Capitolo 8

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Ti svegli sentendo la porta che si apre, e non fai in tempo a svegliarti per bene, che ti ritrovi una mano sulla spalla.

Sussulti e quasi cacci un urlo, poi ti accorgi di avere la bocca tappata.

Ti metti seduta, col buio era difficile vedere chi effettivamente fosse in quella stanza, però riuscivi a scorgere una coda e un riflesso dal viso di quella persona, che riconoscevi essere una ragazza.

Alla fine, vedi un bagliore e ti accorgi che ha gli occhiali... Hanji.

Ti calmi non appena la riconosci, e ti metti in una posizione più rilassata rispetto a prima.

H: < Oh, ti ho spaventata? Scusa, non era mia intenzione, ehe! Però ora devi venire con me... Levi ed Erwin ti vogliono parlare >

Fai un'espressione alla "ma sei seria" e ti metti seduta sul letto, Hanji si allontana. 

Ti rivesti mentre lei, giustamente, esce dalla stanza per non guardare che ti stavi cambiando.

Poco dopo la raggiungi sospirando, e insieme attraversate quei due metri che separavano la tua stanza da quella di Erwin.

La tua espressione si fa infastidita, poteva dirlo prima, no??

Sospiri, ed entrate nella stanza.

La visione che ti trovi davanti è un Erwin selvaggio che leggeva un libro, con affianco un Levi selvatico che girava intorno alla scrivania, a sguardo basso.

Però non passa nemmeno un attimo che entrambi alzano rapidamente lo sguardo nella tua direzione, lasciandoti un po' sorpresa.

Erwin si mette seduto normalmente, noti come aveva ancora l'uniforme addosso, mentre Levi era vestiti fancy af.

Levi ti guarda circospetto, mentre Erwin mantiene un'espressione più amichevole, che ti fa sentire a tuo agio.

Hanji ti fa accorgere che sei ferma allo stipite della porta, e ti dà una spinta tale da entrare e quasi farti cadere.

La guardi malissimo per pochi istanti, lei ridacchia sotto i baffi e torni a guardare in avanti, ormai rassegnata.

Levi ti fa segno di sedersi affianco a lui, con cortesia.

"Da quando è così cortese?"

Pensi mentre lo vedi sedersi.

A quel punto ti avvicini, e ti siedi a tua volta sulle sedie di legno incluse nella stanza di Erwin, praticamente uguale alla tua, soltanto con effetti personali, quali libri, fotografie eccetera.

Nessuno dice nulla, la candela faceva un certo profumo di vaniglia che invadeva le tue narici in modo dolce e soffice, facendoti quasi rilassare e metterti scavasciata sulla sedia.

A quel punto, Erwin si schiarisce la gola, e già dai giorni precedenti avevi già capito che quando faceva così, doveva dire una cosa molto importante.

Erw: < Y/N, vorrei discutere con te di qualcosa. Mi dispiace parlartene così tardi e con loro due qui, tuttavia, è una questione molto importante, spero tu possa capirmi. >

Tu annuisci, guardando Erwin in faccia, il quale manteneva un aspetto comunque ordinato nonostante l'orario.

Erw: < Allora... Da quello che abbiamo scoperto, colui, o meglio, colei che utilizza l'abilità del gigante dalle fattezze femminili, è membro della Gendarmeria all'interno del Wall Sina. Si tratta di Annie Leonhart, sicuramente la conosci >

Annuisci anche sta volta, però eri abbastanza confusa.

Annie? Gigante femmina?

Ora che ci pensi, ti ricordi che entrambe hanno i capelli biondi, gli occhi azzurri, e quel naso che ti dava tanto fastidio, quell'aria di una gran bella pu-

Il domani della libertà ~ Erwin Smith x Reader Where stories live. Discover now