Capitolo 29

8.5K 285 8
                                    

Liscio il mio vestito color crema e cerco di assumere una postura più elegante. Ho deciso di lasciare i capelli sciolti in morbide onde naturali, senza troppi fronzoli. I tacchi vertiginosi iniziano a farsi sentire, probabilmente non dovevo indossarli così presto. È stato Henry a scegliere il vestito per questa sera dal magico armadio della mia camera. Un tubino semplice e attillato che evidenzia le mie piccole forme.

È già arrivato venerdì ed è stata una settimana tranquilla e piacevole. Parecchie volte Henry è sparito dal mio raggio visivo per dipingere, ha lavorato molto e intensamente ma purtroppo non ho ancora scoperto dove si trova la sua tana artistica, ci sono quasi però. Alla fine, grazie alla mia curiosità, scopro sempre tutto.

Ho aiutato occhi d'oceano a seminare qualche nuova pianta, di solito dopo pranzo; lui ha una specie di mania nel comprare semi e piantine minuscole e curarle ogni giorno, senza sosta, fino a farle crescere. Il suo sorriso mentre lo fa, poi, è impagabile. Temo che tra qualche anno il giardino invaderà la casa. Abbiamo fatto tante battute al riguardo, ha giurato che gli piacerebbe saltare da una liana all'altra tipo Tarzan e dormire sul ramo di un albero. La scena di lui che faceva l'urlo come Tarzan era impagabile e non posso fermare il mio sorriso a quella fantasia selvaggia nemmeno adesso.

Sono uscita qualche volta, soprattutto nel tardo pomeriggio, ma non ho più incontrato Harry. Ci siamo scambiati qualche messaggio, niente di speciale. È sempre carino con me. Mi ha detto che vuole essere mio amico, ci tiene, e che la cosa è chiarita tra noi. Mi sono tranquillizzata e spero con tutto il cuore di costruire con lui una bella amicizia, come l'ho sempre desiderata.

Uscendo ho avuto modo di conoscere la zona e di trovarmi persino un lavoro. Un lavoro legato al mio talento artistico, se così si può definire. Disegnerò tatuaggi per quel negozio che tanto attirò la mia attenzione poco prima che finissi per scontrarmi con Harry. Quando ho visto il cartello in cui si richiedeva del personale nuovo i miei occhi sono diventati a cuoricino perché sembrava fosse stato appeso lì proprio per me. Ci lavora la bellissima ragazza asiatica della foto in vetrina che di persona è veramente stupenda, addirittura più che in quel poster; si chiama Mitsuko, un nome che ho trovato adorabile, ed è di una simpatia unica, sempre col sorriso pronto mentre pronuncia parole giapponesi incomprensibili di tanto in tanto. Niente più squallidi ubriachi da servire al bar o coetanei impertinenti pronti a mettermi in imbarazzo. Henry è rimasto sorpreso all'idea di me a lavorare lì, o meglio, all'idea che io lavorassi in generale e inizialmente non voleva, promettendomi che non mi avrebbe fatto mai mancare nulla; poi ha capito le mie motivazioni e adesso ne è addirittura entusiasta; ha preso delle informazioni, questo non ho potuto vietarglielo, e a quanto pare è un posto frequentato persino dai vip, cosa che lo ha tranquillizzato. Anche Harry mi ha preso in giro al riguardo, alludendo al fatto che sarei finita in un ghetto di lì a poco, però poi preso dall'entusiasmo ha giurato che si sarebbe fatto fare un tatuaggio lì disegnato proprio da me. Cosa mai gli farà un tatuaggio in più rispetto a tutti quelli che ha già?

Ho telefonato anche un paio di volte mio padre, mi fa sentire meglio questa cosa. Vorrebbe entrare in una comunità per disintossicarsi definitivamente e non potrei esserne più felice. La settimana prossima vorrei incontrarlo, anche se Henry storce il naso ogni volta che lo nomino. È pur sempre mio padre, con tutti i rancori e i dispiaceri, non posso permettermi di perdere anche lui. È come se Henry temesse qualcosa, però mi sto convincendo che è solo una mia impressione.

Ricordo ancora la mia faccia color rosso vermiglio quando Henry si è accorto che avevo il ciclo mestruale. Diciamo che ero parecchio scostante alle sue attenzioni e a lui non sfugge niente, proprio niente. Era abituato a vedermi crollare al suo corteggiamento spregiudicato e i miei rifiuti incerti gli hanno spianato la strada della verità. Mi ha procurato tutti i medicinali possibili nel caso avessi dolore e, trascurando l'imbarazzo, è stato un gesto veramente dolce.

Gabbia d'oroWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu