Capitolo 13

8.3K 374 1
                                    

Il sangue mi pulsa nelle vene ad un ritmo straziante. Sento un calore nel basso ventre che continua a crescere mentre sono in balia delle attenzioni di quest'uomo dagli occhi color del ghiaccio avvampati dal fuoco. Sì. È il ghiaccio e il fuoco insieme. La mia mente è occupata solo dal crescente bisogno di lui e da nient'altro. La mano che aveva sulla coscia risale sui miei fianchi fino a stringere uno dei miei seni. Interrompe la sua straziante scia di baci per guardarmi di scatto negli occhi. Sono gli occhi più belli che ho mai visto, lo giuro. Un ulteriore brivido mi percorre la schiena esposta alle sue attenzioni. Abbiamo i petti che si muovono a ritmo accelerato e oserei dire all'unisono. Mi guarda con desiderio, come se fossi l'unica cosa che attira la sua attenzione in tutto questo caos. Ah sì giusto, il caos! Solo adesso la musica sembra essere ripartita al suo volume assordante. Pochi secondi fa giuro di non aver sentito nulla se non Henry. Immensamente lui. Mi accarezza dolcemente la guancia. Gli sorrido un po', insicura sul dire qualcosa o fare qualcosa. Al momento sono estremamente confusa. Ricambia il sorriso, e quasi vorrei tirare un sospiro di sollievo. Mi lascia un leggero bacio sulle labbra, sono contenta di risentire ancora una volta il loro sapore.

"Adesso dobbiamo ritornare da Sean." Dice con voce roca. Annuisco in accordo. Mi prende la mano intrecciando le sue dita alle mie, lo seguo tra la folla opprimente di giovani troppo ubriachi.

"Vuoi dello champagne, cara?" Sean mi porge il bicchiere e mi sembra scortese rifiutare qualcosa che ti viene offerto a qualche centimetro dalla faccia.

"Grazie." Mi limito a dire con un sorriso incerto.

Henry è seduto accanto a me con un braccio a cingermi le spalle sul divanetto di velluto nero. Sorseggia anche lui un po' di champagne. Ho scoperto, appena entrata di nuovo nel privé, che la rossa è la moglie di Sean, la seconda moglie per l'esattezza, si chiama Amanda ed ha trentanove anni. Spero la mia faccia non abbia mostrato la sorpresa, secondo me se li porta malissimo e ne mostra dieci in più; un'ipotesi a suo favore potrebbe essere che è semplicemente troppo truccata e agghindata. Ivy non è figlia di Amanda, era nata dal matrimonio con la prima moglie, hanno comunque un bel rapporto, praticamente vede l'attuale moglie del padre come un'amica più grande. Adesso capisco il look di Ivy. Sean ha provato a fare ad Henry varie domande sul suo progetto in fase di realizzazione ma lui è stato molto bravo a deviare le curiosità dei presenti e non dare nessuna risposta. Ci sa fare. Io invece sono preoccupata da altro. La rossa continua a fissare Henry e il modo in cui lo ha inchiodato appena visto ad inizio serata mi porta a presupporre a varie ipotesi, nessuna carina da pensare. In un momento più opportuno dovrò chiedere spiegazioni ad Henry e spero me le darà. Forse Amanda mi dà fastidio. Togliamo il forse, non la tollero. Oltre a questo, ho un altro problema. Voglio capire il significato del bacio. Sono stata consenziente perché quello che mi trasmette quest'uomo va oltre l'indicibile, ma per lui cosa sono? Spero non solo l'attrazione fisica della serata. Un capriccio, una scommessa con se stesso di avere tutte le donne che rientrano in qualche suo interesse. Si spezzerebbe qualcosa dentro me, qualcosa come la parte di me che è felice di essere qui su questo divano, accanto a lui che ogni tanto mi accarezza la spalla in modo naturale, senza accorgersene. Potrei abituarmici. Non so qual è il confine delle cose che fa per rendere la nostra relazione reale agli occhi di chi ci osserva e quelle che fa perché vuole, sono convinta che anche lui sente una forza di attrazione quando siamo nella stessa stanza, è una sensazione strana che non molti potrebbero comprendere. Mi sembra di conoscerlo da molto più tempo e ciò mi porta a farmi trascinare ancora di più dalle emozioni che mi trasmette, questo mio abbandono alla razionalità mi spaventa ogni minuto di più. Lo champagne pizzica la mia lingua e mi rinfresca il palato. Fisso Henry mentre ride e fa qualche battuta complice con Sean e un'altro uomo. Sto cercando di imprimere nella mia mente ogni sua espressione, perché adoro il suo viso e il suo modo di parlare. Cosa mi sta facendo questo artista dagli occhi blu? Mi piace così tanto che mi manca il respiro. Lo vorrei baciare sulla guancia. Proprio in quel punto in cui si forma una fossetta quando sorride. Perché non farlo? Senza meditare una seconda volta, mi sporgo leggermente e lascio un silenzioso bacio nel punto che tanto stava attirando la mia attenzione. Si volta verso di me sorridendo appena da mostrare le fossette. Vengo ricambiata con un dolce bacio sulla fronte, mi rilasso al suo tocco chiudendo gli occhi. Vorrei fossimo soli perché ho molte cose da chiedergli, presto verrò ripagata. Sono quasi le due del mattino ormai.

Gabbia d'oroWhere stories live. Discover now