Capitolo 24

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Canzoni per il Capitolo:

Video Games - Lana Del Rey

You & I - One Direction

Sei Di Mattina - Briga

Mi poggia delicatamente sul letto, i suoi occhi bruciano nei miei. L'unica cosa che riesco a pensare è che lui è innamorato di me. Aveva detto che mi avrebbe baciata solo se avesse sentito innamoramento. Forse è presto, è incredibilmente presto, immagino che non è mai stato innamorato e non sa nemmeno cosa significa e per me, facendo il resoconto di quella che è stata la mia vita prima di essere trascinata in questo piano assurdo, vale lo stesso. So solo che ho desiderato averlo dal primo momento che ho incontrato i suoi occhi, anche quando dovevo odiarlo mi intrigava, ne ero attratta, come se avesse una calamita che mi spingesse verso di lui e mi facesse abbandonare la mia razionalità e a far emergere il mio istinto. L'istinto io nemmeno sapevo cosa fosse in realtà prima di conoscere lui. È tutto così complicato, strano, irreale; eppure quegli occhi davanti a me sono così reali, così vivi, così bisognosi in questo momento. Lui abbozza un sorriso mentre mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il mio corpo riceve scintille ad ogni suo tocco.

"Dio, quanto sei bella." Le braccia sistemate ai lati della mia testa. "Sei. Così. Pura." Si ferma ad ogni parola, intensificandole. Mi accarezza la guancia con le sue nocche e io gli sorrido.

Le lenzuola profumano di lui, inebriando i miei sensi. I raggi del sole colpiscono la pelle dorata di Henry, facendolo assomigliare ad un dio greco.

Le sue labbra sono sulle mie, prima con dolcezza, poi con sempre maggiore desiderio. Esplora con la lingua la mia bocca, interrompendo i baci troppo presto inizia a baciarmi il collo, mordendo e succhiando e leccando. I suoi interminabili baci marchiano ogni centimetro della mia pelle candida, facendomi gemere silenziosamente nel suo orecchio.

Fa scivolare lentamente il mio top oltre la mia testa, lo lancia sul pavimento. Le sue pupille si dilatano alla vista dei miei seni. Afferro i lembi della sua maglietta bianca, aiutandolo a liberarsene. I muscoli scolpiti riempiono i miei occhi, sembrano essere stati incisi dalle mani di un abile scultore tanto sono perfetti. Con la punta delle dita accarezzo dolcemente ogni solco sul suo petto, lasciando un bacio all'altezza del cuore. I nostri occhi si agganciano intensamente, trasmettendomi tutte le emozioni che li attraversano, poi Henry continua a baciarmi la pancia, dando valore ad ogni bacio, senza fretta, stringendo nei palmi i miei seni. Li lascia per sfilarmi i leggins e le mutandine di pizzo grigio. Si libera anche dei suoi pantaloni della tuta.

Eccolo. Il piacere misto al dolore, un dolore mostruoso ma che allo stesso tempo si è contenti di provare. Le sue labbra sulle mie con dolcezza e rassicurazione. Sorridiamo ogni volta che le nostre labbra si incontrano, i nostri gemiti si intrecciano e vengono affogati dai nostri baci sempre più passionali. L'attenzione dei suoi movimenti, lenti e cauti. Il piacere mi invade, la mia schiena si inarca, sembro esplodere. Sono tutta sua, interamente ed irrimediabilmente sua.

Mi sveglio tra le fresche lenzuola bianchissime di Henry. Non ho ancora aperto gli occhi. Il profumo di gelsomino e menta accarezza il mio olfatto. Ancora mi sembra di sentire le labbra di Henry su ogni centimetro della mia pelle. Dopo aver fatto l'amore, non ha mai smesso di accarezzarmi e sussurrarmi parole dolci con la sua voce roca. Mi sono sentita al sicuro e voluta davvero. Apro lentamente gli occhi, sperando solo di trovarlo accanto a me. Il letto è vuoto. Sono coperta dalle lenzuola. Il mio corpo ancora nudo e vulnerabile. Mi siedo sul letto tirando con me il lenzuolo. Faccio uno sbadiglio per poi sussultare. Henry è seduto su uno sgabello in un angolo della stanza con davanti un cavalletto e con una tela. Ha un pennello pieno di colore e le mani sporche di tempera. Mi sta sorridendo, rilassato, felice.

"Buon giorno di nuovo, piccola." Mi fa l'occhiolino.

"Credevo mi avessi lasciata sola." Dico scendendo dal suo letto e avvolgendo il lenzuolo intorno al mio corpo. Noto la macchia rosata sul materasso e le mie guance si tingono dello stesso colore, lo sento.

"Vieni qui. Non mi sarei perso il tuo risveglio per nulla al mondo." Mi tende le braccia e io mi affretto ad accoccolarmi tra di esse.

Mi da un bacio nei capelli, facendomi voltare sulla tela di fronte a me. E...quale stupore! Henry mi ha dipinta! Cioè, Henry ha dipinto me, me! Emozioni intense cominciano ad affiorare dentro me. Ha un talento incredibile. Il quadro non è ultimato, ma ha già di per sé un'emozione unica. Con linee dure e decise e allo stesso tempo morbide e dolci, mi ha dipinta tra le sue lenzuola in un sonno profondo. Sembro poter uscire da questo dipinto da un momento all'altro. La scelta dei colori è strabiliante. Non riesco a smettere di guardarlo, estasiata.

"Sono io?" Chiedo con un sorriso incredulo.

"Vedi un'altra ragazza nel mio letto?" Dice sogghignando e io gli do un innocente pugno sul braccio.

Lascia sulle mi labbra un casto e sincero bacio. Guardandomi intensamente prima di voltarsi verso la sua tela.

"Sei la mia musa ispiratrice ora." Afferma sorridendo.

"Sarà un compito difficile." Gli sorrido.

Sta per parlarmi, ma veniamo interrotti dalla voce di Ezra che sta urlando qualcosa di indecifrabile. Non è solo. C'è un rumore di tacchi sempre più forte. Henry aggrotta la fronte nel tentativo di riuscire a capire cosa sta succedendo.

"Ezra, non ho bisogno di essere ricevuta." Si sente oltre il legno. È una voce femminile.

"Il signor Cavill sta lavorando! Le ho detto che deve andarsene!" Non ho mai sentito Ezra così nervoso.

"Ezra, gira al largo!" Bussa la porta con due colpi decisi.

Henry con un volto rabbioso si alza, lui ha capito di chi si tratta e non ne è per nulla entusiasta, mi scosta lentamente, per andare ad aprire la porta.

"Henry, tesoro. Eccoti qui!" La voce squillante di Amanda riempie la stanza e io non riesco a decifrare il grado di irritazione che si sta facendo spazio in ogni millimetro del mio sistema nervoso. Cosa diavolo ci fa lei qui?

Gabbia d'oroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora