열하나 ; 𝗎𝗇𝖽𝗂𝖼𝗂

823 53 18
                                    

- ♡ -


«Mh...»

Era mattina presto quando un certo ragazzo dai capelli corvini si svegliò in un letto non suo con dei pantaloni non suoi e un copro caldo sopra al suo.
Inizialmente si spaventò, credendo di essere a casa di uno sconosciuto, ma si ricordò subito di essere a casa del suo piccolo...."amico".

Sorrise subito a questa consapevolezza.
Quando girò lievemente il volto alla sua sinistra, subito un lieve respiro colpì le sue labbra e dei dolci occhi chiusi guardavano probabilmente un sogno che stava proiettando la sua mente, dato che mormorava un qualcosa di incomprensibile, facendo sorridere Jungkook.

Senza svegliare Jimin, il più alto, lasciandogli un bacio sulla guancia, tolse il corpo dell'altro dal suo e si alzò dal letto per stiracchiarsi e guardando poi l'ora sul cellulare poté notare che fossero solo le otto del mattino.

Sbadigliando e grattandosi la pancia, Jungkook andò in bagno e senza fare troppo rumore fece i suoi bisogni, camminando poi fino in cucina dove iniziò a guardare un po' tra gli scaffali e in frigo alla ricerca di qualcosa da mangiare.

Voleva portare la colazione a letto a Jimin.
Ad alcuni potrebbe sembrare un gesto smielato e romantico, ma Jungkook era fatto così, gli piaceva viziare di attenzioni le persone che amava.

Ed ora anche Jimin avrebbe subito tutte le dolci attenzioni del corvino, dato che Jungkook lo considerava già come il suo ragazzo.
Si stavano ancora frequentando, si, ma Jungkook non poteva fare a meno di pensare al più piccolo come il suo compagno.

Solamente a pensarci sorrise come uno scemo mentre cucinava delle uova all'occhio di bue e del bacon.

Mentre impiattava le pietanze per lui e Jimin, Jungkook ripensò alla serata scorsa, mordendo si il labbro per non eccitarsi difronte all'immagine proiettata dalla sua mente di un Jimin tutto nudo e accaldato sotto al suo corpo più grande mentre lo rendeva suo.
Era stato tutto estremamente perfetto a detta sua.
Non aveva mai fatto l'amore così, con quelle sensazioni così pure e sconfinate.

Era la prima volta che Jungkook si era sentito così mentre faceva l'amore con qualcuno.
Certo, le sue passate esperienze erano tutte fantastiche, ma quella scorsa sera...
È stata la più bella e magica di tutte.

Jungkook in quei frangenti si era sentito completo, come se finalmente avesse trovato quel qualcuno perfetto per lui.
Ovviamente questo non lo aveva percepito solamente a letto, ma anche nelle loro uscite.

Ogni volta che guardava gli occhi di Jimin ne rimaneva incantato, sarebbe stato in grado di guardarli tutto il giorno se il rosa glielo avesse concesso.
Quando sfiora le sue piccole e tenere mani per poi intrecciare le loro dita insieme, sente sempre una piccola scintilla accendersi dentro di lui, una scintilla che lo fa fremere.
Appena le loro labbra si incontrano sente che può andare in paradiso.
Udendo la sua angelica voce che ride o parla ne rimane incantato, chiedendosi se davanti a sé ci sia un angelo o una persona.
"È perfetto" si ripeteva nella mente mentre lo guardava fare anche le cose più semplici come camminare o leggere.

Era completamente andato per quel ragazzo.

Ripensando al ragazzo disteso sul letto, a Jungkook venne da sorridere nel mentre che portava la ormai finita colazione nella camera del ragazzo, aprendo la porta con attenzione senza far cadere nulla per poi appoggiare il vassoio sul comodino, sedendosi con attenzione vicino al corpo dell'altro.

«Jiminie.. Mimi.. svegliati» accarezzando con la sua calda mano la morbida guancia del rosa, Jungkook tentò di svegliarlo dal suo tranquillo sonno e quando vide che non stava funzionando chiamarlo, iniziò a tracciare la pelle del suo collo con il suo gelido naso, baciando alcuni punti della sua pelle mormorando di tanto in tanto alcuni 'Jiminie' e 'Mimi'.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Mar 16, 2022 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

50 𝖲𝗁𝖺𝖽𝖾𝗌 𝗈𝖿 𝖩𝖾𝗈𝗇 › 𝗃𝗃𝗄+𝗉𝗃𝗆Where stories live. Discover now