Capitolo 2

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Y/N POV

Ti alzi dal letto della cabina, non avevi la minima voglia di alzarti.

Quel giorno però, avevi una missione fuori dalle mura, la tua primissima effettiva missione all'interno del corpo di ricerca.

Come ti guardi intorno, vedi dalla finestra una luce accecante, e istantaneamente, assottigli gli occhi.

< Apparentemente oggi ci sarà sole >

Ti dissi, sospirando poi.

Cominci a vestirti, e ti guardi intorno ogni tanto, e alla fine ti perdi col tempo, si i ritrovi seduta sul letto a fissare l'infinito e oltre.

Alla fine scuoti la testa, e ti riprendi.

Ti alzi, ed esci dalla porta.

Tutto sommato eri contenta, eri con i tre ragazzi a cui badavi fino a cinque anni fa.

Vederli così cresciuti ti faceva contenta, però eri a conoscenza di essere l'unica maggiorenne.

Quel giorno avevate una spedizione molto importante, al di fuori delle mura, e dovevate andare nell'ufficio del comandante per ripassare la formazione.

Il tutto durò un paio d'orette, e tu ti ritrovi in formazione con Armin.

Tutto sommato eri soddisfatta, eri con uno intelligente.

Con te cercano anche Reiner e Jean, poi uno più formato.

Jean ti stava altamente sulle palle, con quella faccia da cavallo, ti fa sempre sui nervi.

Reiner invece per te era come un fratello minore.

Ogni tanto rubavi qualche occhiata al comandante, Erwin Smith.

Non c'è che dire, pareva letteralmente un muro.

La sua espressione era rigida, non variava mai.

Tuttavia, aveva un non so che di affascinante, in un certo senso ti attraeva, sarà che fosse il suo "potere carismatico"?

Dentro la tua mente ci ridi sopra, mentre ti concentri sulla formazione.

Qualche ora dopo, ecco che uscite dalle mura.

Avevi i fumogeni, eri pronta.

Affianco a te Jean e Admin, dietro Reiner e davanti la recluta esperta.

Respiravi profondamente per prendere concentrazione, e Jean ti guarda un pochetto divertito.

J: < Ti vedo ansiosa, eppure dovresti essere quella più solida. Fai ridere >

Tu ci ridi sopra nervosamente, anche se vorresti calpestargli quella faccia da merda, intanto che Armin ti mette una mano sulla spalla, con fare rassicurante, uno sguardo visibilmente ansioso preoccupato, ma è sempre stato così.

A: < Andrà tutto bene, non ti preoccupare >

Author note: Le ultime parole famose

Gli sorridi gentilmente, e guardi avanti. Passa poco tempo, e vi ritrovate a dover partire, così tu e la tua squadretta partite, fino ad arrivare a dividervi.

Era tardo pomeriggio, e di tanto in tanto apparivano fumogeni dall'alto, indicando le posizioni dei giganti.

Il piano era completare la spedizione, senza dover ingaggiare troppi combattimenti.

Ma hey, è il corpo di ricerca.

Cosa ci si può fare se non avere sfiga e morti ogni due per tre?

Tu e la tua squadretta sentite dei passi fortissimi e potenti.

La prima cosa che vedete è uno dei compagni più in là volare nell'alto dei cieli, e girate la testa in quella direzione.

La visione era spaventosa.

Subito aggrotti le sopracciglia, sgranando gli occhi.

La recluta più avanti dice di aumentare il passo, ma quel gigante era troppo veloce.

Vi stava raggiungendo.

Con un passo, vi fa separare tutti quanti.

Vieni scagliata verso sinistra, Jean verso destra, e Armin al centro.

Reiner le stava davanti.

Era un gigante femmina, dai capelli biondi.

Stava per calpestare Admin, ma non appena lo vide, spostò il piede, e Armin fu nuovamente lanciato via.

A testa bassa, Armin vide il gigante davanti a sé, con quella faccia da merda, inquietante a bestia.

Ma non gli fece niente, gli tolse il cappuccio.

Niente altro.

Poco prima aveva preso Reiner, pareva fosse schiacciato, invece Reiner le aveva reciso le dita.

Ti faceva male il fianco, ma dovevi sopportare.

Alla fine eravate costretti a dover correre via, i cavalli erano andati chissà dove.

L'ansia ti dava alla testa, faticavi a ragionare a mente lucida.

Reiner ti prese in spalla, stessa cosa con Armin che aveva battuto la testa, mentre Jean vi stava dietro.

La recluta esperta era stata uccisa.

Arrivate in un punto abbastanza nascosto, il gigante era andato via, d'altra parte.

Armin aveva una fascia sulla testa ed era silenzio.

D'altra parte avevi anche tu una benda, sul fianco però.

Ti faceva un male cane.

Il bello è che manco potevate andarvene, l'unico cavallo rimasto era quello di Reiner.

Eravate in una brutta situazione, due di noi sarebbero dovuti rimanere qui.

Jean tentava invano di chiamare il suo cavallo, e il che dava fastidio, e molto.

Gli dai uno schiaffo sul collo, finalmente pace.

E allora ti siedi sull'erba.

Y/N: < Che situazione di merda. >


Il domani della libertà ~ Erwin Smith x Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora