CAPITOLO 2

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Entrai nella struttura e mi avviai verso la segreteria per chiedere informazioni riguardo l'orario delle lezioni e le varie classi che avrei dovuto cambiare ad ogni ora. 

Una volta arrivata, una signora che sembrava già sapere cosa io volessi chiederle mi porse dei fogli 

-La tua prima lezione sarà nell'aula n.10, prosegui dritta, ultima porta a destra!- non mi diede il tempo di ringraziarla che sparì all'interno della stanza lasciandomi lì ancora più confusa di prima

… che è appena successo?? È così che funziona qui??... 

Mi avviai verso l'aula destinata alla lezione, nel tragitto mi sentii osservata: alzai gli occhi dal pavimento e notai che davvero mi stavano guardando 

...e stavano pure ridendo di me?!

Tornai a fissare il pavimento, fino a quando non mi ritrovai davanti la porta dall'aula; presi un bel respiro ed entrai.

La trovai per mia fortuna vuota, visto che mancava un bel pò prima dell'inizio della lezione; cercai un posto dove sedermi e una volta individuato, mi sedetti e sistemai tutto ciò che mi sarebbe servito sul banco. 

Presi posto vicino alla finestra che dava sul cortile interno; sul prato verdeggiante, vi erano diverse specie di fiori e alberi di ciliegio.

Sapevo che lì avrei passato tutto il mio tempo libero ogni qualvolta mi sarebbe stato possibile. 

Ero talmente persa nei miei pensieri che non mi resi conto che qualcun altro era entrato in aula e prese posto accanto a me.

Mi accorsi della sua presenza, dal rumore dello zaino sbattuto sul banco e della sedia che venne spostata con forza. 

Trasalii, ma non trovai il coraggio di vedere chi avesse fatto tutto quel rumore; mi irrigidii quando vidi una mano muoversi davanti i miei occhi; mi voltai e non mi aspettai di trovare di fronte a me una ragazza, alquanto strana all'apparenza, vestita in modo semplice, capelli biondi con un rimasuglio di un colore che non riuscivo a distinguere e qualche tatuaggio che riuscivo ad intravedere dalla maglietta che indossava

-Hey.. ci sei?!Tutto bene?! Io sono Sarah.. tu sei?!- la sua voce mi arriva dritta alle orecchie.

Non ero mai stata capace di fare amicizie così dal nulla, sempre colpa dell'educazione che avevo ricevuto dai miei; ricordai ancora le parole di mio padre prima di uscire da casa:

… Kyra, fai attenzione, non avvicinarti a persone che non sono come te.. e soprattutto stai lontana dai ragazzi, tanto sarebbe inutile, sai già qual'è il tuo destino… 

In realtà nelle scuole che avevo frequentato, non permettevano chissà che tipo di rapporti: a stento ci si dava il buongiorno al mattino e basta, ma non sapevo perché sentivo dentro di me che con lei sarebbe stato diverso, facile, bello; ero sicura che sarebbe nata una bella amicizia e decisi per una volta di non pensare a mio padre. 

Tornai in me e con un sorriso la guardai - Kyra! Mi chiamo Kyra! Piacere di fare la tua conoscenza!- 

Sarah Pov.: 

Quella mattina mi svegliai già stanca all'idea di iniziare l'anno accademico. 

Non avevo intenzione di uscire dal mio comodo letto e così feci: richiusi gli occhi pronta per riaddormentarmi, ma le urla di una delle mie 4 coinquiline, provenienti dal piano di sotto, talmente alte che ero sicura l'avessero sentita fino all'altro capo della città, continuavano a urlarmi di darmi una mossa e che era fottutamente tardi. 

Mi fecero alzare e sbuffando mi diressi al bagno per farmi una doccia. 

Non appena ebbi finito, mi vestii con le prime cose che trovai nell'armadio (ma sempre perfetta nel mio stile) e non appena fui pronta scesi giù, dove trovai le altre già pronte per andare 

-Alla buon'ora! Dovresti cercare di essere più puntuale, sai?!- disse Mina con tono di rimprovero;

-Si si, hai ragione, ma adesso sono qua, forza andiamo..non perdiamoci in chiacchiere inutili, è tardi!!-

-Quella ragazza prima o poi mi farà venire qualcosa me lo sento!-

-Tranquilla, noi due non ti abbandoneremo, ti staremo vicine, vero Niki?-  disse Vivi sorridendo.

Le guardai ricambiando il sorriso: c'eravamo conosciute quell'estate, così per caso, e da allora decidemmo di vivere insieme visto che tutte avremmo frequentato la stessa università. 

Così facendo avremmo risparmiato un bel pò e saremmo state una vicina all'altra.

Uscimmo da casa, salimmo in macchina dirette verso l'inferno, come amavo definirlo io, e venni attraversata da una sensazione che sarebbe successo qualcosa di bello e positivo quel giorno, e non vedevo l'ora di scoprire cosa fosse. 

Per quel motivo, nonostante la totale mancanza di voglia, entrai in quell'edificio con il sorriso in volto, sicura che sarebbe stata una bellissima giornata. 

Ciao Little Bunnies

Rieccomi qui...
Ed anche il secondo capitolo è andato, spero vi piaccia, se è così lasciatemi tante stelline🌟🌟🌟

Dedico questo capitolo alle mie sorelle, che amo con tutto il cuore 💜❤

Ci vediamo settimana prossima con il prossimo aggiornamento

Borahae 💜

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