Capitolo cinquantasei.

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Finalmente il gran giorno è arrivato, c'era la partita finale. Negli ultimi giorni Cameron e gli altri si sono allenati duramente e credo siano tutti abbastanza pronti.

Sarà la partita più importante di tutte. Era mattina, quindi come al solito mi alzai svogliatamente dal mio amato letto e andai in bagno, per farmi una doccia.
Una volta finito, mi vestii con un paio di jeans e un top con le maniche a tre quarti.

Mi feci una treccia e scesi di sotto per fare colazione. "Buongiorno! Oggi verrai vero?" mi chiese subito Nash che stava mangiando biscotti, ti pareva.
"Basta mangiare sti biscotti! Comunque si, certo", risposi rubandogliene un po'.

Nash mi fece una smorfia e continuò a mangiare. "Mi accompagni tu a scuola?" mi chiese.
"E perché mai?" risposi, bevendo il caffè.

Fosse per me vivrei solo di caffè. 
"Perché la mia macchina è dal meccanico, ha dei problemi. Ti prego, sono tuo fratello", spiegò giungendo le mani.
"D'accordo. Però io tra un po' vado dato che non voglio fare tardi, quindi vai a vestirti", risposi velocemente.
"Sarò velocissimo", disse correndo di sopra e mi sedetti sul divano, sospirando.

In pochi giorni sarei partita, era questione di una settimana ormai, non volevo lasciare tutto.
"Andiamo?" disse Nash dietro di me, facendomi sobbalzare.

Presi il mio zaino e le chiavi, ed uscimmo di casa salendo in macchina e mi avviai verso scuola.
Il viaggio fu silenzioso, tranne per il fatto che Nash non faceva altro che dirmi quant'era gasato per la partita. Quando iniziava a parlare non smette più.

Parcheggiai l'auto e scesi, seguito da Nash. "Ehi Ali", sentii dire ed era Jade.
"Jade! Hai finito di mangiare nutella?" chiesi, scherzando.
"No, non ci riesco", rispose avvicinandosi a Nash e lo abbracciò.

Scossi la testa e camminai fino al muretto, dove c'erano Shawn, Carter, Taylor e Matt.
"Gli altri?" chiesi, sedendomi vicino a loro.

"Devono ancora arrivare", rispose Matt.
"Oggi c'è la partita, non vedo l'ora!" intervenne Taylor.
"Non ti emozionare troppo, ho saputo che gli avversari sono molto bravi", dissi scrollando le spalle.
"Non portare sfiga", rispose Carter che con la mano fece le corna.

Risi e mi guardai intorno, mi mancherà persino la scuola. In lontananza vidi arrivare Cameron, con il suo solito sorriso, bellissimo e quando ci raggiunse mi alzai in piedi.
"Ciao piccola", mi disse e io lo abbracciai forte, chiudendo gli occhi.

Cameron senza fare domande ricambiò l'abbraccio, circondando le braccia intorno al mio collo.
Avevo la testa sul suo petto, potevo sentire il suo battito.

Restammo così svariati minuti. "Tutto bene?" mi chiese, sciogliendo purtroppo l'abbraccio.
"Si, certo", mentii. Come poteva andare bene? Non andava bene.
"Mi fido. Oh, quasi dimenticavo. Dopo la ricreazione ho gli allenamenti, vieni?" chiese, prendendo una ciocca dei miei capelli biondi e la intrecciò fra le sue dita.
"Certo, ci sarò. Vado in classe, a dopo", risposi dandogli un bacio ed entrai.

Non andava affatto bene.

***

Le tre ore passarono, lentamente ma passarono, ed era ora di ricreazione così uscii dalla classe ed andai in cortile, al solito posto, dove c'erano tutti gli altri.
"Sta' zitto Shawn, vinceremo noi!" sentii dire da Matthew.
"Che succede?" chiesi.
"Non ho dubitato nulla infatti, dicevo solo che sono forti", si difese Shawn. 
"Basta ragazzi! Mamma mia, andate avanti così da ieri", intervenne Bethany sbuffando.
"Ci faranno mangiare la polvere", continuò Shawn ricevendo uno sguardo assassino da parte di Matt, che scemi.
"Ali, tu ci vai a guardare gli allenamenti?" mi chiese Jade.
"Certo, tu?" chiesi a mia volta.
"Ovviamente. Non vedo l'ora di vedere Nash senza maglia!" rispose, ridendo.
"Che gioia. Ti confesso che non è un bello spettacolo", confessai spalancando gli occhi.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Where stories live. Discover now