Capitolo 10

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Erw: < Y/N...ti amo >

Quel giorno le sorprese erano tante, e questa era senza alcun dubbio la più lieta di tutte.

Subito ne rimani abbastanza sorpresa, non te l'aspettavi per nulla, eri sicuramente presa alla sprovvista .

Poi sorridi lietamente, guardando Erwin, senza accorgerti di essere ancora spoglia di ogni vestito, ma d'altronde, nemmeno lui pare accorgersene.

Entrambi sfiniti, Erwin non vuole farti andare in camera tua, dunque ti obbliga a prendere una sua maglietta che ti faceva letteralmente da vestito, e reindossi reggiseno e mutande, tanto non avevi problemi, dopo quello che avevate appena terminato.

Torni da Erwin, e come lui ti fa stendere sul proprio letto, ti addormenti.

Un sonno dolce, che lo rilassa.

Ma ora, aveva altre priorità in mente.

E quella priorità era Levi.

Si addormenta, consapevole che il giorno dopo avrebbe dovuto fare una bella strigliata a Levi, tuttavia, per ora si limita ad accarezzarti i capelli mentre dormivi pacificamente, e poco dopo si addormenta anche lui a sua volta.

La mattina

Erwin, come suo solito, si sveglia presto, verso le 7.

Tu invece, dormivi ancora.

Erwin non aveva dimenticato il discorso della strigliata a Levi, e proprio in quel momento, sente bussare alla sua porta.

Come lui apre la porta, si trova davanti Hanji, che annuisce, Erwin capisce al volo, e procede a vestirsi in uniforme.

Prima di andarsene, ti lascia un bacino ino ino sulla fronte, che ti fa sorridere nel sonno, come a rassicurarti.

Poi, torna la sua espressione seria, da muro, ma in questo caso, un muro con delle emozioni.

Si dirige nel proprio ufficio, seguito da Hanji, dove c'era Levi ad aspettare, probabilmente consapevole del suo fato.

Come Erwin entra, Levi alza lo sguardo, guardandolo, ma con la sua solita aria altezzosa...

Erwin storce un po' il naso, poi giunge alla propria sedia, poggiando le mani sulla scrivania, a dita incrociate.

La sua espressione, seppur apparentemente pacata e tranquilla, traspariva grande rabbia e grande odio.

Non dice nulla, aspettava che Levi dicesse qualcosa, ma essendo che nessuno diceva nulla, si spazientisce.

Erw: < Levi, sai bene perché sei qui. Ti andrebbe di spiegare? Non che tu abbia scelta ad ogni modo>

Il suo tono era calmo, ma non troppo, diciamo che era un pochetto più graffiato del solito tono di Erwin.

Levi incrocia le braccia, schiocca la lingua infastidito.

L: < La ragione per cui l'ho fatto, mi chiedi? Erwin, lo sai benissimo anche t- >

Erw: < No Levi, non lo so, e sono molto deluso da te! Non me l'aspettavo, sai benissimo perché l'hai fatto e ora non lo vuoi dire! Hai tentato di uccidere una compagna di squadra, e ora pretendi che sappia il motivo dal nulla? Levi, devi essere concreto, ti ricordo con chi stai parlando! >

Erwin aveva un tono a dir poco autoritario, man mano che parlava il suo tono di voce si alzava, facendo venire un pochetto di brividi a Levi.

Questo in particolare, abbassa lo sguardo, stringendo i pugni, e digrigna i denti.

L: < Vuoi sapere perché, Erwin!? Perché mi sta rimpiazzando! Tutto quello che ho fatto per meritarmi questo posto, l'impiego che tu stesso mi hai dato, sta venendo vanificato da quella ragazzina appena arrivata! Tutte le relazioni che io e te ci siamo costruiti in ambito di amicizia, tutto il lavoro che ho fatto in questi anni nel corpo di ricerca, sta venendo tutto calpestato da LEI! Mi capisci Erwin, non è vero? Mi sbaglio?? >

Erwin lo guardava con fare serio, per poi assumere un'espressione indignata con l'andare avanti della parlata di Levi.

Alla fine rimane silenzioso per qualche secondo, prima di guardarlo incredulo, mentre storceva il naso, ma in modo tale da far capire il disprezzo che aveva in corpo in quel momento.

Erw: < Levi... Ti rendi conto di quanto sia infantile il tuo discorso? Ti rendi almeno conto di quello che hai appena finito di dire? Non ti fai...non ti fai ribrezzo a sentire le tue motivazioni pressoché inutile davanti ad un tentato omicidio, Levi?! Io sono deluso e indignato, anzi, schifato dal tuo comportamento. Ed io non mi baso sul fatto che hai quasi ucciso Y/N, ma è basilare che sarebbe finita così! Come ti è saltato in mente? Me lo spieghi? Ad ogni modo, Levi, non ti manderò fuori dal corpo di ricerca. Però dovrai scontare dei giorni nei sotterranei, e dei giorni lunghi. Hanji, pensaci tu. Riguardo a te, spero che tu impari la lezione... Che non si ripeta...MAI, più. >

Detto questo, Levi viene portato nei sotterranei e chiuso in cella, ed Erwin torna nella propria stanza, trovandoti sveglia e ancora un pochetto intontita, e intuisce che ero sveglia da poco.

Sospira dolcemente, e ti si siede vicino, accarezzandoti la schiena, e le spalle.

Erw: < Sono qui, Y/N, non ti preoccupare >

Esiti un attimo a parlare, poi lo guardi dritto in volto.

Y/N: < Mi spiace per l'altra sera... Ti amo anch'io!>

Il domani della libertà ~ Erwin Smith x Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora