestra ma forse se vado a destra riesco a raggiungere la porta prima che mi prenda. Con un balzo veloce scendo dal letto e corro verso la porta ma fallisco miseramente visto che mi ci ritrovo intrappolata.

"Credevi davvero di poter fuggire?",mette la mano senza vernice sul muro e mi blocca con il corpo.
"Josh togliti",dico io con un tono cosi poco imperativo che quasi sembra non lo voglia davvero.

Forse perché non lo vuoi davvero?


"Prima fatti colorare la faccia",spinge ancora un po' il suo corpo sul mio e io lotto contro me stessa per non rilasciare nessun tipo di rumore.

Mi guarda dritto negli occhi e il fatto che io non riesca a trovare le pupille in quell'abisso di nero mi affascina e rimango a fissare i suoi occhi come incatenata da quel nero.
Il suo sguardo si volta e posa il suo dito sulla mia guancia facendo un piccolo cerchio,sono quasi sicura che stia seguendo le lentiggini. Poi posa il dito sotto il mio labbro inferiore toccandolo leggermente e questa volta deglutisco facendomi sentire purtroppo. Striscia il dito sotto il mio labbro mentre lo fissa attentamente e sento che devo assolutamente fare qualcosa prima che succeda qualcosa di cui potrei pentirmi.
O che potrebbe piacerti.

"Ma quello è uno scoiattolo?",dico ad alta voce alzando il braccio verso la finestra.
"Dove?",chiede Josh allarmato mollando la presa e girandosi.
"Fregato",mi abbasso velocemente per uscire dalla sua presa e uscire dalla stanza.

Sento Josh imprecare qualcosa contro se stesso e io corro le scale divertita aumentando il passo quando sento che sta correndo dietro di me.
Sono arrivata all'ultimo scalino quando sento delle braccie prendermi dalla vita e tirarmi in alto non facendomi toccare terra.

"Josh mettimi giù!",dico tra un risata e un'altra.
"Ehm ragazzi?",mio padre entra nell'atrio con sguardo confuso.

Josh spalanca leggermente gli occhi e finalmente si decide a mettermi giù. A quanto pare serviva John Milton per mollare la presa.

"Ehi papà",dico io dopo essermi accorta che si era creato uno strano silenzio.
"Perché hai la faccia come se fossi un nativo americano?".
"Ehm,ecco,mentre verniciavamo mi sono sporcata per sbaglio",rispondo cercando di sorridere.

Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora