PARTE 12

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-c'é un uomo bianco al di fuori della barriera- disse correndo un soldato all'interno del laboratorio di Shuri.
-solo uno?- domandò curioso T'Challa entrando nella stanza tenendo un bambino in braccio.
Che si trattasse di un attacco? Eppure il Wakanda da quando Thanos era stato lì non avevano avuto più nemici con cui scontrarsi.
Ma se era solo un uomo allora era lì per qualche informazione o si era perso all'interno di tutta quella natura che li circondavano.
-c'é anche un uomo alato in cielo che sembra stia pedinando il ragazzo bianco- continuò il soldato ricordandosi dell'altro uomo.
Un ragazzo alato...
Un uomo bianco...
-l'uomo bianco di cui sta parlando ha...-
-ha un braccio in vibranio mio re- continuò quello.
Non poteva credere alle sue orecchie, l'uomo che avevano aiutato molti anni prima, ora si ritrovava lì. L'uomo che lo aveva accompagnato era anche lui lì.
-fateli entrare-

-smettila di pedinarmi Sam- disse scocciato James alzando gli occhi al cielo.
Wilson si abbassó delicatamente verso l'amico, affiancandolo.
-non so cosa tu voglia fare qui ma i Wakandiani non sanno neanche della scomparsa di Julie, come puoi pretendere che sappiano dove si trovi?- domandò curioso Sam.
-infatti non sono qui per loro-
Quelle parole ronzarono nella testa di Sam caoticamente, mentre cercava di collegare la frase che il suo amico aveva appena detto a qualcosa.
Se non era lì per i Wakandiani...cosa doveva farci?
Pensó intensamente a ciò che i Wakandiani avevano. Una persona che poteva sapere tutto e che li avrebbe aiutati...
-OH NO. TU NON PARLERAI ANCORA CON QUELLO- Sussultò Sam appena collegó la persona che il suo amico voleva incontrare.
-e tu non mi impedirai di farlo. Ti ricordo che l'ultima volta ci ha aiutati moltissimo Sam-
-lui é un pazzo-
-quel pazzo ha le risposte e io non intendo andarmene senza averle avute- sbuffó scocciato l'ex soldato d'inverno.
Aveva bisogno di risposte, di aiuto e di supporto da quelle persone che non si sarebbero mai ritirate indietro e glielo avrebbero sempre dato. Le persone più audaci e disponibili che conoscesse, le persone che gli avevano salvato la vita. Le persone di cui aveva bisogno.
Il palazzo era proprio come se lo ricordavano entrambi: grande, immenso e molto nello stile Wakandiano.
Sembravano non essere andati avanti dall'ultima volta in cui erano stati lì.

-grazie mille per averci accolti- disse Sam appena entrato nella stanza.
-il lupo Bianco di nuovo qui? Eppure mi sembrava che il percorso che avevi approfondito qui in Wakanda fosse andato alla perfezione- entrò distrattamente Shuri nella stanza mentre scrutava bene nei fail la cartella di Bucky.
-ho bisogno di parlare con Zemo- disse deciso James facendo incuriosire Shuri, facendole alzare la testa dal tablet.
-non puoi presentarti qui e pensare di poter parlare con un prigioniero Lupo bianco- lo rimproverò il re del Wakanda.
-ho le mie motivazioni-
-che genere di motivazioni? Tutto é nella più grande pace da anni James- continuò il re rimanendo seduto sul trono.
Non voleva fare preoccupare i Wakandiani, aveva già causato troppi guai per loro e non si sarebbe mai perdonato per aver causato loro un grande peso come quello.
-Julie è sparita, non ha lasciato traccia da nessuna parte- sobbalzò Sam notando che l'amico era rimasto in silenzio.
Nella stanza un grande silenzio si propagò. T'Challa e Shuri non potevano credere alle loro orecchie. La ragazza che aveva salvato l'universo da Thanos e che aveva vissuto per tutto quel tempo con Bucky, ora, era sparita nel nulla.
-in che senso è sparita?- domandò di getto T'Challa.
Il sergente non voleva raccontare ciò che era successo. Non era pronto. Non aveva ancora elaborato la questione. Un vuoto insormontabile gli si pose nel petto quando ricordó la notte in cui era tornato a casa e di lei non c'era stata traccia.
Non un messaggio, non una traccia, nulla.
E se in quel momento avrebbe preferito girare i tacchi e dirigersi personalmente alla cella di Zemo senza dare risposte, allo stesso tempo si sentiva fragile e impotente.
L'unica cosa che sarebbe riuscito a fare, oltre a scoppiare in un pianto senza fine, era parlare.
-avevo un conto in sospeso con una persona. Non volevo lasciare Julie da sola ma lei ha insistito finché non ho preso la moto e non me ne sono andato. Al mio ritorno lei non c'era. Nessuna traccia.
Se sono qui è perché so che quell'uomo ha le risposte alle mie domande. Lui sa dove posso trovarla- disse seriamente James.
Shuri e T'Challa si scambiarono un'occhiata veloce. Entrambi sapevano che la cosa giusta da fare fosse andare da Zemo.
Non potevano fidarsi ancora di lui però.
Ma allo stesso tempo gli avvenimenti di qualche anno prima, quando Julie era morta, avevano dimostrato che Zemo non fosse più pieno di vendetta e rabbia.
-se non volete farlo per noi fatelo per nostro figlio. Lui ha il diritto di vivere una vita normale. Non come la nostra- affermó deciso Bucky.
E i Wakandiani lo ascoltarono. Lo ascoltarono per lui e per Julie. Lo ascoltarono per Michael.

A un passo dalla felicità 2/ Bucky BarnesHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin