la gemella potter [harry potter]

.3.

mi prendo qualche minuto per osservare le figure al suo fianco.

Bellatrix.

la sua folta chioma riccia fa risaltare il suo volto magro.

la postura altezzosa.

e il sorriso inquietante.

i Carrow.

avevo letto di loro su qualche libro nella sezione proibita in biblioteca.
Amycus e Alecto.

viscide persone.

Theodore Nott.

uno dei migliori amici di draco.

lo sguardo è perso e mi guarda triste.

Crabbe e Goyle.

i due che Draco si porta sempre dietro.

i coniugi Malfoy.

Lucius è spaventato mentre Narcissa mi guarda con le lacrime agli occhi.

e altre persone che non ho mai visto prima.

riconosco solo Rodolphus, il marito di Bellatrix.

<sai Chiara, ho una proposta da farti.. >

guardo preoccupata il professor Snape che ricambia con un espressione leggermente rassicurante.

<.. vuoi diventare una mangiamorte? >

guardo negli occhi il mio interlocutore.

i suoi occhi rossi si fanno strada in me.

porto istintivamente una mano sulla cicatrice che brucia da impazzire.

io? un mangiamorte?

<no>
dico ferma guardandolo negli occhi ed ignorando la cicatrice che pulsa.

<peccato.. perché sai è una bella responsabilità >

inizia raggiungendomi e girandomi attorno.

<hai tanto potere.. >
continua alitando sul mio collo.

il disgusto si fa strada in me.

<il potere non mi interessa>

ribatto guardando sempre davanti a me, nonostante non ci sia nessuno.

<bugia.>
esclama lentamente e tornando davanti a me.

<non ti interessa il potere? eh?
non vorresti provare la soddisfazione della maledizione che uccide? >

<mai>

<altra bugia. >
sorride malvagio.

<tu sei diversa da tuo fratello, Potter.
tu hai l'animo serpeverde e lo sai anche tu.
vorresti provare le maledizioni cruciatus.
il sangue sulle mani.
la soddisfazione del terrore nei tuoi confronti.
la morte di una pers->

<BASTA>
urlo interrompendolo.

<non diventerò mai un mangiamorte, mai. >
esclamo ferma e con una lentezza ed una malvagità degna del professor Snape.

<mai dire mai Potter.. CRUCIO>

sento finire su un muro e come se mille spine e coltelli iniziassero a solcarmi e tagliarmi ogni muscolo.

sento il sangue scendere dalle cosce e dalle braccia.

i tagli si sono aperti

e bruciano