𝑭𝑰𝑭𝑻𝑬𝑬𝑵

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Non l'avrei mai detto ma non desidero altro che andarmene da qui e subito . Non comprendo il motivo ma da quando Payton è salito con Lydia di sopra mille pensieri sono entrati e viaggiano nella mia testa e mi sento tanto ferita. Più che altro non riesco a capire perché siano andati insieme.
Lui mi fa uno strano effetto.
«ei Vinnie credo che ora andrò a dormire non mi sento molto bene» gli dico
« in effetti è 1:30 ed è tardi , poi se non sei abituata ad andare alle feste, vuoi che ti accompagno?» mi chiede
«oh nono grazie andrò con gli altri tranquillo»
«va bene allora ci vediamo in giro, mi ha fatto piacere parlare con te sta sera Leah» mi saluta e mi da un bacio sulla guancia e io gli sorrido. Che cucciolo.
«anche a me e tanto buonanotte» e corro a cercare i ragazzi, chissà dove si sono cacciati.

Inizio con il prima cercare Jess. Ma non la vedo da nessuna parte. Provo ad andare in cucina, guardo ma non è li. A ballare neanche. Sarà in bagno forse?
Decido di chiamarla senza perdere troppo tempo. Squilla ma non risponde, ti pare. Andiamo Jess dove cazzo seiii finita.
Provo a cercare anche gli altri Jace o Jake mi guardo intorno, ma non vedo nessuno è come se sta sera tutti fossero scomparsi e mi hanno lasciato qui da sola come una cretina.
Decido lo stesso di andare fuori in giardino, un po' di aria mi farà bene.
Esco e noto un gruppo di ragazzi chiacchierare e ridere, dall'altra parte invece una coppia che si sbaciucchia per modo di dire, ma una stanza tutta per loro no?
È buoio pesto ci sono solo 2 lampioni che illuminano il cortile ma la luce è fioca
Ad un tratto sento una risata che mi suona familiare e mi volto verso la direzione da cui proprio ovvero la coppia di prima. Jess sei tu? Mi avvicino un po' di più per vedere bene perché non si vede nulla e in effetti mi accorgo che i vestiti sono quelli di Jess e lui è... O mio Ryan
WHAT?
Rimango sbalordita a guardarli da lontano mentre si strusciano e sbaciucchiano addosso al muro della villa.
cioè sono contenta per loro, in realtà sono felice per la mia migliore amica.
Ma ora io che faccio? come torno nel dormitorio?
Resto ferma qualche secondo per riflettere . Mentre penso mi avvicino verso la piscina e vedo qualcuno seduto sul bordo. «ehi Jace cosa ci fai qui tutto solo?» Dov è Jake? È strano vedere Jace da solo.
Non risponde continua a bere qualcosa nel suo bicchiere.
«oi tutto bene?» tento a chiedergli mentre mi siedo accanto a lui.
Sospira «come ti sentiresti se fossi innamorata della stessa persona di cui è innamorata la tua migliore amica?» mentre lo dice guarda verso Ryan e Jess così mi giro anche io...
Jace è innamorato di Jess? Oh che casino.
«bhe non lo so sarebbe sicuramente una merda immagino» dico
mettendogli un braccio intorno alla spalla per confortarlo. «esattamente merda è la parola perfetta, mi sento così » dice afflitto abbassando lo sguardo verso la piscina.
«l'amore a volte fa male. Amare è difficile. È una lotta continua e non so se mi crederai ma in un certo senso ti capisco» spiego e gli accarezzo una guancia. Lui si gira e mi abbraccia inaspettatamente , io ricambio. «vedrai con il tempo passerà» «lo spero» mi dice
« ah sai dove è Jake non lo trovo e vorrei tornare al dormitorio» ne approfitto per chiedere
«veramente io e lui rimaniamo a dormire qui a casa di Vinnie sta notte dobbiamo aiutarlo a ripulire il casino, questo mi aiuterà anche a distrarmi e poi non so nemmeno dove si sia cacciato quel caprone » mi sorride
Ah stupendo. Magnifico.
«ah d'accordo non fa niente grazie lo stesso» gli dico alzandomi in piedi e lui mi aiuta «sei sicura posso chiamare un taxi se vuoi » propone « nono grazie mille ma farò una passeggiata mi farà bene » « allora buonanotte Jess ci vedoo domani » «Notte Jace riprenditi » dico

Sto morendo anche di freddo qui fuori. L'unica soluzione date le circostanze è che dovrò tornare al dormitorio a piedi, non voglio disturbare i due piccioncini. Ma si che sarà mai
Per fortuna non è molto lontano alla fine.
Inizio ad incamminarmi e stringo strette le braccia al petto per sentire meno freddo.
Durante il tragitto mi sembra di sentire rumori strani ovunque, per lo più non passano neanche molte macchine. Forse non è stata una buona idea. Accelero di poco il passo. Vorrei arrivare sana e salva il prima possibile.

Continuo a camminare ormai esausta, la strada sembra non finire mai. Non mi sento più le gambe. Accendo il cellulare e vedo che sono le 2:06 non è passato molto tempo da quando sono partita ma non ce la faccio più.
Guardo le vie e mi ricordo di un vicolo che sta proprio qui . Se non sbaglio Jess mi aveva detto che quella stradina era una scorciatoia per arrivare prima al college. Bhe se passo di lì farò molto prima del dovuto.
Soddisfatta del mio ragionamento, mi avvicino un po' ed è molto ma molto buio. Niente luci. Decido lo stesso di farmi coraggio ed entrare accendendo la torcia del telefono per vedere almeno dove mettere i piedi.

Vorrei stare tranquilla ma direi che non mi sento proprio al sicuro perché mi giro di continuo per vedere se c'è qualcuno dietro di me, non so , ma ho questa costante sensazione che qualcuno mi possa seguire e... che ne so rapirmi o uccidermi. Meglio non pensarci va.
Ad un certo punto sento passare una macchina che credevo andasse dritta non girasse per qui ma in realtà gira proprio per questo vicolo.
«Leah» sento chiamare il mio nome n lontananza
L'auto si è fermata in mezzo alla strada e qualcuno è sceso dalla macchina ma i fari alti mi impediscono di vedere chi sia e se lo conosco.
«chi sei?» domando un po' impaurita
Fa due passi in avanti così che la luce della macchina lo colpisca e mosti la sua figura.
È Payton, tiro un respiro di sollievo. Credevo fosse un maniaco o qualcosa del genere.
«ah sei tu, mi hai spaventata» gli dico rimproverandolo
«non dovresti andare in giro da sola a quest'ora non lo sai è pericoloso potresti incontrare gente poco affidabile» mi avvisa avvicinandosi verso di me
«ahaha si come te» dico beffarda
«pfff» ride «io non sono niente al confronto» ammette
«so cavarmela benissimo da sola, sono grande e con un cervello a differenza tua io lo so usare bene» detto ciò mi giro e cerco di continuare per la mia strada ma lui mi blocca.
«dove vai, sali in macchina»
«perché dovrei sto tanto bene così non mi serve il tuo passaggio dallo Lydia invece» dico con tono alto
«già fatto cara» afferma alzando le sopracciglia. Sento una stretta allo stomaco . Sa bene come farmi innervosire infatti è il suo obiettivo
«bravo hai fatto bene » «dai forza sali non ho tutto il tempo» brontola insistendo . Vorrei andarci ma non si merita che lo accontenti.
«ma chi ti ha chiamato non io quindi non perdere il tuo tempo prezioso con me tanto non salgo»
«dobbiamo davvero litigare qui?» chiede mettendo le mani sui fianchi
«no me ne vado ciao»dico salutandolo con la mano
«ho detto che tu sali sulla mia macchina altrimenti...» non lo lascio finire «altrimenti cosa Payton?» gli urlo contro non mi interessa se posso svegliare la gente. La mia faccia diventa calda per il nervoso. Il suo carattere testardo mi manda alla follia.
«fai silenzio, vuoi davvero che ti carichi come un sacco di patate?» corruga la fronte «non lo farai» come non detto mi prende su e mi carica in spalla, i miei sforzi sono inutili perché nonostante i calci e i pugni che gli tiro lui non sente dolore e mi porta direttamente in macchina buttandomi al posto del passeggero.
«sei uno stronzo» scoppiai non appena mette in moto e parte
«e tu sei una cretina a poter pensare di andare da sola di notte» dice girandosi per guardarmi con uno sguardo infuriato «come ho già detto che me la cavo da sola e ora non ho bisogno di una tua ramanzina grazie» sbuffai e dopo queste mie ultime parole, siamo rimasti in silenzio fino all' arrivo in dormitorio

Io e Payton siamo nella nostra stanza. Nessuno dei due ha l'intenzione di rivolgersi la parola. Almeno non io.

Provo a non pensarci, prendo direttamente il mio pigiama e mi fiondo in doccia.
Passo davanti a lui mentre è tra i suoi pensieri, davanti alla finestra a fissare le stelle. Però cosi belloo...
è? cosa? scaccio i pensieri dalla testa si giuro vado a lavarmi

È tardissimo e miei occhi non ne possono più. Payton è già sotto le coperte ma non so se dorme.
«buonanotte »
No, non può essere. Non me lo aspettavo assolutamente. Mi ha dato la buonanotte così, come se prima non fosse successo nulla, come se mi avesse perdonato per qualcosa che ho fatto, come se con questa semplice parola, mi volesse dire che nonostante litighiamo tutto il tempo lui ci tiene a me... o forse non è vero mi sbaglio io. In fondo per me è esattamente così. Io tengo a lui.
«Notte» dico e cerco di addormentarmi anche se mille domande mi divorano

ɔoɯdΙᴉɔɐʇǝpWhere stories live. Discover now