nineteen

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            GUARDO LA MIA FERITA STRETTA dalla bandana che JJ mi ha dato prima di lasciarmi fuori casa mia facendomi promettere che l'avrei usata come fasciatura

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GUARDO LA MIA FERITA STRETTA dalla bandana che JJ mi ha dato prima di lasciarmi fuori casa mia facendomi promettere che l'avrei usata come fasciatura.  Faccio un mezzo sorriso e punto il mio sguardo verso la finestra. La luna brilla alta nel cielo mentre piccoli puntini luminosi le fanno compagnia.

Non riesco a dormire nonostante io abbia davvero tanto sonno. Un po' per il bruciore, un po' perché abbiamo davvero rischiato di morire, un po' perché abbiamo trovato l'oro e un po' per tutto quello che sta succedendo con JJ.

Non riesco a spiegarmelo.

Tutto è stato così inaspettato.

È stato inaspettato lui, la nostra amicizia che giorno dopo giorno è diventata sempre più forte, il legame delle ultime settimane, le parole che mi ha detto.

Non mi ci sono mai davvero vista al fianco di JJ.

Insomma, è sempre stato un ragazzo amante del sesso di una sola notte, quindi io ho imposto a me stessa di non guardarlo mai con occhi che superano l'amicizia.

Eppure nell'ultimo periodo ci stiamo avvicinando molto di più. Forse a causa di quest'avventura, forse perché JJ non ha più tempo per le scopate e quindi ci prova con me, o forse perché stiamo iniziando a piacerci.

Ma, insomma, io e JJ insieme?

Ci abbiamo sempre scherzato, ma mai avrei potuto pensare che succedesse davvero.

Sospiro mettendomi a sedere sul letto, e mi sembra di vivere un déjà-vu quando sento un rumore provenire dalla finestra della mia stanza.
Faccio un mezzo sorriso e spero con tutto il mio cuore di rivedere JJ, così come la scorsa volta.
Il mio sorriso si fa ancora più ampio quando vedo la sua chioma bionda, ed immediatamente apro la finestra ricevendo un sassolino in faccia.

«JJ!» impreco a voce bassa, guardandolo in malo modo.

«Oh merda scusa!» risponde aprendo la mano e lasciando che i sassolini cadano per terra.

«Che ci fai qui? Pensavo che volessi fare sogni d'oro, letteralmente» faccio un mezzo sorriso, poggiandomi alla finestra e guardandolo.

«Se vuoi li facciamo insieme» ghigna facendomi alzare gli occhi al cielo. «Il tuo braccio. Come sta?» mi domanda, ed io mi mordo il labbro inferiore quando capisco che è venuto fin qui solo per questo.

«Bene. L'ho disinfettato e ho messo la tua bandana» sorrido mostrandogli il braccio.

«Possiamo parlare?» mi chiede improvvisamente, facendomi sospirare.

«Ora?»

«Sì» lo guardo per qualche secondo, rendendomi conto che non posso più scappare e che devo affrontare la realtà.

𝐔𝐍𝐄𝐗𝐏𝐄𝐂𝐓𝐄𝐃, jj maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora