PARTE 2

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-Bucky sta tranquillo, te lo prometto per ogni cosa ti chiamerò- rispose lei seccata quella mattina. Si erano svegliati da tanto tempo e James continuava ad assillarla. Se il giorno prima amava quel suo comportamento, quel giorno non lo voleva proprio ascoltare.
Barnes era sempre stato un soldato allerta ad ogni cosa e quando si sentiva in pericolo lo dava certamente nell'occhio. Una parte di lui non voleva lasciarla ora, nel bel mezzo della campagna e della gravidanza. Non avrebbe lasciato solo lei ma anche suo figlio, il suo primogenito.
Più aveva i minuti contati e più sentiva che stava facendo la cosa sbagliata.
Provava una sensazione che non aveva mai provato prima, come se ci fosse qualcuno ad osservarli o a tenerli d'occhio 24h su 24.
-Julie...- disse lui mentre la donna ormai si stava impazientando.
-Bucky è la scelta giusta. Lascia andare tutte le paranoie okay? Pensa solo che al tuo ritorno sarai un uomo completamente libero, senza neanche un rimorso- lo rimproverò lei. Sapeva quando Barnes tenesse a lei ma voleva aiutarlo, se non si fosse allontanato lui lo avrebbe allontanato lei.
Era la cosa giusta da fare.
"Non devi lasciarla sola" continuava a ripetergli la vocina irritante, l'istinto mescolato alla coscienza.
-e se venissi con me?- domandò James sperando in una risposta affermativa da parte di lei.
-è una questione che dovete affrontare voi due e non mi va di sentire la storia un'altra volta Bucky, mi è bastata la prima- rispose onestamente lei mentre James sbuffò, arreso al fatto che sarebbe dovuto partire per New York da solo.
Le labbra calde e morbide di lei lo riportarono fuori dai suoi pensieri, un'altra volta.
Non la voleva lasciare, il suo istinto gli diceva di rimanere a tutti i costi. Il suo istinto da soldato d'inverno purtroppo era ancora lì. Non faceva del male alla gente, era diventato domabile grazie a ciò che i Wakandiani e la psicologa lo avevano aiutato a fare o meglio dire, passare.
Stava lì, nel suo angolo buio nel cervello e interveniva solo quando si sentiva minacciato, senza agire di per se ma avvertendo Bucky.
-va e non tornare finchè non avrai sistemato tutto- lo rimproverò lei scherzando e facendo sorridere James.
Sarebbe rimasto da solo, di nuovo, dopo tanto tanto tempo.
Se prima aveva Steve, Sam e gli Avengers, ora avrebbe dovuto fare tutto da solo.
Incrociarono le loro mani umane  e appoggiarono la testa l'una con l'altra, chiudendo gli occhi.
Gli anelli che portavano si scontrarono.
Si, proprio quegli anelli in cui si erano detti per l'ultima volta "ti amo", prima di morire entrambi.
Si staccarono e si guardarono in faccia, marrone sull'azzurro, azzurro nel marrone, uno perso negli occhi dell'altro.
-andrà tutto bene, la tua vocina irritante non ha sempre ragione- disse sorridendo Julie.
-lo spero con tutto il cuore- rispose lui cercando di sorridere lievemente.
Fu in quel momento che si staccarono e James si diresse su quella moto su cui da tempo non faceva un giro.
Ormai da mesi usavano la macchina per viaggiare ovunque e in sicurezza. Si sentivano più al sicuro così.
Si mise il casco e sotto gli occhi fugaci di lei la salutò con una mano mentre lei fece lo stesso.
Sarebbero stati solo due giorni e poi sarebbe tornato da lei a braccia aperte.
Non voleva lasciarla sola dopo tutto quello che era successo nel passato. Aveva imparato per esperienza che non dovevano separarsi, soprattutto nel momento del bisogno.
Si giró l'ultima volta prima di tornare a guardare la strada e iniziare a scendere lentamente per quelle strade curve e silenziose.
La sua vocina continuava a preoccuparsi ma lui non la ascoltava. Julie gli aveva detto che stava bene e che lo avrebbe chiamato per qualsiasi evenienza. E lui si fidava più di lei che di se stesso.
Non sarebbe successo niente, a meno che...

A un passo dalla felicità 2/ Bucky BarnesWhere stories live. Discover now