forty-nine

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                     IL VENTO FRESCO ACCAREZZA il mio corpo stretto tra le braccia di JJ, che ancora dorme al mio fianco - così come tutti gli altri, d'altronde

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IL VENTO FRESCO ACCAREZZA il mio corpo stretto tra le braccia di JJ, che ancora dorme al mio fianco - così come tutti gli altri, d'altronde.
Sono l'unica che si è già svegliata e, come al solito, mi prendo del tempo per guardare il ragazzo che amo e per contemplarlo. Quando dorme sembra realmente un bambino: è sereno e tranquillo, e a me basta questo.
Accarezzo la sua mano poggiata sul mio ventre e faccio un piccolo sorriso prima di schioccargli un tenero bacio sulle labbra. Quando mi allontano, lo vedo sorridere in modo impercettibile, e questo mi scalda il cuore.

Improvvisamente il mio sguardo cade su una figura poco lontana, che riconosco essere Pope, il quale si alza velocemente e guarda qualcosa nel cielo. Aggrotto le sopracciglia e, facendo attenzione a non svegliare JJ, mi libero dalla sua presa e raggiungo il mio amico. Prima che possa chiedergli qualcosa, capisco il motivo del suo essere così strano: un aereo sta sorvolando esattamente sopra le nostre teste.

Un aereo: il nostro unico modo per tornare a casa.

«Oh mio Dio...» mormoro con un lieve sorriso in volto, speranzosa del fatto che ci avrebbe visti e portati a casa.

Io e Pope ci guardiamo e annuiamo, prima di iniziare ad urlare a squarciagola.

«Ehi! Siamo qui!»

«Ragazzi forza, svegliatevi!»

«C'è un aereo, dovete svegliarvi!»

Pope inizia ad allontanarsi velocemente per raggiungere il punto alto e ben visibile in cui abbiamo piazzato della legna che avrebbe accesso in modo da farci vedere.
Cleo apre lentamente gli occhi e, rendendosi conto dell'aereo, corre dietro il ragazzo.
Pian piano si svegliano tutti, e presto vengo raggiunta da JJ, che mi affianca e punta lo sguardo verso il cielo.

«Ehi! Siamo qui!» urla John B, sventolando le braccia in aria.

«Siamo qui!»

«Ehi! Ehi!»

«Siamo qui!»

Urlano tutti nella speranza di attirare l'attenzione di chiunque guidi l'aereo, ed io smetto di farlo nel momento in cui mi rendo conto che JJ non sta facendo nulla per farsi vedere, anzi tiene lo sguardo basso.
Lui non vuole tornare a casa, anche perché negli Outer Banks non ha nessuno che lo aspetti. È solo. Qui invece ha noi, che siamo la sua famiglia. Qui facciamo quello che vogliamo e possiamo essere chiunque desideriamo. Qui siamo semplicemente i Pogues, senza limiti e senza regole.
Nessun Kooks, nessun genitore, nessun poliziotto... noi.

Sospiro e lancio un veloce sguardo nel punto in cui si trovano Pope e Cloe, che sono riusciti ad accendere il fuoco. Kie, Sarah e John B non fanno altro che urlare e sbracciarsi, ed io in fondo spero davvero di tornare a casa. Perché per quanto sia bello qui, io ho bisogno della mia normalità.

Improvvisamente nessuno più urla nel momento in cui l'aereo ci supera e capiamo che non torneremo a casa. Abbiamo degli sguardo afflitti e sospiriamo delusi. Sembrava essere la volta buona.

𝐔𝐍𝐄𝐗𝐏𝐄𝐂𝐓𝐄𝐃, jj maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora