육 ; 𝗌𝖾𝗂

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'Di più, devi fare di più, di più di più di più di più DI PIÙ-'

«Maledizione! Ugh» esclamò esasperato Jimin buttandosi per terra alla ricerca delle forze adatte per continuare.

Stava provando un pezzo per un assolo per una azienda, voleva provare ad essere chiamato o come trainee o come coreografo, a lui non importava molto ma voleva a tutti i costi entrare in un azienda e fare bella figura portando un suo pezzo.

Certo, il suo maestro aveva già mandato un video ad un'azienda, ma il rosa voleva avere più possibilità.
Magari l'azienda in cui il suo maestro aveva mandato il suo video non avrebbe soddisfatto molto le suo aspettative, quindi voleva assicurarsi il posto almeno in un'altra azienda.

Ma continuava a sbagliare lo stesso punto della sua coreografia.

Non riusciva proprio a fare come voleva lui quel determinato pezzo.
Il resto gli riusciva alla perfezione, ma quel maledetto punto no.

Cosa aveva? Che diamine gli succedeva?
Lui riusciva sempre a fare tutto alla perfezione, non sbagliava mai.

'Cos'ho che non va?'

Ad un certo punto, mentre era a gattoni in cerca di fiato, sentì due mani sui suoi fianchi che lo tiravano su, fino a metterlo in piedi.

«Che cosa facevi li per terra, Jimin?» chiese con voce curiosa e leggermente preoccupata il suo caro maestro, girandolo verso di sé solo per vedere una piccola lacrima varcare la soglia di un suo occhio, scivolando fino alla sua guancia.

L'uomo, con gentilezza, cancellò quella lacrima salata con il suo pollice, rivolgendo un sorriso al suo studente.

«Cosa succede Jimin? Qualcosa non va?» parlò con voce gentile mettendo le sue mani sulle braccia di Jimin per poterlo confortare un minimo.

«I-Io.. uf.. non riesco più a fare un pezzo del mio assolo e-e... non mi è mai successo prima d'ora... che mi succede maestro?» chiese il rosa piangendo altre lacrime.

Forse per qualcuno sembrerà sciocco piangere per via di un pezzo ballato che non riesce, ma per Jimin la danza era la sua vita.
Ballando si mostrava per quello che era realmente, era libero di esprimere tutto se stesso, era libero e solo libero.

«Hey hey.. non piangere.. sbagliare è normale Jimin, tutti lo fanno.. se non si sbaglia neanche un po' non si è umani» disse con voce soffice asciugando le sue continue lacrime.

«Anche io sbaglio spesso Jimin.. ah.. una volta, mentre stavo creando il mio assolo, sbagliavo continuamente un pezzo, ma poi scoprì semplicemente che ci pensavo troppo e poi il giorno della gara decisi semplicemente di spegnere il cervello e di ballare senza tecnica alcuna, esprimendo solo il mio essere» spiegò con un piccolo sorriso l'uomo vedendo il rosa guardarlo, quindi continuò.

«Certe volte è meglio spegnere il cervello e fare quello che ci dice questo» puntò la parte sinistra del petto di Jimin, dove stava il cuore «e viversi la vita. Anche se si sbaglia. Non ha importanza Jimin, l'importante è vivere. Vedrai che riuscirai di sicuro a fare quel pezzo solo se svuoti la mente» pizzicò leggermente il mento del rosa facendolo ridacchiare.

«La ringrazio maestro.. proverò a.. a non pensare più a nulla e a ballare.. » disse Jimin con convinzione mentre le sue labbra si stendevano in un sorriso.

50 𝖲𝗁𝖺𝖽𝖾𝗌 𝗈𝖿 𝖩𝖾𝗈𝗇 › 𝗃𝗃𝗄+𝗉𝗃𝗆Where stories live. Discover now